ENIO NICOLINI - Heavy Sharing
(2015)
“Heavy Sharing”, è l'album solista di Enio Nicolini ed esce per Buil2Kill Records, con distribuzione Audioglobe. Di certo non stiamo parlando di un nome nuovo della scena metal italiana, e basti ricordare quanto segue per far capire a coloro che non conoscono questo musicista da dove proviene. Enio Nicolini è lo storico bassista dei “The Black”, la band capitanata da Mario “The Black” Di Donato, ma anche bassista di Unreal Terror, e dei suoi progetti solisti Akron e Sloe Gin.
Detto questo passiamo ad analizzare il disco, che vede al suo interno una manciata di ospiti d'eccezione come Blaze Bailey (Iron Maiden/Wolfsbane), Trevor (Sadist), Bud Ancillotti (Strana Officina), Morby (Domine) e molti altri grandi singers. Ogni brano infatti assume tinte e sfumature diverse, a seconda della voce adottata per ogni singola traccia, ma si fa sicuramente apprezzare per dei suoni ottimi e soprattutto per il fatto che pur essendo un'opera dove non sono presenti chitarre, ma solo batteria, basso e voce, non appare carente da nessun punto di vista. Anzi, se devo essere onesto, il nostro Enio è davvero abile come compositore e musicista, ed è bello sentire come uno strumento come il basso riesca a mantenere solide le strutture dei brani e a dare loro un tocco davvero particolare. La iniziale e molto dura "Track of Madness", con Trevor dei Sadist alla voce è imponente, notevole e originalissimo: al basso pulsante e acido di Enio si unisce la voce death di Trevor, dando vita ad uno dei pezzi migliori del lotto. Tra le mie preferite cito "Generation Dead" con l'apporto alla voce di John "Goldfinch" Cardellino (L'Impero delle Ombre), canzone doom evocativa che non perde un'oncia della sua magia per l'assenza di chitarre. Tutto suona fresco e gradevole, nonchè davvero personale.
Non male nemmeno "King of Icy Throne" con Blaze Bayley, una canzone più prettamete hard rock, con l'ugola particolare dell'ex Iron Maiden, che se la cava egregiamente. E' la volta di una voce femminile con "See the Stars", dove troviamo l'ugola di Tiziana Radis dei Secret Tales, per una canzone straniante e oscura, mentre si rialzano i ritmi con "Amir of Madness", cantata da Mahdi Khema dei Carthagods, mentre la successiva "Sinner's World" vede come ospite una leggenda come BUD degli Strana Officina/Bud Tribe, ma devo dire che questa canzone mi ha colpito davvero poco, e forse è tra le più scontate della tracklist.
Bella invece "Escape", dove Morby (Domine/Sabotage) fornisce una interpretazione imponente lanciando il pezzo tra le cose migliori di questo disco, e la chiusura spetta a "Ai confini del mondo", dove il basso si unisce alla musica elettronica/industrial.
Disco bello e sorprendente questo "Heavy Sharing", soprattutto nella sua prima parte, dove Enio Nicolini dà ampia dimostrazione della sua caratura di musicista e dove possiamo ritrovare una manciata di cantanti davvero notevoli. Esperimento quindi riuscito, magari con qualche caduta di tono qua e la, ma non era facile imbastire un'opera di questo tipo, quindi applausi meritati per questo storico bassista.
Recensione di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 73/100
Tracklist:
01. Track of Madness (feat. Trevor - Sadist)
02. Unforgiveness (feat. Giacomo Gigantelli - Danger Zone)
03. Witch Hunt (feat. Luciano Palermi - Unreal Terror)
04. Generation Dead (feat. John "Goldfinch" Cardellino - Impero delle Ombre)
05. King On Icy Throne (feat. Blaze Bayley - Iron Maiden, Blaze)
06. See The Stars (feat. Tiziana Radis - Secret Tales)
07. Amir Of Madness (feat. Mahdi Khema - Carthagods)
08. Sinner's World (feat. Bud - Strana Officina)
09. Escape (feat. Morby - Sabotage, Domine)
10. Ai Confini Del Mondo (feat. Ben Spinazzole - Prime Target)
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