HOMICIDAL RAPTUS "Erotomaniac Hallucinosis" (Review)
Full-length, Extreme Metal Music
(2016)
2. Circular Saw Facefuck (Haute Tension)
3. Disemboweled in a Public Toilet
4. Acid-Disfigured Justice
5. The Pride Sanitarium
6. Gallery of the Deformed
7. Raped by the Mutants
8. Unscrewing Her Head Off
(2016)
“Homicidal Raptus” è il
programmatico monicker sotto cui si cela il catanese Riccardo Cantarella,
polistrumentista intransigente e dedito a sonorità brutali sparate a folle
velocità.
“Erotomaniac Hallucinosis” è il
primo Lp della one man band tricolore per Extreme Metal Music, preceduto da un
Ep e un singolo. Occuparsi da soli di tutti gli strumenti e svolgere da soli un
lavoro che in media è condiviso da almeno altre due teste e quattro mani non è
cosa da poco e richiede spalle larghe. A Riccardo non mancano di certo e si
nota già al primo ascolto.
Allo stesso modo non gli mancano né la “teoria” né
la conoscenza del genere. Parliamo di quel brutal death metal confinante con il
gore fatto di mid tempos alternati a doppia cassa a 300 bpm, riffing cupo e
serrato, wall of sound ciclopici e growling cavernoso e gorgogliante. Il tutto
gettato in un tritacarne di riverbero e atmosfere insane.
I riferimenti sono chiari e non
potrebbe che trattarsi dei maestri del genere: Devourment, Suffocation,
Exhumed, Dying Fetus, Disgorge (gli statunitensi del capolavoro “Cranial
Impalement”, non gli omonimi gore masters messicani).
Homicidal Raptus ha lanciato a sé
stesso e al pubblico una sfida impegnativa: in ambito brutal gore death metal, un
album di trentadue minuti suddivisi in otto pezzi rappresenta un rischio non
indifferente. Il genere non è certo tra i più vari in ambito estremo, cali di
tensione, indecisioni nel songwriting e momenti in cui il motore gira a vuoto,
sono pericoli che possono far deragliare un treno che viaggia a velocità già di
per sé criminale.
La sfida di “Erotomaniac
Hallucinosis” può dirsi vinta a metà o poco meno. I pezzi di apertura sino a “The
Pride Sanitarium” compreso, sono ispirati, perversi, contorti, ma fluidi nel
giungere alla conclusione. Assai ispirato suona soprattutto il riffing di
“Dismembered and Hilariously Repatched” e “Circular Saw Facefuck”, coerente con
il drumming. I problemi si fanno sentire da “Gallery Of the Deformed” in poi:
la struttura dei pezzi è più raffazzonata e l’ispirazione sembra essere venuta
meno. Il segnale più evidente del calo è proprio la programmazione della
batteria, Cantarella tesse delle ritmiche schizofreniche e furiose senza però
riuscire a creare amalgama con il resto degli strumenti. Il caso più evidente
in questo senso è forse la penultima traccia, “Raped by the Mutants”.
Con una metà album abbondante di
brutal death metal tecnico di buon livello non si può assolutamente parlare di
passo falso in ogni caso. Come già detto poco sopra, Homicidal Raptus ha le
spalle larghe ed è un musicista consapevole, con tutto il tempo per affinare la
sua arte e diventare la risposta italiana all’eccelsa one man band brutal gore
statunitense “Putrid Pile”.
Recensione a cura di Nicola “El
Mugroso” Spagnuolo
Voto: 65/100
Tracklist:
1. Dismembered and Hilariously Repatched2. Circular Saw Facefuck (Haute Tension)
3. Disemboweled in a Public Toilet
4. Acid-Disfigured Justice
5. The Pride Sanitarium
6. Gallery of the Deformed
7. Raped by the Mutants
8. Unscrewing Her Head Off
Nessun commento