BESTIAL INVASION - Act Of Retribution (Review)
Full Lenght - Shellfire Attack Records
(2015)
Gli ucraini Bestial Invasion danno alle stampe il loro LP d’esordio “Act Of Retribution”, dopo una serie di singoli e split apri pista. I nostri giovinastri Zadiev (vocals), Evgeniy Maestro (guitars), Metal Priest (bass) e Ivan Semenchuck (drums) si formano nel 2014 e propongono un Thrash Metal molto tecnico di scuola USA, fatto di tempi dispari e mezzi tempi serratissimi, stop'n'go e vorticosi cambi di tempo. Il tutto condito da una sana violenza sonora appena smorzata dagl’intro presenti nel disco e dall’ottimo lavoro solistico del chitarrista Evgeniy Maestro. Le tematiche dei testi spaziano dal loro amore della storia antica Roma, fino alle storie di cronaca nera che vedono per protagonisti le gesta dei Serial Killer, senza dimenticare di analizzare ,in chiave assolutamente grottesca ed ironica, la miserabile vita quotidiana.
Il disco risulta piacevole all’ascolto (grazie anche al complessivo minutaggio basso del LP) e i pezzi si succedono con estrema varietà, rendendo di facile assimilazione tutte le sfumature del lavoro compositivo fatto dai nostri e apprezzabile lo sforzo tecnico della sezione ritmica e delle versatili ma acerbe linee vocali. Certo il lavoro difetta di personalità (si rifanno troppo ai caposcuola del genere Nuclear Assault e Nasty Savage su tutti), ma è un pecca assolutamente veniale che con il tempo i Bestial Invaton sapranno correggere. I pezzi che risaltano, dopo determinati ascolti, sono la veloce e letale “Doomed Years” preceduta dalla bella intro “Act of Retribution”, la tirata e oscura “...from Somewhere in the Woods” e la vorticosa My Dreadful Hours”. Da segnalare la presenza di molti Special Guests del calibro di Pulver ( chitarrista dei Potergeist, Carrion, Gurd e Messiah), Nardi ( voce e chitarra dei Anacrusis), Tecchio (voce nei Watchtower/Hades), Wilkens ( ex chitarista dei Destruction) e John Gallagher ( basso e voce dei mitici Raven) che arrichiscono il disco con le loro performance nei seguenti pezzi: “Silent Wonders” (feat.J.Gallagher) e “Praise Of Mind” (feat. Pulver, Nardi, Tecchio e Wilkens). Tracce che senza la presenza di così tanti ed illustri ospiti non brillerebbero certo di luce propria. Inoltre la finaltrack On and On è una piacevole e scanzonata cover dei Raven, tratta dallo sfortunato ma bellissimo disco “Stay Hard” del 1985.
Un esordio più che buono, per questi ragazzi della ridente cittadina di Sumy, che ci lascia ben sperare per una prossima prova in studio più matura e personale, dove tutte le potenzialità del gruppo potranno essere espresse in modo più completo e convivente.
Il disco risulta piacevole all’ascolto (grazie anche al complessivo minutaggio basso del LP) e i pezzi si succedono con estrema varietà, rendendo di facile assimilazione tutte le sfumature del lavoro compositivo fatto dai nostri e apprezzabile lo sforzo tecnico della sezione ritmica e delle versatili ma acerbe linee vocali. Certo il lavoro difetta di personalità (si rifanno troppo ai caposcuola del genere Nuclear Assault e Nasty Savage su tutti), ma è un pecca assolutamente veniale che con il tempo i Bestial Invaton sapranno correggere. I pezzi che risaltano, dopo determinati ascolti, sono la veloce e letale “Doomed Years” preceduta dalla bella intro “Act of Retribution”, la tirata e oscura “...from Somewhere in the Woods” e la vorticosa My Dreadful Hours”. Da segnalare la presenza di molti Special Guests del calibro di Pulver ( chitarrista dei Potergeist, Carrion, Gurd e Messiah), Nardi ( voce e chitarra dei Anacrusis), Tecchio (voce nei Watchtower/Hades), Wilkens ( ex chitarista dei Destruction) e John Gallagher ( basso e voce dei mitici Raven) che arrichiscono il disco con le loro performance nei seguenti pezzi: “Silent Wonders” (feat.J.Gallagher) e “Praise Of Mind” (feat. Pulver, Nardi, Tecchio e Wilkens). Tracce che senza la presenza di così tanti ed illustri ospiti non brillerebbero certo di luce propria. Inoltre la finaltrack On and On è una piacevole e scanzonata cover dei Raven, tratta dallo sfortunato ma bellissimo disco “Stay Hard” del 1985.
Un esordio più che buono, per questi ragazzi della ridente cittadina di Sumy, che ci lascia ben sperare per una prossima prova in studio più matura e personale, dove tutte le potenzialità del gruppo potranno essere espresse in modo più completo e convivente.
Recensione a cura di: Antonio Arcudi
Voto: 70/100
TRACKLIST:
01. Act of Retribution (Intro) 01:44
02. Doomed Years 03:04
03. Silent Wonders 03:54
04. Numenor 03:53
05. Praise of Mind 05:25
06. ...from Somewhere in the Woods 04:08
07. My Dreadful Hours 04:32
08. Desires and Circumstances (MCCCVII) 04:42
09. On and On (Raven cover) 04:00
Nessun commento