AIR RAID "Across the Line" (Recensione)
Full-length, High Roller Records
(2017)
Gli svedesi Air Raid tornano sulla scena con il loro terzo album "Across the Line", probabilmente il loro miglior lavoro fino ad oggi. Con questo album, gli Air Raid tornano con un nuovo cantante, il terzo per la precisione, e anche un nuovo chitarrista. Non sono sicuro che le nuove aggiunte siano la ragione per la quale questo album sia superiore ai precedenti, ma sono anche disposto a sostenere questa tesi.
Il precedente album, "Point of Impact", era già una spanna superiore al tradizionale Heavy Metal; "Across the Line" parte da quel punto d'impatto e attraversa ogni standard del genere, ma con un songwriting ancora più deciso e ottantiano (la band infatti in studio ha dichiarato di aver voluto ricreare un sound simile a "Odyssey" di Yngwie J. Malmsteen).
La caratteristica principale che rende "Across the Line" così di successo è che questi ragazzi hanno creato un album di canzoni orecchiabili e ben scritte, ma comunque in grado di soddisfare il fan più accanito del genere e soprattutto senza oscurare qualche strumento o clichè del genere. Andreas Johansson (chitarrista fondatore) è il compositore principale di ogni canzone anche in questo album, e dato che il songwriting di questa band è sempre stato deciso e di impatto, si può avere piena fiducia in lui. L'unica traccia composta dagli Air Raid come band nel suo insieme è "Black Dawn", la canzone di chiusura, la quale si rivela senza dubbio una delle migliori del lotto. Un altro esempio che sottolinea la loro capacità di scrivere grandi canzoni è la strumentale "Entering the Zone Zero", melodica, rilassante e Heavy Metal.
I riff di chitarra sono veloci e distruttivi e allo stesso tempo sono accattivanti e melodici. Entrambi i chitarristi sono solisti e hanno uno stile diverso l'uno dall'altro, in particolare nell' approccio con l'assolo, e ciò crea tanta personalità anche come musicisti oltre che come band. La voce di Werner è eccellente, Robin Utbult e il batterista David Hermansson creano ritmiche sostanziose e mai invadenti in modo che le soliste sul palco possano brillare in modo appropriato. Ognuno fa la propria parte e non ruba spazio ad altri strumenti. "Hell and Back" è un esempio eccellente!
La mia è solo una insalata di parole che non rende giustizia a questo album, in quanto è davvero grandioso e piacevole. Se piace il tradizionale Heavy metal, specialmente quello più recente che vola sotto il banner NWOTHM, "Across the Line" è un album che vale sicuramente il suo tempo di ascolto e dovrebbe essere acquistato, preferibilmente, il prima possibile. È pieno di grandi canzoni, grandi riff, grandi assoli e grandi voci, con un rivestimento in cera di "Odyssey".
Recensione a cura di: Benito Stavolone
Voto: 86/100
Tracklist:
1. Hold the Flame 04:04
2. Line of Danger 04:31
3. Aiming for the Sky 03:53
4. Cold as Ice 04:23
5. Entering the Zone Zero 02:47 instrumental
6. Hell and Back 04:26
7. Northern Light 04:35
8. Raid or Die 04:05
9. Black Dawn 04:54
Recensione a cura di: Benito Stavolone
Voto: 86/100
Tracklist:
1. Hold the Flame 04:04
2. Line of Danger 04:31
3. Aiming for the Sky 03:53
4. Cold as Ice 04:23
5. Entering the Zone Zero 02:47 instrumental
6. Hell and Back 04:26
7. Northern Light 04:35
8. Raid or Die 04:05
9. Black Dawn 04:54
DURATA TOTALE: 37:38
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