MISANTROPUS - The Gnomes
Full-length, Minotauro Records
La prima traccia, "The Gnomes (Ariel)", ĆØ infatti un rincorrersi di pochi riff, che vengono ripetuti fino allo sfinƬmento, quasi la band voglia creare una sorta di ipnosi nell'ascoltatore, un senso di stordimento e disorientamento dovuto alla musica, che piĆ¹ che oscura, definirei un po' paranoica.
(2015)
I Misantropus sono una band proveniente da Latina e sono attivi dalla fine degli anni Novanta, e hanno un buon numero di releases alle spalle. Il loro nucleo originario parte dai fratelli Alessio (chitarrista) e Vincenzo Sanniti (bassista). Il loro genere viene definito "green dark metal", ma forse per mia disattenzione o ignoranza, non so bene a cosa si riferisca questa sigla. Quello che si ascolta su questo "The Gnomes" ĆØ un doom/hard rock/heavy metal ripetitivo, circolare e ossessivo, sebbene i suoni non siano troppo ovattati e oscuri, ma anzi, le chitarre hanno un bel suono, chiaro e potente.
La prima traccia, "The Gnomes (Ariel)", ĆØ infatti un rincorrersi di pochi riff, che vengono ripetuti fino allo sfinƬmento, quasi la band voglia creare una sorta di ipnosi nell'ascoltatore, un senso di stordimento e disorientamento dovuto alla musica, che piĆ¹ che oscura, definirei un po' paranoica.
La voce ĆØ assente, la batteria ha un bel suono, pieno e caldo, e sottolinea sia i momenti piĆ¹ diretti che quelli piĆ¹ lenti e funerei, come dimostrano alcune parti della seconda traccia, "The Salamander (Mikhael)". Questo approccio volutamente monotono da un lato rende affascinante la proposta dei Nostri, arricchita con tematiche di natura ambientale e quasi fantastica, ma forse alla lunga mostra un po' dei limiti, in quanto i pezzi tendono un po' troppo ad assomigliarsi tra loro. Intendiamoci, il doom ĆØ anche e soprattutto questo, ma per quanto mi riguarda non solo questo. CiĆ² non toglie che la musica dei Misantropus riesca ad evocare buone atmosfere e la mancanza della voce non si presenta come un limite, ma come elemento coerente con la volontĆ di questa band, che tende all'essenzialitĆ pura, costruendo brani di una semplicitĆ disarmante, ma comunque efficaci.
Le altre due tracce, "Undines (Gabriel)" e "Elfs ( Raphael)" proseguono su questo trend: pochi riff, batteria minimale dove i tom non si sentono praticamente mai, linearitĆ piĆ¹ che pronunciata, quasi come se un gruppo punk decidesse di suonare doom. E' quindi per tutti questi elementi che questo "The Gnomes" non ĆØ un disco facile, nonostante la sua estrema semplicitĆ , e questo sembra un paradosso.
Alcuni dicono che fare le cose bene in maniera semplice ĆØ una impresa, e forse ĆØ anche il caso dei Misantropus, ma nessuno mi toglie dalla mente che alcune idee potevano espresse un pochino meglio, con un risultato globale ancora piĆ¹ convincente.
Detto questo, gli amanti del doom/hard rock credo apprezzeranno, in fondo ĆØ proprio di questo che stiamo pĆ²arlando.
Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 65/100
Tracklist:
1. The Gnomes (Ariel)
2. The Salamander (Mikhael)
3. Undines (Gabriel)
4. Elfs ( Raphael)
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