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KHORS "Beyond the Bestial" (Recensione)


Full-length, Ashen Dominion
(2018)

Nel Metal quando si usa la voce in modo estremo, si tende a classificarla per growl o scream, nel caso degli ucraini Khors, assistiamo ad un cantato cupo e graffiante. Il genere musicale proposto è un Atmospheric Metal che risente di un'influenza Black Metal, il timbro però non è propriamente scream e la musica denota un gusto gotico decadente. 

Questi musicisti hanno molta cura per i suoni e costruiscono brani pregni di atmosfera, a momenti mi sembra di ritrovarmi su territori di Metal Strumentale che sconfina poi nel Post Rock. C'è arte nel modo di esprimersi dei Khors, non è possibile ingabbiare la band in schemi ben precisi. Il disco scorre bene, pur nella sua eterogeneità. "Beyond The Bestial" è spezzato, nei momenti giusti, da sublimi intermezzi acustici che mettono in risalto la grande mano del chitarrista. 

Consiglio l'ascolto dell'album agli animi più profondi e sensibili, il Metal è in effetti un ambito musicale capace di attingere da più forme espressive. In talune opere come "Beyond The Bestial", dietro l'apparente malvagità si nascondono commoventi bagliori di infinità umanità, le tracce mostrano più risvolti e manifestano un complesso modo di sentire. I Khors hanno la mente aperta sul panorama musicale, ciò si riflette sul loro modo di raccontarsi in Musica. 

Per chi ancora pensa che il Metal sia un genere chiuso in sé stesso, vi invito ad abbandonarvi al suadente e rigenerante "Beyond The Bestial". 

Recensione a cura di: Andrea Bottoni
Voto. 75/100

Tracklist:
1. Beyond the Bestial 07:12 
2. Through the Realm of Unborn Stars 06:00 
3. Frigit Obscurity of Soul 05:56 instrumental
4. Winterfall 06:08 
5. In the Cold Embrace of Mist 05:25 
6. Red Mirrors 04:02 

DURATA TOTALE: 34:43

WEB:
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