THE SECRET "Lux Tenebris" (Recensione)
EP, Southern Lord Recordings
(2018)
Quando si ha di fronte un lavoro come questo ep intitolato "Lux Tenebris", viene quasi difficile stilare un parere che renda pienamente onore alla musica contenuta, e soprattutto che riesca a spiegare bene agli ascoltatori che tipo di sound e atmosfere vengono proposte.
I The Secret sono attivi già da diversi anni, ma questo ep arriva a distanza di sei anni di distanza dall'ultimo full-length. Ma è il caso di dire che l'attesa ha dato i suoi buonissimi frutti. "Lux Tenebris" è un lavoro malvagio, perverso e malato, una specie di sodalizio tra il black metal e l'hardcore (ma anche grindcore), tutto filtrato con una lente che punta dritto sulla negatività dell'anima di chi ascolta, e ovviamente ne è precedentemente lo sfogo di chi ha partorito tutto ciò.
Un inizio dato da "Vertigo" lascia impietriti, a partire dal suono stesso che viene adottato: le chitarre hanno quel "crunch" tipico di certo death metal svedese, mentre la batteria ha un suono bello pieno e non artificiale e il basso distorto crea onde d'urto non da poco. Insomma, la band inizia con questo pezzo più votato verso l'atmosfera, creando un vortice nero che guarda verso l'abisso, in una specie di doom marcissimo e dissonante nelle soluzioni adottate dalle chitarre. Segue la veloce e malevola "The Sorrowful Void", pezzo dal tiro terrificante, urticante come una medusa che ti si avvinghia al volto, claustrofobica, penetrante. Si rimane sbigottiti per un attimo, ma poi ci si rende conto che l'orrore fa parte di ognuno di noi, e che tutto ciò è solo classificabile come il male di vivere che nessuno di noi vuole affrontare veramente...Ma è sempre lì in agguato, pronto a farci affogare.
"Cupio Dissolvi" chiude l'opera. Le tentazioni black metal si fanno sentire ancora di più nell'incipit di questo brano, i blast beat fanno capolino quasi dal principio, i riff si contorcono in maniera cupa e devastante. La voce ancora una volta è uno sgraziato e cattivissimo scream a metà tra l'urlo disperato dell'hardcore e lo scream raggelante del black metal. Verso la sua metà la band sembra abbracciare alcune cose che possono ricordare i Craft più ipnotici, con pesanti tocchi di batteria sui tom, per poi ripartire in un mid tempo molto incisivo e al tempo stesso atmosferico.
Insomma, l'unica pecca di questo "Lux Tenebris è la sua durata, ma per il resto, signori, siamo di fronte ad uno dei lavori black/hardcore/grind migliori degli ultimi anni. Non indugiate, soprattutto se già conoscete ed apprezzate questa band a farlo vostro. Tutti gli altri sono avvertiti: roba pericolosa.
Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 85/100
Tracklist:
1. Vertigo 05:47
2. The Sorrowful Void 05:52
3. Cupio Dissolvi 07:12
DURATA TOTALE: 18:51
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