Intervista: TEZZA F.
1) Ciao Filippo e benvenuto su Heavymetalmaniac! Iniziamo introducendo il tuo progetto Tezza F.
Ciao e grazie per la disponibilità! Tezza F. è uno dei miei vari progetti solisti; è un side-project di stampo power/prog/symphonic che ho avviato in solitaria nel 2006. Negli anni, dopo un paio di demo-album realizzati molto “alla buona”, ho dato vita al primo album ufficiale, “The Message”, che pur non essendo molto brillante nella qualità sonora, è stato rilasciato da Heart of Steel Records in formato digitale nel 2013. Due anni dopo è seguito un EP, “The Guardian Rises - pt. 1”, dove riprendevo e ri-arrangiavo alcuni dei miei brani dal repertorio della mia ex-band Soul Guardian (in attività tra il 2004 e il 2012), anch’esso uscito per Heart of Steel Records. Tra il 2013 e il 2015 ho portato avanti la scrittura del full-length successivo, e così nel 2017 è uscito l’ultimo “A Shelter from Existence”, da poco rilasciato anche su CD per Silverstream/Broken Bones Records. Questo album rappresenta sicuramente un deciso passo avanti nella mia discografia, sia per quanto concerne il songwriting sia per la qualità della produzione. Tezza F. dunque è questo: una delle mie personali valvole di sfogo artistiche, dove posso dare vita alle mie idee musicali senza fretta e in un clima di piena libertà compositiva.
2) “A Shelter From Existence” è il tuo secondo album, ed è stato da poco ristampato da Broken Bones Records in collaborazione con Silverstream Records. So che è stato rimasterizzato e addizionato di bonus tracks. Vogliamo però parlarne più approfonditamente di questa reissue?
Durante il corso dell’anno, si è presentata questa occasione per stampare il disco su supporto fisico. Negli anni non ho mai avuto l’opportunità di dare alle stampe un mio album, sia per ragioni economiche, non avendo nessuno con cui dividere le spese, sia perché all’epoca ero conscio del fatto che non sarei riuscito a vendere molte copie. Tuttavia è sempre stato un mio piccolo sogno nel cassetto quello di vedere un mio album stampato in maniera “reale” e professionale… Tra il 2017 ed il 2018 ho avuto modo di realizzare questo sogno, con l’uscita sia del primo album dei Concordea (band power-prog dalla Russia) su cui ho inciso tutte le lead vocals, sia del primo album dei miei Chronosfear, dove sono cantante e principale songwriter, e ho colto l’opportunità per realizzarlo anche nell’ambito del mio progetto Tezza F.
La prima edizione dell’album era già presente on-line da un anno, quindi ho voluto offrire un “qualcosa in più” a chi è interessato alla mia musica: per l’edizione in CD ho così deciso di far eseguire un remastering delle tracce originali, per dar loro un carattere ancora più incisivo, aggiungendo inoltre due bonus tracks, ovvero “A Voice to Believe In” (un nuovo brano power metal) e la versione orchestrale di “The Shelter”, ballad presente sul disco. Per questa riedizione ho lavorato ancora con Francesco Gambarini per quanto riguarda il remastering e le bonus tracks, e mi sono occupato personalmente delle grafiche.
3) Che significato ha il titolo "A Shelter From Existence"?
Il tema portante dell’album è il “potere della musica”: è un po’, diciamo, un tributo a tutto quello che la Musica ha sempre rappresentato e rappresenta per me. La Musica, così come tutta l’arte in generale, ha il potere di portarci al di fuori del mondo reale, di darci un po’ di tempo per noi stessi e per allontanarci dal peso e dalle preoccupazioni della quotidianità e della vita di tutti i giorni. Per questo motivo la Musica rappresenta un “rifugio dall’esistenza”, una via di fuga per allontanarci da tutto…anche solo per poco tempo. Questo concetto mi è piaciuto molto, si adattava bene a ciò che volevo esprimere, e l’ho quindi scelto come titolo, ideando poi anche quello che è il concetto rappresentato nella copertina. Quindi il senso del titolo è molto personale, perché io (come tanti altri sicuramente) uso la musica come valvola di sfogo artistica, e mi immergo nel mio mondo fatto di note, per rilassare la mente da tutto e tutti… che sia semplicemente ascoltando un disco o componendo qualcosa di nuovo.
