MYRKUR - M
Full-length, Relapse Records
(2015)
Non so se molti di voi leggono fumetti, o almeno hanno letto dei fumetti , perlopiĆ¹, diciamo, americani (dai! Non fatemi sentire cosƬ vecchio!). Bhe! In ogni caso, esiste una linea editoriale che si chiama “what if”; fondamentalmente in questa testata si ha, da un punto di vista di sceneggiatura, una ricollocazione dell'eroe o, viceversa, si pone l'eroe in situazione e/o origini completamente diverse dal ruolo prestabilito.
Questo per farvi capire che il progetto che abbiamo in ascolto ĆØ proprio un “what if”; immaginate questa scena: cosa sarebbe successo se Enya, nel 1995, si fosse unita ai DarkThrone? La risposta ĆØ “M” di (e non dei ) Myrkur!
Questo per farvi capire che il progetto che abbiamo in ascolto ĆØ proprio un “what if”; immaginate questa scena: cosa sarebbe successo se Enya, nel 1995, si fosse unita ai DarkThrone? La risposta ĆØ “M” di (e non dei ) Myrkur!
Progetto solista della poliedrica cantante/modella/musicista/artista danese Amelie Bruun, che coadiuvata da musicisti noti della scena estrema norvegese /islandese, al secolo Garm degli Ulver (anche come produttore), Teloch dei Mayhem alle chitarre e Ćyvind Myrvoll dei grandissimi Dodheimsgard alla batteria, da alle stampe il pionieristico“M”. Sembra incredibile, mai avrei pensato di immaginare un crossover di generi cosƬ distanti tra loro funzionare e anche alla grande! La peculiaritĆ di Myrkur ĆØ appunto far gocciolare armonie di Heavenly Voices e struggenti note di pianoforte ed archi su ritmiche e riffs assolutamente Black Metal del piĆ¹ granitico e nordico, in pieno stile appunto di DarkThrone, Isengard o primi Ulver od Enslaved. Nessun effetto di symphonic metal, no! No! Proprio voce femminile con tanto di harmonizer e satura di riverbero!
In ogni caso si sente che il lavoro ĆØ fatto da gente che questo genere l'ha praticamente inventato, tanto ĆØ la devozione alle radici, ossia il ridurre tutto al gelo del nord e all'essenza stessa del puro ed incontaminato “Metallo Nero” scandinavo. Di contrasto, come se fossimo in un bosco ricoperto di ghiaccio e neve, si diffondono le bellissime melodie di pianoforte , in cui la voce suggestiva e malinconica di Amelie, come una fata norrena, ci guida tra fiordi, foreste incontaminate e Norne che tessono il fato degli uomini.
Ma non crediate che siano solo le voci angeliche a farci compagnia, scordatevelo! Myrkur sa evocare demoni con una voce assolutamente nei canoni del genere, uno scream effettato che fa riflettere su come la disturbante dualitĆ degli incisi, sia veramente prodotto dalla stessa persona. Dal lato puramente tecnico mi spiace un pĆ² che la qualitĆ della registrazione sia cosƬ old- school, nonostante, suppongo, sia una scelta voluta. L'idea di fondo in effetti ĆØ pensata proprio per essere la piĆ¹ radicale possibile e come tale deve essere fedele al trade-mark del genere. Da un punto di vista lirico il danese ĆØ ostico e da quel che ho intuito, “M” vuole essere un tributo alla costante lotta e tensione tra la luce ed il buio, tra la vita e la morte e come essa influisca in larga parte sulle nostre vite.
Comunque un notevole e curioso debutto, che di certo, non passerĆ inosservato... .
Recensione di: D666
Voto: 75:100
Tracklist:
1. SkĆøgen skulle dĆø 05:17
2. HƦvnen 03:23
3. Onde bĆørn 04:09
4. VĆølvens spĆ„dom 01:37
5. Jeg er guden, i er tjenerne 04:03
6. Nordlys 02:15
7. Mordet 03:41
8. Byssan lull 02:38
9. Dybt i skoven 03:09
10. SkaĆ°i 04:29
11. Norn 02:17
DURATA TOTALE: 36:58
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