WITCHUNTER "Back On The Hunt" (Recensione)
Full-length, Blasphemous Art Records
(2016)
2. Lady in White 05:34
3. Vultures Stalking 03:50
4. Hounds of Rock 05:00
5. Nightmare 05:40
6. Midnight Sin 04:13
7. Loosing Control 04:17
8. Lucifer's Blade 05:22
9. Achilles Last Stand (Led Zeppelin cover) 09:39
10. Are You Ready (Thin Lizzy cover) 03:33
DURATA TOTALE: 48:48
PAGINA FACEBOOK
(2016)
Partiamo da un importante
presupposto: una band come i Witchunter รจ proprio quello che ci vuole, in certi
momenti. Ovviamente mi riferisco alle giornate di nebbia di questo novembre perfettamente
aderente alla media stagionale, ma anche alle vostre corse in autostrada,
indifferentemente. Il primo fattore da considerare รจ quello per cui il
quintetto abruzzese si colloca sulla mia stessa lunghezza d’onda, a livello di
gusto musicale, fino a giungere alla passione per orchestrazioni non troppo
complesse ma che hanno comunque il senso della “ricerca” musicale.
Non li conoscevo (se non di nome) e mi sono presto documentato: “Back On The Hunt” รจ il loro secondo full length e li attesta tra le realtร nostrane piรน interessanti in fatto di heavy/speed, con quel mood di oscuritร e malignitร che costituisce la ciliegina sulla torta di una simile proposta.
Non li conoscevo (se non di nome) e mi sono presto documentato: “Back On The Hunt” รจ il loro secondo full length e li attesta tra le realtร nostrane piรน interessanti in fatto di heavy/speed, con quel mood di oscuritร e malignitร che costituisce la ciliegina sulla torta di una simile proposta.
In sostanza, un filo di NWOBHM
qui, un po’ di energia saxoniana lรฌ (sono quasi la stessa cosa, ma con alcune
importanti differenze) e il gioco รจ fatto: lรฌ dove la carica speed di Byford e
Quinn non ha scritto pagine sufficientemente nere nel libro del metallo, tocca
agli oscuri Heybourne, Lant e Denner aggiungere capitoli fondamentali per
l’evoluzione di un genere che – come testimonia questa release – giunge fresco
e in piena vitalitร sino ad oggi. Il resto lo fanno le convincenti vocals di
Steve Di Leo, anche se indulgono sull’epicitร delle singole note senza
spingersi in quelle derive punk che posero DiAnno una spanna sopra ai suoi
contemporanei… peccatuccio veniale, che possiamo perdonare. Dopo l’intro, tocca
all’opener d’attacco “Lady In White” scrivere e mostrare in anteprima i canoni
del disco, fino ad un assolo dal sapore maideniano che ci fa capire di essere a
casa, in ottima compagnia.
Ma gli assi nella manica non si fermano ad una pur interessante
opener, anzi… “Vultures Stalking” si fregia di un po’ di quelle caratteristiche
care ai Priest e ai Mercyful Fate, con graditi sconfinamenti al limite dello speed/thrash.
Che poi, “al limite” era un termine buono per il 1985, non per oggi, un’epoca
in cui una band รจ liberissima di prendere a piene mani da qualsiasi filone per
arricchire il suo suono; e se il risultato รจ convincente, al diavolo l’integralismo.
La tracklist continua con episodi come “Hounds of Rock” e le sue aperture
melodiche, la suite ben congegnata “Nightmare” e “Midnight Sin”, che si apre
con quell’incedere schiacciasassi che mette d’accordo sia Accept che Motley
Crue, per poi citare addirittura gli Agent Steel, fino a “Lucifer’s Blade”,
densa di quei cambi di tempo proto/black cari a Venom e Mercyful Fate.
Il
valore aggiunto sono qui le cover di “Are You Ready” dei Thin Lizzy e
soprattutto di “Achilles Last Stand”, magistralmente resa fedele all’originale
con una decisa metallizzazione che la “asservisce” al verbo degli anni ‘80
senza per questo risultare pacchiana o fuori luogo. E scusate se รจ poco…
Recensione a cura di:
schwarzfranz
Voto: 85/100
Tracklist:
1. Back on the Hunt 01:40 instrumental 2. Lady in White 05:34
3. Vultures Stalking 03:50
4. Hounds of Rock 05:00
5. Nightmare 05:40
6. Midnight Sin 04:13
7. Loosing Control 04:17
8. Lucifer's Blade 05:22
9. Achilles Last Stand (Led Zeppelin cover) 09:39
10. Are You Ready (Thin Lizzy cover) 03:33
DURATA TOTALE: 48:48
PAGINA FACEBOOK
Nessun commento