RACER CAFE' "Racer Cafè"
Full-length, Red Cat Records
(2014)
Il progetto Racer Cafè prende forma nel 2013, e le due menti coinvolte portano i nomi di due straordinari musicisti italiani e maghi delle sei corde, ovvero Giacomo Castellano e Gianni Rojatti, che con questo EP ci riportano alle sensazioni uniche che virtuosi della chitarra a livello mondiale come Steve Vai, Paul Gilbert e Joe Satriani, ci hanno regalato durante gli ultimi trenta anni circa di musica rock in generale.
Tra scorribande di metallo puro e duro che potrebbero anche rimandare a bands come Symphony X o Dream Theater, e ottimi inserimenti di parti dotate di maggior respiro e gransissima classe i Nostri, accompagnati da altri straordinari musicisti come Dado Veri al basso e Erik Tulissio alla batteria, dipingono uno splendido affresco di shred-metal unicamente strumentale, quindi senza voce, ma della quale non si sente assolutamente la mancanza.
I musicisti qui coinvolti riescono a riempire ampiamente ogni singola canzone con una maestria davvero con pochi eguali, passando dal piglio heavy di un episodio come “Cafè Indiano”, alle atmosfere più dilatate e sognanti di “Artifackt”, con il suo alternarsi di begli arpeggi di chitarra, inserti solisti e di un crescendo di adrenalina verso la metà che darà poi spazio ad una specie di jam session nella quale i vari strumenti si rincorrono in maniera perfetta esprimendo in pieno tutto il talento di questi musicisti. “Sagatava” sorprende per la sua apertura al limite del thrash metal, e potrebbe addirittura ricordare qualcosa di Jeff Waters degli Annihilator, un altro chitarrista che reputo geniale ed eccezionale. Il resto della canzone si svolge su coordinate vicine al prog metal che tutti più o meno conosciamo.
Il disco si chiude in bellezza (e come poteva essere altrimenti?) con “The Core”, dove i quattro musicisti ci fanno di nuovo sognare ad occhi aperti grazie ad un tocco letteralmente magico e vellutato. In questo disco possiamo trovare tutto quello che potrebbe interessare ogni amante dello shredding, ma anche coloro che dalla musica pretendono classe, tecnica e grande pathos.
Tra scorribande di metallo puro e duro che potrebbero anche rimandare a bands come Symphony X o Dream Theater, e ottimi inserimenti di parti dotate di maggior respiro e gransissima classe i Nostri, accompagnati da altri straordinari musicisti come Dado Veri al basso e Erik Tulissio alla batteria, dipingono uno splendido affresco di shred-metal unicamente strumentale, quindi senza voce, ma della quale non si sente assolutamente la mancanza.
I musicisti qui coinvolti riescono a riempire ampiamente ogni singola canzone con una maestria davvero con pochi eguali, passando dal piglio heavy di un episodio come “Cafè Indiano”, alle atmosfere più dilatate e sognanti di “Artifackt”, con il suo alternarsi di begli arpeggi di chitarra, inserti solisti e di un crescendo di adrenalina verso la metà che darà poi spazio ad una specie di jam session nella quale i vari strumenti si rincorrono in maniera perfetta esprimendo in pieno tutto il talento di questi musicisti. “Sagatava” sorprende per la sua apertura al limite del thrash metal, e potrebbe addirittura ricordare qualcosa di Jeff Waters degli Annihilator, un altro chitarrista che reputo geniale ed eccezionale. Il resto della canzone si svolge su coordinate vicine al prog metal che tutti più o meno conosciamo.
Il disco si chiude in bellezza (e come poteva essere altrimenti?) con “The Core”, dove i quattro musicisti ci fanno di nuovo sognare ad occhi aperti grazie ad un tocco letteralmente magico e vellutato. In questo disco possiamo trovare tutto quello che potrebbe interessare ogni amante dello shredding, ma anche coloro che dalla musica pretendono classe, tecnica e grande pathos.
Acquisto quasi obbligato per i maniaci della chitarra, ma ultra consigliato anche alle orecchie più raffinate e attente, che non verranno certo deluse!
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 79/100
Tracklist:
Tracklist:
01. Cafè Indiano
02. Artifackt
03. Sagatava
04. The Core
02. Artifackt
03. Sagatava
04. The Core
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