FLAMES OF GENESIS "Interstellar Transmigration Part I: A Bridge To Further Realms" (Recensione)
Full-length, Minotauro Records
Un dark ambient oscuro, dilatato, trascendente e spirituale (ma anche "spiritico") nel quale l'effettistica si va a sostituire ai classici strumenti, per creare buchi siderali enormi, una musica che fa pensare all'Infinito, ma anche che scava dentro l'anima in maniera austera e molto seria. Un viaggio fatto di sette pezzi, tutto abbastanza lunghi come durata, dove la luce non penetra praticamente mai, come nel film "Blade Runner".
(2017)
Minotauro Records รจ sempre sinonimo di garanzia, questo va subito detto. Ultimamente la label sta esplorando anche generi come il black/death metal come ad esempio gli ottimi Begerith recensiti su queste pagine poco tempo fa, e stavolta abbiamo a che fare con un progetto dark/ambient di tutto rispetto.
Flames of Genesis รจ un progetto sul quale non vanno spese troppe parole, in quanto siamo al cospetto di uno di quegli album che trascende qualsiasi tipo di definizione di genere.
Un dark ambient oscuro, dilatato, trascendente e spirituale (ma anche "spiritico") nel quale l'effettistica si va a sostituire ai classici strumenti, per creare buchi siderali enormi, una musica che fa pensare all'Infinito, ma anche che scava dentro l'anima in maniera austera e molto seria. Un viaggio fatto di sette pezzi, tutto abbastanza lunghi come durata, dove la luce non penetra praticamente mai, come nel film "Blade Runner".
La capacitร strumentale in questi casi รจ relativa, ma quello che possiamo ammirare รจ l'atmosfera che ne fuoriesce, da un prodotto del genere. E in questo senso questo "Interstellar Transmigration Part I: A Bridge To Further Realms" รจ impeccabile.
Bisogna avere una certa predisposizione mentale sia per partorire una musica del genere, ma anche per ascoltarla. Perchรจ per quanto un ascoltatore possa essere abituato a proposte simili, tante volte sono diluite o arricchite con altri elementi tali da renderle piรน easy listening, ma in questo caso tutto questo non ci sarร . Non ci sarร batteria a farci battere il piedino, non ci saranno voci da memorizzare, non ci saranno riff o assoli.
Solo un grande cratere cosmico dentro il quale buttarsi per venirne risucchiati senza ritorno!
Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 72/100
Tracklist:
1 Entering the breathing spaces between worlds
2 Visions of Fluid Dimension
3 A legacy of ice across the cosmos
4 Attuning to the voices beyond the vacuum
5 Aligned with the Expansion of the Universe
6 Beyond the Linear Concept of Time
7 Journey to Where the Silence Begins
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