VADER "The Empire" (Recensione)
Full-length, Nuclear Blast
(2016)
Tornano i veterani del death metal polacco, i Vader, e come al solito lo fanno nel migliore dei modi. Dopo le buone prestazioni degli ultimi album, che hanno sancito un ritorno in piena forma del combo capitanato dal cantante-chitarrista Piotr Paweł Wiwczarek, la band ha infatti ripreso forza, che era andata un po' persa verso metà degli anni Duemila e che ha avuto la sua piena risalita, a parere di chi scrive, con l'album "Welcome to the Morbid Reich" del 2011.
Questo nuovo "The Empire ci riporta un po' al periodo di "Litany" ma possiamo trovare anche qualche piccola novità , come ad esempio una venatura thrash e spunti heavy metal più marcati che in passato, ma le bordate death-thrash sono quelle di sempre e canzoni come "Angels Of Steel", "Tempest" o "No Gravity" marchiano a fuoco la prima parte del disco, che si presenta davvero ottima per intensità e qualità . Abbiamo infatti un solo episodio non proprio all'altezza tra le prime tracce, ovvero la banalotta e riempitiva "Iron Reign", che si esprime in un thrash un po' annacquato con influssi heavy.
La band comunque è in palla e si sente anche dal gusto melodico profuso in assoli di chitarra ben pensati e inseriti in un contesto che di base rimane piacevolmente devastante. Per avere una prova tangibile del fatto che la band abbia puntato tanto sul death quanto sul thrash, questa volta più che in precedenza, potete prendere una canzone come "Prayer to the God of War", dove il death è ridotto al lumicino a favore di un thrash che rimanda a band come Sodom e Kreator.
In apertura dicevo anche di alcuni rimandi al loro masterpiece "Litany", ed infatti chi conosce quel disco ritroverà la stessa urgenza compositiva e irruenza senza troppi fronzoli in pezzi come "Genocidius" o "Feel My Pain", e la sensazione è che la band abbia voluto agire sul sicuro puntando tutto su un songwriting snello ma non per questo scontato. Non mancano anche quegli episodi pesanti come macigni, come "The Army-Geddon", dove la band rallenta i tempi ma costruiscxe dei mid tempo massicci e marziali.
La produzione è davvero di ottimo livello e valorizza tutti gli strumenti, con un sound di batteria esplosivo e chitarre che godono di una potenza e definizione di suono davvero apprezzabili.
Chiude il disco la doppietta formata dalla furiosa "Parabellum" e "Send Me Back to Hell", e in quest'ultima canzone la band sembra voler nuovamente trovare il giusto mix tra sonorità heavy metal, thrash e death, con discreti risultati, anche se a dire il vero questa chiusura non fa gridare al miracolo, in quanto si ha la sensazione che la band abbia dato molto di meglio nelle precedenti canzoni.
In definitiva questo "The Empire" si rivela un buon ritorno per i Vader, che forse non aggiunge molto alla quasi trentennale carriera dei Nostri, ma che ci riconsegna una band in forma, compatta e convincente. Direi che è più che abbastanza per i fan della band e per gli amanti di questo genere di sonorità .
Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 75/100
Tracklist
1. Angels of Steel 02:16
2. Tempest 02:41
3. Prayer to the God of War 02:47
4. Iron Reign 04:37
5. No Gravity 04:08
6. Genocidius 02:59
7. The Army-Geddon 04:10
8. Feel My Pain 03:24
9. Parabellum 02:28
10. Send Me Back to Hell 03:32
1. Angels of Steel 02:16
2. Tempest 02:41
3. Prayer to the God of War 02:47
4. Iron Reign 04:37
5. No Gravity 04:08
6. Genocidius 02:59
7. The Army-Geddon 04:10
8. Feel My Pain 03:24
9. Parabellum 02:28
10. Send Me Back to Hell 03:32
DURATA TOTALE: 33:02
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