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Intervista: WINTERAGE


Dopo l'ottimo lavoro svolto nella pubblicazione di “The Harmonic Passage” recensito qui, diamo la voce ai Winterage nella figura  del loro violinista Gabriele, che “da il La” a quest'intervista. Enjoy!

1) Ciao ragazzi e benvenuti sulla nostra zine. Vogliamo iniziare facendo una breve biografia della vostra band?

Ciao! Grazie per questo spazio, iniziamo subito!!
I Winterage sono una giovane band genovese, in cui io ricopro il ruolo di violinista e co-fondatore. Il progetto è nato nel 2008 dall'idea comune mia, di Dario il tastierista e Riccardo il chitarrista.
Inizialmente eravamo un gruppo strumentale, che prevedeva il violino come strumento solista, passando la palla talvolta alla chitarra e talvolta alle tastiere. Successivamente alla produzione di un EP strumentale di 6 tracce, abbiamo completato la formazione inserendo Daniele alla voce.
In seguito alternavamo i live alla composizione dei nuovi pezzi, facendo crescere il nostro nome in ambio locale e non. Dopo aver composto un buon numero di pezzi e dopo aver testato la nuova formazione registrando una canzone per la colonna sonora di un film horror indipendente, abbiamo deciso di registrare il nostro primo disco full-lenght.
Ci siamo resi conto che la nostra musica necessitava di veri esecutori per tutti gli arrangiamenti orchestrali che avevo scritto, così abbiamo deciso di intraprendere l'avventura di registrare una vera orchestra sinfonica ed un vero coro lirico.
"The Harmonic Passage" è uscito il 2 Febbraio 2015 e ha riscosso molto successo di critica e tra gli amanti del genere Power Symphonic Metal. Abbiamo continuato incessantemente l'attività live, riuscendo ad esibirci con bands del calibro di Dark Moor, Elvenking, Angra e Trick or Treat.
Ultima nostra pubblicazione è un singolo natalizio "The Legend of the White Tannenbaum", uscito digitalmente a Natale 2015, il quale ha raggiunto la prima posizione tra i brani metal più venduti su iTunes nei giorni di 25 e 26 Dicembre 2015; la canzone è una revisitazione dei temi natalizi più famosi uniti in una canzone organica, in chiave Symphonic Metal.
Attualmente la band è in fase di composizione del secondo disco e al contempo è in cerca di una valida etichetta discografica che lo possa produrre.

2) Come si sono svolte le registrazioni ai mitici Nadir Studio di Tommy di "The Harmonic Passage"? qualche aneddoto paricolare? Volete anche parlarci di come nasce una vostra canzone?

Le registrazioni sono state molto bene organizzate e vista la professionalità con con cui si sono svolte è filato tutto liscio, nonostante la mole di lavoro che l'orchestra ci ha dato!
Abbiamo iniziato col registrare la batteria, succesivamente il basso e le chitarre. Poco dopo le voci e poi siamo giunti al lavoro più impegnativo: l'orchestra. Abbiamo diviso gli orchestrali in sezioni per poter avere il miglior controllo delle parti in fase di missaggio; quindi abbiamo iniziato registrando gli archi, successivamente i legni e gli ottoni per poi passare ai cori e ai solisti.
Ci siamo presi il tempo che serviva per fare le cose al meglio, coi mezzi che avevamo a disposizione; siamo molto contenti del lavoro svolto!
Aneddoti...ne ricordo molti che non si possono raccontare ahah, però la cosa più divertente di tutte è stata sicuramente vedere lo stato di rassegnazione di Tommy Talamanca tutte le volte che entravamo in studio per registrare un nuovo strambo strumento...siamo arrivati fino al punto di raccogliere fuori dallo studio una parte di impalcatura metallica usata per i lavori edilizi e prenderla a martellate registrando il risultato! Mi ricordo anche quattro piani di scale con un arpa sulle spalle per poterla portare ai Nadir Studios, o i mesi spesi alla ricerca di una bambina madrelingua inglese che potesse registrare una filastrocca di 10 secondi!
Indubbiamente non dimenticherò mai questa stupenda esperienza in studio...anzi non vedo l'ora di ripeterla!
Le nostre canzoni nascono in modi diversi: alcune sono state composte da uno solo dei membri del gruppo, altre invece vedono la commistione delle idee di tutti, successivamente tutte vengono arrangiate per l'orchestra. Spesso si scrive partendo dall'idea che il testo deve dare all'ascoltatore e quindi si scelgono determinati riff o passaggi che richiamino l'argomento delle lyrics, altre volte invece, nasce prima la musica ed è essa ad ispirare l'argomento di cui parlare seguendo le sensazioni che sono emerse dal songwriting.

