EYELESSIGHT "Athazagorafobia" (Recensione)
Full-length, Talheim Records
(2018)
Quando il Black Metal nasce dalle angosce esistenziali può assumere contorni d'ingenuità . La vita è una cosa seria, a volte fin troppo. I quattro musicisti in questione devono aver assorbito il loro vissuto con risentimento, traducono sensazioni di malinconia con un tocco di poesia. Qui non c'è traccia di Metal inteso nella classica maniera ma semmai si può parlare di Post Metal in forma atmosferica.
Il timbro Black Metal lo dona HK con il suo scream solcato dalle sofferenze del vissuto. I temi trattati nel disco sono la solitudine e l'incomprensione. La voce femminile di Kjiel è un concentrato di disagio e voglia di evadere dalle sofferenze, i testi sono in italiano e la scelta si rivela indovinata. Si mira infatti a far giungere il messaggio dei brani mentre la chitarra rende nella sua essenziale incisività , così come il tappeto di batteria. La dimensione Post Metal viene conferita dai suoni espansi della chitarra. Il cantato di Kjiel si spalma perfettamente sulle accelerazioni della batteria, il suo tono è fortemente emozionale e contribuisce maggiormente sulla componente Post Black Metal. I battiti del basso marcano i respiri delle due voci con intensa partecipazione.
Quando la tensione cala si apprezza il lato malinconico della band. Tutto rientra nel mondo interiore degli Eyelessight, tra aspettative deluse, sconforto, vecchie memorie e nostalgia per i momenti migliori. Viva la sinceritĂ di dichiarare le proprie debolezze.
Recensione a cura di: Andrea Bottoni
Voto 65/100
Tracklist:
1. Nostomania 08:31
2. SurrealtĂ 08:06
3. Smarrendo illusioni 05:55
4. Monofobia 07:03
5. Ossessiva nostalgia 09:09
6. Anedonia 08:06
DURATA TOTALE: 46:50
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