VESSEL OF LIGHT "Vessel Of Light" (Recensione)
Full-length, Argonauta Records
Recensione a cura di: Francesco “schwarzfranz” Faniello
Tracklist:
01. “Where My Garden Grows”
02. “Dead Flesh And Bone”
03. “Meant To Be”
04. “Descend Into Death”
05. “Living Dead To The World”
06. “Vessel Of Light”
VESSEL OF LIGHT – Facebook
(2017)
Cosa succede quando due musicisti appartenenti ad
epoche diverse si incontrano e decidono di mettere su un progetto? La risposta
non è mai univoca, ma il caso dei Vessel Of Light è quantomai esplicativo. I
due in questione sono Dan Lorenzo e Nathan Opposition: il primo, alfiere del
movimento US Metal con i suoi Hades; il secondo, esponente di spicco del nuovo
e fortunato filone di occult rock con i suoi Ancient VVisdom.
Ecco, l'ultima
volta che avevo incrociato un reduce della spigolosa era dello US Metal si è
trattato di Alan Tecchio, con un passato targato Hades e Watchtower e un
presente legato ai Silent Assassins di Mike LePond dei Simphony X; non proprio
una deviazione dal genere di riferimento, per usare un eufemismo...
Invece, l'incontro tra la tradizione US Metal e
occult rock si attesta qui su coordinate oscure e groovy, preferendo comunque
il rifferama di classe ai giri “ad effetto” con cui si è soliti associare la
parola “groove”. È così che il duo tira fuori un EP fresco e dinamico, che vede
sicuramente i Corrosion Of Conformity dell'epoca di Pepper Keenan come
influenza primaria – d'altronde, a quanto pare neanche gli Hades furono immuni
al “demone” del groove metal, nella parte finale della loro carriera!
Particolarità dei sei pezzi inclusi (compresa
un'introduzione) è l'ampia varietà stilistica, che passa dai momenti più oscuri
a quelli polverosi e “in your face”, senza lesinare un tributo al lirismo di
quella vecchia volpe di Glenn Danzig nell'opener “Dead Flesh And Bone”, su cui
aleggia tutta l'eredità stilistica del gigante di Lodi, NJ. Doveroso dunque
citare tutte le sfaccettature dell'EP: “Meant To Be” è un episodio davvero
notevole, che combina al meglio la tradizione europea con quella americana, il
doom ammantato di barocchismi (figlio dei Candlemass e ben riprodotto nel
lavoro di cesello chitarristico) con la psichedelia di Alice In Chains che
trova radici profonde nell'operato dei Saint Vitus; stesso discorso vale per la
successiva “Descend Into Death”, con le vocals ipnotiche di Nathan Opposition
cui fa da contraltare il rifferama granitico di Dan Lorenzo.
Le succitate influenze primarie affiorano prepotentemente
nelle conclusive “Living Dead To The World” e “Vessel Of Light”, quasi un
dittico nel loro succedersi senza soluzione di continuità; la prima, costruita
intorno a un giro ostinato, fa sostanzialmente da preludio alla seconda, vera e
propria dichiarazione di intenti del progetto, seppur collocata in chiusura di
tracklist. Cosa aggiungere? Sicuramente un duo da tenere d'occhio, in vista di
possibili collaborazioni future; per quanto mi riguarda, è l'occasione per
approfondire la discografia di Dan Lorenzo, nonché quella degli Ancient
VVisdom!
Recensione a cura di: Francesco “schwarzfranz” Faniello
VOTO:
80/100
Tracklist:
01. “Where My Garden Grows”
02. “Dead Flesh And Bone”
03. “Meant To Be”
04. “Descend Into Death”
05. “Living Dead To The World”
06. “Vessel Of Light”
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