Intervista: ADE
Ade: potrebbe trattarsi della realtà italiana estrema più interessante del momento? A nostro parere sì, come espresso in sede di recensione dal sottoscritto per il loro ultimo, validissimo album intitolato "Carthago Delenda". Siamo andati ad indagare meglio e il resoconto è tutto nelle risposte del bassista Caligvla.
Buona lettura!
1) Ciao ragazzi e benvenuti sulla nostra zine. Vogliamo iniziare facendo una breve biografia della vostra band?
Caligvla: Salve a tutti siamo gli Ade, band Ancient roman death metal nata nel 2007 con l’intento di proporre un aggressivo death metal moderno fondendolo con tematiche e innesti musicali folk, caratteristici delle nostre radici culturali: ossia la storia di Roma antica.
2) In sede di recensione ho evidenziato come il vostro nuovo disco sia molto curato anche sotto l'aspetto del sound. Come e dove è stato registrato "Carthago Delenda"? E come siete riusciti ad ottenere un risultato così professionale che potremmo definire al pari anche di tanti prodotti esteri?
Caligvla: Il lavoro è stato registrato negli Overload studios di Riccardo Studer e Alessio Cattaneo, qui a Roma. Ci siamo trovati benissimo, sono davvero due persone che sanno veramente come farti suonare nel migliore dei modi, e siamo soddisfatti della potenza sonora che ci hanno realizzato. Lo studio è moderno e offre molte opzioni a qualunque band che si trovi lì a registrare, lo raccomanderei a tutti.
3) "Carthago Delenda": a cosa si riferisce il titolo del lavoro? E di cosa parlano i testi del disco?
Caligvla: il titolo dell’album appartiene a una famosa frase del censore romano Catone, pronunciata in un suo discorso al Senato riguardante quali sorti dovesse prendere Roma, in uno dei suoi capitoli storici più importanti: la guerra contro Cartagine.
Ho voluto incentrare il lavoro solo su alcuni dei punti più salienti di tutto il suo excursus, data la vasta mole di informazioni e episodi accaduti, come la traversata cartaginese sulle Alpi, la battaglia di Canne e di Zama, senza però tralasciarne i protagonisti e in particolare i comandanti come Scipione o Annibale.
4) Quali pensate siamo le maggiori differenze tra "Carthago Delenda" e i vostri vecchi lavori?
Caligvla: C’è stata maggiore maggiore ricerca e cura specie nell’elaborazione lirica e musicale.
Il lavoro di ricerca delle informazioni storiche è stato assai meticoloso, ho infatti dovuto documentarmi su testi universitari e su testi storici antichi come “ab urbe condita” di Tito Livio, per non cercare di raccontare inesattezze e per essere più coerente possibile con i fatti storici. Musicalmente abbiamo immesso ancor di più la componente “epica” con maggiori dettagli sugli innesti folkloristici di musica antico romana, e reso ancora più aggressiva la parte death metal.
Siamo molto soddisfatti di ciò che abbiamo ottenuto, ma non disdegnamo i lavori precedenti, che hanno avuto un processo di concepimento unico per ogni lavoro.
5) Cosa ne pensate della situazione concerti metal in Italia e cosa si dovrebbe fare, secondo voi, per migliorare la situazione nel nostro Paese, visto che le band sono spesso vittime di una organizzazione in generale approssimativa? E che ne dite della scarsa affluenza di pubblico ai concerti di band underground?
Caligvla: Abbiamo sempre reputato la scena italiana come una delle più floride e affascinanti del metal europeo. Nei nostri tour o concerti singoli, nel corso degli anni, abbiamo conosciuto diversi gruppi incredibilmente validi e umili, che spaziavano dal power fino al death metal più estremo. Abbiamo molto da dire come scena, e soprattutto molta originalità. E’ un peccato che a volte tendiamo a sottovalutarla o a sminuirla di fronte ad altre realtà estere, specie come affluenza.
6) Quali sono e sono state le vostre principali influenze musicali per la nascita del vostro sound?