4) Quali sono attualmente le tue influenze musicali e che peso hanno nella tua proposta artistica?
Le mie influenze sono un po’ la base di tutto quello che ho fatto finora e che continuo a fare. Dalle basi si prendono i necessari spunti per cercare di creare un proprio stile. Ritengo che al giorno d’oggi sia molto più importante sviluppare una propria personalità, piuttosto che ricercare in modo ossessivo l’originalità a tutti i costi. Tornando alla tua domanda, ascolto metal e rock fin da quando ero piccolo. Tra i miei vari ascolti c’erano anche Metallica ed Iron Maiden. Poi, nel 2001 ho ascoltato per la prima volta i Blind Guardian, con “Nightfall in Middle-Earth”…e da quel momento si è aperto a me tutto il vastissimo mondo del metal, del power e di tutte le varie correnti nell’ambito melodico. Negli anni a venire ho sviluppato particolare interesse anche per gli ambiti più estremi, apprezzo molto il black metal e diverse cose nel death metal. Non mi sono mai fatto problemi di genere musicale. Oltre al metal mi piace ascoltare anche altri tipi di musica…penso che soprattutto per chi crea musica sia estremamente importante avere una certa apertura mentale, e riuscire ad approcciarsi (ovviamente con senso critico) a ciò che ci circonda musicalmente.
Il metal è comunque il mio pane, lo vivo ogni giorno, e rappresenta la maggioranza dei miei ascolti quotidiani. Da qui è nata la voglia di dare vita ai miei diversi progetti solisti, che stilisticamente sono molto diversi tra loro. Come si può notare anche in “A Shelter from Existence”, mi piace un po’ mischiare diversi tipi di stili, inserendo dei mood più estremi anche in un ambito comunque molto melodico e sinfonico come quello del progetto Tezza F.
5) La copertina ha un disegno molto carino, chi se ne è occupato?
La copertina è opera di Lucia Parks, che si era occupata anche della realizzazione della cover dell’EP “The Guardian Rises - pt. 1”. Sulla base delle mie indicazioni ha realizzato questo disegno che ben si sposa con la tematica del disco ed in particolare del brano “The Shelter”. La figura femminile in copertina è una rappresentazione della Musica: nel disegno la vediamo intenta a suonare un violino per un bambino seduto su un’altalena, che invece rappresenta l’innocenza, ovvero la fase della vita dove ancora non anneghiamo nei problemi e nella turbolenta presa di coscienza di una realtà che ci opprime ogni giorno. Come ho descritto in precedenza, il messaggio del disco e della copertina, è quindi quello della Musica che ci salva, ci mette al “riparo dall’esistenza”, e ci permette di essere liberi, almeno per un po’, da tutto quello che è il mondo là fuori.
So di andare un po’ in controtendenza con una copertina realizzata a mano come questa, se consideriamo che, nell’ambito power metal, al giorno d’oggi vanno per la maggiore le rappresentazioni digitali. Tuttavia, amo le illustrazioni realizzate e colorate a mano, e ritengo che una copertina come questa aiuti a valorizzare ancora di più l’album ed il suo messaggio.
6) Il tuo disco gode di suoni davvero professionali e anche le canzoni sono di altissimo livello...Ci vuoi parlare di come nasce un tuo brano?
