PORTAIT OF A MURDER - Portait Of A Murder (Review)
EP, RMN Music
(2015)
I Portait Of A Murder sono una formazione torinese nata recentemente, questo ep risale all'anno scorso e contiene cinque canzoni di hardcore-metal pesante e contaminato dal death; infatti potremmo parlare tranquillamente, a livello di genere proposto, di death-core. Come spesso accade quando si ha a che fare con una proposta poco incline alla melodia e che punta tutto sull'impatto e la violenza, la prima imressione potrebbe indurre a trarre conclusioni non troppo positive sul prodotto che si sta ascoltando.
Questo in parte potrebbe riguardare anche questi Portrait Of A Murder, ma ascoltando bene ci si rende conto che la band riesce ad evitare nella maggior parte dei casi l'effetto noia dato dalla troppa monoliticità della propria musica.
Innnanzitutto dobbiamo pur sempre tenere conto che stiamo parlando di una formazione al suo esordio e quindi è normale che non tutto quadri alla perfezione, e sarebbe davvero ingiusto pretendere tecnica al top, maturità ecc. da un ep di debutto.
Questo in parte potrebbe riguardare anche questi Portrait Of A Murder, ma ascoltando bene ci si rende conto che la band riesce ad evitare nella maggior parte dei casi l'effetto noia dato dalla troppa monoliticità della propria musica.
Innnanzitutto dobbiamo pur sempre tenere conto che stiamo parlando di una formazione al suo esordio e quindi è normale che non tutto quadri alla perfezione, e sarebbe davvero ingiusto pretendere tecnica al top, maturità ecc. da un ep di debutto.
Fatte queste premesse, infatti, possiamo notare come le canzoni seguano i dettami del death-core, ma allo stesso tempo cercano di trovare una loro via non troppo omologata, grazie ad un buon uso dei riff e di un uso del groove che riesce ad imprimere ad ogni brano una discreta varietà . Ecco quindi che, quando la band sembra tirare dritta come un treno in corsa, ci sorprende con dei buoni innesti di rara pesantezza, e a volte stravolgendo le carte in tavola totalmente, come nella bella "Relentless", dove verso fine brano la band abbraccia l'hardcore più veloce e sfrontato per poi proseguire nuovamente su territori ancora diversi, molto doom-sludge oriented. La pesantezza delle chitarre, unite al drumming fantasioso e solido di Alfredo, sono il leit motiv di questo ep, quel terreno fertile su cui il vocalist Alessio può dare sfogo alla sua voce incazzata e brutale. In "Zombie" i Nostri riescono davvero a ergere un muro di suono incredibile, che di certo si farà notare dal vivo. Mazzate inferte senza pietà e con molta crudeltà !
Cinque brani per più di venti minuti di musica sono sufficienti per formulare già un giudizio e per capire di che pasta è fatta una band, anche se agli albori. Per quanto mi riguarda, tolta qualche pecca sulla produzione, che appare sacrificare un po' la definizione del sound in generale e a far apparire la voce un po' troppo priva di riverbero, qui abbiamo di fronte una band che parte col piede giusto e che, se saprà mantenersi unita e con le idee sempre più chiare, potrà affermarsi senza alcuna difficoltà .
Cinque brani per più di venti minuti di musica sono sufficienti per formulare già un giudizio e per capire di che pasta è fatta una band, anche se agli albori. Per quanto mi riguarda, tolta qualche pecca sulla produzione, che appare sacrificare un po' la definizione del sound in generale e a far apparire la voce un po' troppo priva di riverbero, qui abbiamo di fronte una band che parte col piede giusto e che, se saprà mantenersi unita e con le idee sempre più chiare, potrà affermarsi senza alcuna difficoltà .
Pesanti, cattivi e già ben messi tecnicamente. Confido in un ulteriore miglioramento e definitiva conferma!
Recensione a cura di: Sergio "Bickle" Vinci
VOTO: 70/100
Tracklist:
1.Zombie
2.Pandora
3.Relentess
4.Jeffrey
5.Black Widow
2.Pandora
3.Relentess
4.Jeffrey
5.Black Widow
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