SEPULCHER - Mausoleum Tapestry
Edged Circle Productions
(2015)
Debutto su tape limitata a 150 copie per questi norvegesi, che da subito ci travolgono con un death metal crudo e ignorantissimo, imbastardito da black e thrash d'annata, ma che tuttavia non risulta banale e troppo riciclato. L'ambito in cui si muovono i Nostri è quello di gente come Obliteration, Nekromantheon e Morbus Chron, quindi se amate quelle band, la velocità e la forza bruta, non indugiate ad ascoltare questa band.
Il pregio principale dei Sepulcher è quello di saper assalire l'ascoltatore, ma di avere un riffing per nulla scontato, e a volte la band si spinge in minutaggi anche elevati senza annoiare. La tecnica è di buon livello ed è messa al servizio dei pezzi, mentre la produzione è old school fino al midollo, ma non per questo confusionaria o approssimativa; ogni strumento ha il suo spazio definito ed è bello sentire una band che non usa trigger e roba simile ma che allo stesso tempo riesce ad avere un impatto letteralmente devastante sull'ascoltatore. La batteria finalmente ha un suono e dei riverberi del tutto naturali, e la prestazione dietro le pelli è un valore aggiunto non da poco nella riuscita del lavoro in generale: la spinta, la grinta e le rullate assassine giocano un ruolo di grande importanza in questi sette brani. La voce è urlata e strozzata, e ricorda un po' quella di Mille Petrozza dei Kreator, anche se in questo caso risulta meno estrema.
Un disco d'esordio molto soddisfacente per i Sepulcher, che osteggiano maturità e convinzione in grandi dosi, proponendo un death/thrash metal vecchio stile, ma con le idee giuste, ed è per questo che risultano convincenti. Un disco che farà impallidire molti colleghi più blasonati, persi ormai nei meandri delle super-produzioni patinate, e soprattutto dimostra come il death metal abbia ancora un'anima e una cattiveria indispensabili per essere definito tale. Qui non ci sono blast-beat, eppure questa tape spacca in maniera spaventosa, e sapete perchè? Perchè dentro c'è la rabbia e le palle!
Chi non ha la piastra per le cassette se la procuri, perchè a volte è reato perdersi uscite come queste. Occhio solo al collo, rischiate di giocarvelo con i Sepulcher.
Mamma mia che violenza!
Recensione di: Kosmos Reversum
Voto: 75/100
Tracklist:
01 - Delirious
02 - Structural death
03 - The cloaked few
04 - Planetary decay
05 - Phantom vortex
06 - Septenary savage deviltry
07 - Bleak mask burial
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