Caligvla: Amiamo molto la proposta musicale di gruppi come Nile, Septic Flesh, Decapitated e Behemoth, senza dimenticare le sonorità del passato come Morbid Angel o Death.. Ci basiamo molto su queste realtà, anche se poi abbiamo un modo tutto nostro di proporre musica, che abbiamo acquisito col tempo e l’esperienza, se pur ancora poca.
7) Come sono state, fino ad ora, le opinioni riguardo "Carthago Delenda" da parte di stampa specializzata e di pubblico? Per caso c'è stata qualche critica che giudicate priva di fondamento e non vi è andata giù?
Caligvla: E’ stato devastante il riscontro dei nostri fan, ancora dopo anni sono lì a supportarci e a congratularsi con noi. Stampa e media lo hanno accolto positivamente e ne siamo stati felici. Le critiche ci sono state, ma per noi non sono mai fastidiose, anzi tendiamo sempre a dargli importanza come fonte di crescita per il futuro, per migliorarci sempre di più.
8) Ascoltando il disco appare chiaro il fatto che abbiate puntato molto in alto. Ottimo artwork ottima produzione, tecnica invidiabile e canzoni che spaccano letteralmente il culo...Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati di raggiungere e quali avete già raggiunto? Chiedo questo anche perchè nella nostra epoca i dischi sono ormai in via di estinzione e sembra che il mercato tenda ormai al digitale a costo zero. Voi che ne pensate?
Caligvla: il digitale ci ha fornito una maggiore possibilità di essere ascoltati e conosciuti, basti pensare alle potenzialità di youtube o dei social network, che giorno dopo giorno incentivano all’ascolto migliaia di persone in ogni angolo del mondo. Dall’altra parte però affondano il mercato, perché danno la possibilità di poter sentire e avere un prodotto a costo zero e gratis, non dando il giusto compenso al gruppo che ha faticato per ottenerlo. Purtroppo sarà sempre un argomento dolce e amaro, al quale non abbiamo una risposta certa.
Per quanto riguarda la band, adesso siamo concentrati nella sponsorizzazione del disco sia live che mediatico. Ci teniamo a incontrare i nostri fan, e a divertirci con loro. Non hanno mai smesso di supportarci e la cosa ci rende profondamente orgogliosi.
Vedramo cosa ha il futuro in serbo.
Caligvla: il digitale ci ha fornito una maggiore possibilità di essere ascoltati e conosciuti, basti pensare alle potenzialità di youtube o dei social network, che giorno dopo giorno incentivano all’ascolto migliaia di persone in ogni angolo del mondo. Dall’altra parte però affondano il mercato, perché danno la possibilità di poter sentire e avere un prodotto a costo zero e gratis, non dando il giusto compenso al gruppo che ha faticato per ottenerlo. Purtroppo sarà sempre un argomento dolce e amaro, al quale non abbiamo una risposta certa.
Per quanto riguarda la band, adesso siamo concentrati nella sponsorizzazione del disco sia live che mediatico. Ci teniamo a incontrare i nostri fan, e a divertirci con loro. Non hanno mai smesso di supportarci e la cosa ci rende profondamente orgogliosi.
Vedramo cosa ha il futuro in serbo.
9) Detto questo, cosa deve fare il metal italiano, ancora, per essere affiancato senza problemi a quello estero? Il vostro è l'ennesimo esempio di band con gli attributi per farcela. Ce la farete secondo voi?
Caligvla: Siamo ragazzi semplici, per noi conta solo il suonare e farlo a testa bassa, lavorando sodo, senza tralasciare la qualità e il buon gusto. Pensiamo di essere parte integrante di una realtà molto florida che va semplicemente molto più considerata e pubblicizzata.
10) Bene ragazzi, a voi le ultime parole famose, concludete come volete l'intervista!
Caligvla: Un sentito grazie per lo spazio concesso e a chi ci supporta. Siete il nostro più grande orgoglio!
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AVE LEGIONS!
Intervista a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
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