CONAN "Existential Void Guardian" (Recensione)
(2018)
I Conan devono la loro fortuna alla capacità di percorrere, con grande convinzione, un sentiero sonoro di confine, senza titubare. Per metà sludge e per metà doom tout court, il terzetto inglese fonde sonorità slabbrate e caustiche con atmosfere apocalittiche ed epiche. Emblematico in tal senso è soprattutto l'interpretazione vocale del leader John Davis, che declama linee al vetriolo che flirtano continuamente con la melodia.
I brani sono piuttosto basilari, sorretti da un riffing quadrato e massiccio con una distorsione che sembra sempre sul punto di sfaldarsi ed un basso che – purtroppo – si limita ad un'opera di sostegno senza aggiungere troppo in tema di profondità. Il batterista, nuovo arrivato, compie un lavoro egregio nel riempire gli ampi spazi lasciati dal riffing essenziale della band, e sicuramente costituisce un plusvalore in un lavoro che punta molto sul minimalismo, forse pure un po' troppo.
La copertina, semplicemente stupenda, ammicca a quello che è il feeling generale del disco, oscuro come la pece e misterioso come la notte, anche se, onestamente, il songwriting non è propriamente all'altezza dei loro buonissimi propositi.
Hanno comunque una grandissima personalità, per quanto parenti degli Wizard per temi ed approccio, e meritano sicuramente la vostra attenzione.
Recensione a cura di: Fulvio Ermete
Voto: 73/100
Tracklist:
1. Prosper on the Path 05:24
2. Eye to Eye to Eye 05:15
3. Paincantation 00:54
4. Amidst the Infinite 06:53
5. Volt Thrower 03:07
6. Vexxagon 06:43
7. Eternal Silent Legend 06:53
DURATA TOTALE: 35:09
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