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BLACK RAGE - Silent Scream

Full-length, Independent
(2013)
 
Premetto che ho scoperto da sotto un palco la nascente realtà monzese che recensisco, e pertanto posso affermare che si tratta di un quintetto di autentiche macchine da guerra, fattore importantissimo per qualunque gruppo che non si ritenga troppo “snob” per sporcarsi le mani suonando dal vivo. Quindi, ribadisco: se amate il Death Metal e sulla locandina di un concerto nelle vostre zone trovate i Black Rage, andateci, non ve ne pentirete! Ora, a parte questo (pur meritato, ma non inerente alla recensione) elogio, passiamo al giudizio che, in quanto recensore, mi arrogo il diritto di emanare, ovvero quello sulla qualità del loro CD “Silent Scream”. La qualità audio, ovvero la produzione, è assolutamente ottima: suoni puliti, ma non plasticosi e artificiali, valorizzano adeguatamente la ferocia e la precisione dell’esecuzione di tutti e i cinque i validissimi musicisti.

La musica, invece, dopo un ansiogeno battito cardiaco parte con il brano che dà nome al gruppo stesso, “Black Rage”, e mette subito in chiaro le cose: forza, velocità e violenza, combinate comunque con un piacevole gusto melodico, saranno le caratteristiche di questo album. Ottima la opener, che pecca solo nel primo assolo, dai suoni leggermente sporchi (abbastanza da penalizzarne persino l’esecuzione stessa) che mal si legano al resto del brano… Segue la titletrack, “Silent Scream”, brano ottimamente costruito e gestito in maniera da far fruttare a dovere le idee e le soluzioni: ottimi gli assoli di entrambi i chitarristi (Eugene Yu e Gialuca Astore), spettacolari gli stacchi acustici (in uno dei quali il basso di Lorenzo Corno domina incontrastato la scena)… niente da dire, una gran canzone. Terza martellata diretta alle nostre povere orecchie è invece la sinistra “Sinner”, in cui si sentono influenze, consistenti ma ben gestite e che non pregiudicano l’originalità della canzone, dagli svedesi Arch Enemy. Particolarmente impressionante è la prova di Davide Morelli al microfono, che sfodera e mostra di padroneggiare con assoluta disinvoltura un’ampia gamma di growl e scream. Ampia gamma che non viene affatto utilizzata nella traccia seguente, “Awakening”… semplicemente perché si tratta di un breve intermezzo strumentale prima di “Tonight we dine in Hell”, di cui vi lascio immaginare l’origine dell’ispirazione per il testo (ehi, qualcuno ha detto “300”?!)… Bella canzone, farcita di assoli a dir poco ottimi, tecnici ma non affetti da sindromi di esibizionismo.

Al sesto posto nella scaletta troviamo, “appunto”, “Six Feet Under”: brano tecnico (ma mai troppo, come del resto anche le altre tracce) e variegato nella struttura e nei ritmi, dove Francesco la Porta, dietro le pelli, scatena tutta la sua furia e la sua bravura, offrendoci un vero spettacolo per le orecchie. Di seguito arriva “Killing the World”, altro (ennesimo!) ottimo pezzo, ben costruito, ben suonato, ben interpretato… Martella e si allarga, picchia e si alleggerisce, senza mai perdere crudeltà. Anzi: i numerosi cambi di tempo e di melodie non fanno che incattivirla sempre più, fino all’assalto finale del ritornello multiplo. Passiamo dunque a “Dead Man Walking”: alla ormai consueta Potenza e ferocia, I black Rage alternano qui melodie e arpeggi, e persino qualche tentativo di voci pulite… ma la tregua dall’assalto termina: “Ice World” torna subito a pestare con tutta la violenza che ci si aspetta da un album di ottimo Death Metal moderno, come appunto “Silent Scream” è a tutti gli effetti. Veloce e affilata, non disdegna, ma anzi sviluppa egregiamente, cambi di tempo più atmosferici e dinamicamente meno potenti. 
Ora siamo finalmente (ma anche no!) giunti in chiusura, all’ “Outro”. Arpeggio in fade in, campane e basso che accompagnano sapientemente le chitarre… per poi richiudersi rapidamente nel battito che aveva aperto il disco, tre quarti d’ora fa.

Tiriamo le somme: ottima tecnica, melodie che ti penetrano nel cervello per non uscirne più, violenza metallurgica, mixing e suoni da paura, il giusto equilibrio tra pesantezza e velocità, ma dovendo proprio trovare un difetto… è che,, per quanto pestano, le canzoni sono forse un po’ lunghe. In ogni caso, questo è un album che non lascia spazio a giudizi a metà strada. Death Metal italiano di cui andare fieri, e da tenere assolutamente sott’occhio… perché questi ragazzi, questi Black Rage hanno tutte le carte in regola per andare lontano. E anche se non dovessero farcela, sarebbe comunque sempre un piacere sentire cosa tireranno fuori al prossimo album, e altrettanto piacevole assistere a un loro concerto…

Recensione a cura di: Lorenzo Stelitano 
VOTO: 90/100
 
Tracklist:
1. Black Rage 06:31 
2. Silent Scream 04:46 
3. Sinner 05:16 
4. Awakening 01:26 instrumental
5. Tonite We Dine in Hell 05:43 
6. Six Feet Under 05:38 
7. Killing the World 04:04 
8. Dead Man Walking 05:38 
9. Ice World 05:50 
10. Outro 01:29 instrumental

DURATA TOTALE: 46:21

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