3) "The Harmonic Passage": a cosa si riferisce il titolo del lavoro? E di cosa parlano i testi del disco?

Il titolo del disco, ha un duplice significato. Da un lato il "passaggio armonico" è inteso propriamente come una progressione armonica musicale: volevamo rimarcare l'influenza della repertorio classico sulla nostra musica sottolineando il fatto che abbiamo inserito dei veri e propri passaggi derivanti da essa.
In secondo luogo il titolo ha il significato che viene rappresentato in copertina: un varco che si apre armonicamente verso un mondo fatto di fantasia, un sogno nel quale l'ascoltatore viene catapultato per mezzo delle sonorità delle varie tracce che man mano scorrono. Questo è un po' il filo conduttore del disco, una sorta di viaggio che lega tutte le canzoni, ognuna delle quali parla di un argomento differente e ha un sound diverso.
I testi trattano di argomenti derivanti dalla letteratura, come ad esempio "La Grotta di Cristallo" che parla della tragica fine di Mago Merlino, o "Golden Worm" che narra le eroiche gesta di Tùrin mentre combatte contro il drago dorato senza ali di Morgoth; altre canzoni invece hanno un riferimento più emotivo: parlano di sensazioni o descrivono particolari stati d'animo che ci hanno fatto riflettere o emozionato.
Il disco termina con "Awakening", canzone in cui il sognatore si risveglia dal sogno rendendosi conto che non può trascorrere la propria vita in una realtà immaginaria.

4) In sede di recensione, cito testualmente: "Mi chiedo davvero cosa potrebbe portare gli amanti del power metal più elaborato a non avvicinarsi con sicurezza garantita a questo “The Harmonic Passage”. La risposta è che non esiste un motivo per snobbare questo album. Qui si parla di un’opera nel vero senso del termine".Cosa ne pensate di questa affermazione?

Beh è un giudizio molto positivo! Sicuramente è stato un grande lavoro per noi e siamo contenti che sia stato accolto così positivamente dalla critica.
Il nostro genere è proprio il Power Symphonic Metal e siamo stati ispirati da tutti i più grandi gruppi power, folk e sypmphonic, quindi sono d'accordo sul fatto che gli amanti di questi generi apprezzerebbero molto il nostro disco!
Spero che lo possano conoscere più persone possibile.

5) Siete attivi in sede live? E cosa ne pensate della situazione concerti in Italia, soprattutto restringendo l'ambito al vostro genere,il Power Sinfonico, che spesso risulta vittima di locali non all'altezza e pressapochismo da parte degli addetti ai lavori? E che mi dite della costante carenza di pubblico? 

Abbiamo un'attività live che va avanti da parecchi anni ormai. Purtroppo il nostro genere non è molto seguito, se non proprio dagli amanti come si diceva prima, e ancora peggio è il fatto che per poter rendere bene in fase live, esso necessita di un impianto audio bene attrezzato e di un fonico con determinate conoscenze. Cose che si trovano solo a certi livelli e ora come ora ci è capitato solo rarissime volte di riuscire a suonare con dei suoni verosimili a quelli che abbiamo nel disco.
Il pubblico da un certo punto di vista te lo devi meritare, se suoni bene in una determinata città e piaci alla gente, essa tornerà al tuo prossimo concerto, se non le dai motivo di essere un minimo interessata a te, le persone ti vedono una volta perché sono venute per sentire i loro amici che suonano dopo di te e poi non considerano più.
Poi ovviamente si apre anche il discorso della gente che è sempre meno interessata a questi generi musicali, questa è una verità che non si può discutere. Bisogna cercare di sostenere chi si pensa che possa valere in modo da permettergli di migliorare e di creare un circuito di bands di qualità che suonano bene e delle belle canzoni.

6) Quali sono e sono state le vostre principali influenze musicali per la nascita del vostro sound? 

Sicuramente molte bands che suonano il nostro stesso genere, primi tra tutti i nostri conterranei Rhapsody of Fire, i quali a mio parere hanno elevato al massimo livello questo stile musicale: sono stati una delle principali fonti inspiratrici per tutti noi, e molti ci hanno paragonati a loro: un grande onore! (spero anche meritato! ahah)
Altri gruppi che ci hanno ispirato fin da ragazzini sono i Nightwish, Sonata Arctica, Symphony X, ma sopratutto la musica tradizionale irlandese e la musica classica.
In particolare queste due ultime influenze, incarnate da Dario (il tastierista) e da me, sono state indispensabili per creare il sound che abbiamo ora e ci hanno permesso di inserire parti a nostro parere molto originali all'interno delle canzoni.
La cosa bella del Symphonic Metal a mio parere, è proprio la possibilità di inserire nelle canzoni di tutto, e la traccia suonerà bene se la arrangi con intelligenza! Credo che sia il genere metal più vario e completo (e praticamente l'unico che mi piace in realtà haha; non ci siamo quasi mai definiti dei veri metallari!!).

