ANCIENT SPELL - Forever in Hell
(2015)
Gli Ancient Spell arrivano da Los Angeles e, sotto le ali della sempre attivissima Minotauro Records, immettono sul mercato il loro secondo album, il qui presente "Forever In Hell". La line-up della band è formata da: Donnie Marhefka (Vocals), Conrad Viz (Guitars), Jeff Clark (Bass), Rob Thompson (Drums) e Dan Rado (Guitar). L'approccio di questa band al metal è classico e piuttosto semplice, e si poggia su un connubio abbastanza riuscito di doom metal e thrash e, pur essendo questi due generi apparentemente molto distanti tra loro, c'è invece da dire che tutto fila liscio come l'olio.
I toni solenni del doom sono a mio avviso la parte preponderante di questo lavoro, ma alcune soluzioni chitarristiche ci rimandano a qualcosa di un po' più veloce ed "estremo". Il pregio di questo album sta nella sua semplicità . A partire da una produzione scarna ma ben bilanciata fino ad arrivare ad una costruzione dei brani piuttosto lineare, quello che si respira ascoltando questo "Forever in Hell" è un qualcosa di genuino molto simile a quello che si potrebbe ritrovare in tanti buoni demo che si ascoltavano negli anni Ottanta. Ovviamente quello che ho appena detto è da intendersi in prospettiva positiva, che tradotto in parole semplici significa riassaporare la spontaneità e la voglia di suonare per pura passione del sano heavy metal, senza badare troppo a quale genere o sottogenere ci si stia dedicando. Dettagli tecnici di rilevanza ce ne sono pochi, nel senso che la band non spinge mai troppo in termini di velocità , ma punta su dei mid tempo che di rado sfociano in qualcosa di "estremo". I riff richiamano molto la scena Seventies, e le chitarre attingono molto da gente come Black Sabbath, Trouble, Saint Vitus, così come c'è qualche richiamo ai Judas Priest degli esordi e a tutto il metal anglosassone. A tutto ciò si aggiunge un vago alone thrash, più udibile in qualche ritmo più sostenuto che non nel feeling generale della musica di questi ragazzi.
Un buon disco quindi questo "Forever in Hell", che trova i suoi momenti migliori, a mio avviso, in canzoni come nell'oscura, iniziale "Under Your Spell" o in "Beyond The Gates", dove in quest'ultimo pezzo la voce diventa più consona al genere e dove possiamo ammirare buoni spunti solisti delle chitarre, che tanto avrebbero fatto bene anche in altri brani. Un disco quindi che poteva essere ancora migliore con una voce più incisiva, perchè l'ugola in screaming usata non si sposa perfettamente con il tessuto sonoro dei nostri. Forse una voce più melodica ed evocativa avrebbe giovato al tutto, così come qualche accelerazione in più avrebbe potuto indurre l'ascoltatore a sbattere un po' di più il piedino.
Ma non preoccupatevi, a parte questi dettagli, chi ama il doom penso potrà apprezzare senza tanti problemi questo album, ma occorre che in futuro la band cambi qualcosa e si presenti più convincente, partendo proprio dalla voce, fino ad arrivare a qualche assolo o arrangiamento di chitarra che potrebbero dare più corpo al sound in generale.
Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 65/100
1. Under Your Spell 05:42
2. Cease to Exist 04:22
3. Fall ov Humanity 04:21
4. Beyond the Gates 05:24
5. Eternal Embers 05:08
6. Black Flame Ritual 06:03
7. March to Your Grave 06:01
DURATA TOTALE: 37:01
Nessun commento