Ti ringrazio per il tuo giudizio positivo. Mi è difficile dirti con esattezza come nasce un mio brano, perché può avere origini in modo diverso, a seconda delle situazioni. Generalmente, nasce da una melodia che ho in testa. Vedi, quasi ogni giorno mi vengono in mente delle melodie o dei riff interessanti…se a fine giornata mi sono rimasti ancora in testa, allora vuol dire che possono essere idee funzionanti, e comincio a lavorarci su. Comincio ad immaginare già l’arrangiamento e a costruirmi a grandi linee la struttura del brano, così imbraccio la chitarra e riproduco queste “bozze mentali”, e, nel mentre, inizio a trascriverle e a lavorare sugli arrangiamenti… così, da un’idea ne nasce un’altra per continuare il brano…e così via, senza limiti e senza fretta, fino allo sviluppo completo e alla rifinitura dei dettagli dell’arrangiamento. A volte mi accorgo che quanto fatto fino a quel momento non funziona, quindi lascio “decantare” il tutto, per poi rimetterci le mani dopo diverso tempo. Per farti un esempio, una traccia complessa come la suite “Of Life and Death Opera” mi ha portato via diversi mesi per essere realizzata. Per quanto riguarda la produzione, ho registrato/mixato/masterizzato il disco nello studio di Francesco Gambarini, che mi ha seguito dall’inizio alla fine. Francesco si è occupato anche di reamping, mixing e mastering dell’album dei Chronosfear, e suona con me negli Empathica. Solamente le voci e le chitarre acustiche le ho registrate nel mio studio per conto mio. Pur avendo ancora poca esperienza, Francesco ha le idee piuttosto chiare, ed è riuscito a tirare fuori un buonissimo suono all’album.
7) Stai già registrando del nuovo materiale per Tezza F.? Te lo chiedo perchè so che sei molto impegnato con gli altrettanto ottimi Chronosfear.
Attualmente no, non sto registrando altro materiale a nome Tezza F.. Il prossimo passo che vorrei fare con questo progetto è il secondo EP della serie “The Guardian Rises”. Ho infatti ancora diverse canzoni del repertorio dei Soul Guardian a cui vorrei dare giustizia…vedremo, comunque. Come hai anticipato tu, da un paio di anni sono piuttosto occupato con i Chronosfear. Ora stiamo cercando di portare in giro il più possibile i brani del nostro primo disco. Ti posso dire però che ho 7-8 nuovi pezzi power-prog già composti ed arrangiati… vedrò in seguito se saranno destinati tutti ai Chronosfear o se qualcuno lo utilizzerò per il mio progetto solista. Ciò dipenderà un po’ dalla direzione che si vorrà intraprendere con i Chronosfear. Insomma, ho diverse idee che aleggiano ma non posso ancora dire quando ci sarà qualcosa di nuovo per Tezza F.. Anche perché, tra l’altro, contemporaneamente all’impegno dei Chronsofear, ho da poco concluso la scrittura di un nuovo album per il mio progetto black Silence Oath, e sto finendo di mixare un nuovo EP di un altro mio progetto death Goliardeath…come vedi mi piace tenermi occupato, ahah!
8) Come mai i tuoi progetti hanno tutti una impronta power-prog? Credi sia il genere migliore per esprimere le tua capacità? Per caso c'è anche qualche altro progetto di cui non sono a conoscenza su cui stai lavorando?
Penso che il power/prog/symphonic metal sia la corrente musicale con cui mi sento maggiormente a mio agio. A partire dai Soul Guardian fino ad arrivare ai Chronosfear, questa è la musica con cui penso di avere maggiore affinità. I progetti di cui forse non sei a conoscenza sono quelli che ho menzionato prima, Silence Oath (black metal), e Goliardeath (death metal). Sebbene essi abbiano una rilevanza sicuramente minore rispetto a Tezza F., anch’essi per me sono importanti, perché ogni mio progetto è una rappresentazione della mia personalità. Con Tezza F. generalmente esprimo delle sensazioni “positive”, mentre Silence Oath era nato per esprimere stati d’animo “oscuri” e più negativi....e va bene così, perché l’arte è rappresentazione dello stato d’animo umano, e per me, come per molti altri, penso sia normale vivere dei momenti di sconforto, in mezzo ad altri momenti più positivi. Ho semplicemente voluto rappresentare entrambi questi aspetti, con due tipologie musicali opposte. Per quanto riguarda il terzo progetto, beh… Goliardeath è stato un progettino che a suo tempo avevo creato come scusa per provare alcune nuove attrezzature che avevo acquistato per il mio home studio, e volevo cogliere l’occasione per cimentarmi in qualcosa di diverso. Avevo così realizzato un EP di death metal con testi volutamente non-sense, per non prendermi troppo sul serio. Il risultato mi era però piaciuto al punto di voler realizzare un secondo EP, e dopo 4-5 anni dal primo, sto concludendo il secondo (e presumo ultimo) tassello di questo progetto. Con Silence Oath invece, penso che entro la fine del nuovo anno ci sarà il terzo album.