7) Come sono state, fino ad ora, le opinioni riguardo "The Harmonic Passage" da parte di stampa specializzata e di pubblico? Per caso c'è stata qualche critica che giudicate gratuita o immeritata che non vi è piaciuta?

Sia la critica che il pubblico lo hanno accolto molto bene e noi ne siamo entusiasti. Abbiamo ricevuto decine di recensioni positive con voti molto alti: indubbiamente la maggioranza delle persone che lo ha ascoltato, lo ha anche apprezzato.
Abbiamo però ricevuto anche qualche critica negativa, se siano fondate o meno non sta a me giudicarlo, posso solo ammettere che ci sono parecchie imperfezioni nel disco ma che, meglio di così, con il nostro budget e con le conoscenze da ventenni al debutto, non potevamo proprio fare: abbiamo rischiato veramente di fare il passo più lungo della gamba con questa storia dell'orchestra.
In ogni caso non ci buttiamo giù, accettiamo le critiche positivamente e scartiamo quelle scritte da gente che palesemente ci giudica male solo perché non apprezza il nostro genere. Purtroppo capita anche questo, d'altronde non è per sminuire questo lavoro, ma al giorno d'oggi chiunque sia in possesso di un computer e sia capace di creare un sito internet, può spacciarsi per "critico" o "recensore", farsi inviare del materiale dai gruppi in cerca di visibilità e iniziare ad avere voce in capitolo sul lavoro degli altri...assurdo!
Riflettendoci bene questo discorso si può estendere a tantissime altre attività, compresa quella del musicista...ma questo è un altro discorso.

8) Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati di raggiungere e quali avete già raggiunto? Chiedo questo anche perchè nella nostra epoca i dischi sono ormai in via di estinzione e sembra che il mercato tenda ormai al digitale a costo zero. Voi che ne pensate?

In realtà non ci siamo fissati nessun obiettivo. Volevamo fare un bel disco che facesse parlare della band: a noi piace molto comporre le canzoni e volevamo farle sentire anche agli altri, lavorando affinché il risultato fosse il migliore possibile...direi che di questo siamo pienamente soddisfatti!
Ora stiamo lavorando sul prossimo disco, senza fretta (ma senza neanche perdere troppo tempo heheh), in modo da permettere alla nostra ispirazione di agire spensierata, speriamo di riuscire a produrre un secondo capitolo che possa piacere quanto il primo.
Purtroppo la vendita dei dischi è in declino, ma nel nostro piccolo stiamo notando che se piaci, la gente è invogliata a comprarti. Cerchiamo di non pensarci e di non buttarci giù, cercando di fare quello che più ci piace e sperando sotto sotto che il nostro meglio possa essere abbastanza!

9) parlando appunto di deserto digitale e scarico senza controllo, voi come vi ponete al riguardo? Pensate che ci possano essere soluzioni oppure no? E se ci sono, come attuarle?

Beh direi che lamentarsi sarebbe inutile. Ormai è di uso comune, succede per tutte le produzioni, anche quelle enormi in cui vengono investiti tantissimi soldi, quindi...che dire! Dal nostro punto di vista può anche essere vantaggioso perchè ci permette di essere conosciuti maggiormente, anche se riconosco che sia scorretto ed irrispettoso verso il nostro lavoro.
Soluzioni, non saprei, e non credo che mai possano esistere, tutto sta nell'onestà e nella correttezza della gente. Solo per fare un esempio, avevo spedito il nostro disco per email a Vito Lo Re, il direttore d'orchestra che si sempre occupato delle registrazioni dei dischi dei Rhapsody of Fire, per avere un giudizio da lui visto che è del settore. Dopo aver ascoltato il trailer, ha preferito acquistare il nostro album su iTunes piuttosto che scaricarlo dalla mia email: ho apprezzato tantissimo questo gesto, perchè è un segno di riconoscimento di un lavoro che lui ha giudicato ben fatto e che ha deciso di pagare.

10) Bene ragazzi, a voi le ultime parole famose, concludete come volete l'intervista!

Grazie mille per lo spazio che ci avete dedicato! A presto! Stay winter
Gabriele

Intervista a cura di: Sergio “Kosmos Reversum” Vinci & D666

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