9) Che feedback hai ricevuto dai tuoi ultimi dischi? Sei soddisfatto e pensi siano stati apprezzati a dovere?
Per “A Shelter from Existence” i pareri finora sono stati tutti più che positivi. Non c’è stata nessuna critica particolare, né dalla stampa né da chi ha ascoltato il disco...anzi, addirittura qualcuno mi ha scritto dall’estero per dirmi quanto fosse bello l’album e quanto per lui fosse emozionante. Inutile dire che questo è stato il massimo per me. Non avrei mai pensato di raggiungere emotivamente qualcuno così tanto con la mia musica. Tornando alla tua domanda, per quanto concerne i dischi precedenti, invece, a volte sono stati stroncati, per via della produzione. Alcuni recensori invece riuscivano comunque a dare maggior peso al songwriting, in generale sufficientemente apprezzato in ogni occasione. La produzione in passato è sempre stata una mia pecca, me ne sono sempre reso conto…ma mi importava di più dare concretezza ai miei brani, in un modo o nell’altro. Una volta che la produzione li rendeva “ascoltabili” per me era già sufficiente. Quindi le critiche ci sono state in passato, le ho sempre giustamente apprezzate, perché (se costruttive) aiutano sempre. Sono invece molto soddisfatto del fatto che quest’ultimo lavoro sia invece molto apprezzato, sia per la musica in sé, sia per la produzione.
10) C'è stata qualche critica alla tua musica che ritieni ingiusta?
Mmm…no, direi di no. In qualche recensione è stato sottolineato che forse i miei brani sono a volte molto pretenziosi e poco immediati, ma non la vedo esattamente come una critica, in quanto è mia intenzione creare brani di questo tipo. Quando scrivo non mi impongo molti limiti, lascio che la musica e le idee fluiscano. Tendenzialmente, questo mi porta a creare brani ben articolati, è vero, ma penso che molti apprezzino questa ricercatezza nella musica metal e quindi riescano a gustarsi bene anche le mie composizioni. Questa mia tendenza si è sviluppata particolarmente solo negli ultimi anni… infatti fino a 8-10 anni fa i miei brani erano decisamente più semplici strutturalmente, e più immediati…basta sentire l’EP “The Guardian Rises - pt. 1” per rendersene conto. Quindi, concludendo, posso certamente essere in disaccordo con qualche giudizio altrui, questo è giusto e lecito…ma non ritengo sia stata ingiusta alcuna critica, tra quelle che mi sono state fatte. Anzi, come ho già detto, se le critiche sono fatte in modo educato e costruttivo, sono sempre ben accette.
11) A te le ultime parole. Un saluto!
Grazie mille a Heavymetalmaniac per lo spazio concessomi, e a tutti i lettori! Spero di non essermi dilungato troppo. Vorrei concludere invitando tutti all’ascolto dei miei brani e a seguirmi nelle mie varie attività musicali, che siano le band o i progetti solisti…magari potreste trovare qualcosa di vostro gradimento! Vi aspetto ai concerti dei Chronosfear e degli Empathica!
Un saluto e grazie ancora!!
Intervista a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
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Bandcamp
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