Vader "Tibi Et Igni"
Full-length, Nuclear Blast
Ciò è frutto soprattutto del loro approccio senza fronzoli e diretto, per cui non appena le orecchie si abituano al loro macello sonoro, ecco che l'effetto iniziale di piacevole stordimento sonoro si attenua, in presenza di un songwriting efficace ma non sempre ispirato. E così i primi brani sono sicuramente i migliori, ma mentre il disco va avanti in qualche frangente la palpebra rischia di calare giù, pur non mancando guizzi meritevoli (“The eye of the abyss”).
Insomma, i Vader sono oramai una vera e propria istituzione, anche se l'impressione è che, per buona parte, campino di rendita.
Recensione di: Fulvio Ermete
Tracklist:
1. Go to Hell 04:36
2. Where Angels Weep 02:18
3. Armada on Fire 03:50
4. Triumph of Death 03:45
5. Hexenkessel 05:28
6. Abandon All Hope 02:23
7. Worms of Eden 03:34
8. The Eye of the Abyss 06:45
9. The Light Reaper 04:28
10. The End 04:55
DURATA TOTALE: 42:02
http://www.vader.pl/
(2014)
E' il classico disco dei Vader: in tutti i sensi. Sicuramente dal punto di vista stilistico, perché anche se troviamo una certa impronta heavy (“Hexenkessel” soprattutto, ma anche la successiva “Abandon all hope”) che si traduce anche in alcune intro di stampo sinfonico (ma poco più), il loro stile è sempre lo stesso, e lo trovavamo abbastanza simile anche ai tempi, che so, del bellissimo “De profundis” (per me il loro lavoro migliore di sempre).
E' il classico disco dei Vader: in tutti i sensi. Sicuramente dal punto di vista stilistico, perché anche se troviamo una certa impronta heavy (“Hexenkessel” soprattutto, ma anche la successiva “Abandon all hope”) che si traduce anche in alcune intro di stampo sinfonico (ma poco più), il loro stile è sempre lo stesso, e lo trovavamo abbastanza simile anche ai tempi, che so, del bellissimo “De profundis” (per me il loro lavoro migliore di sempre).
In pratica la band polacca – che è riuscita a fare della propria provenienza geografica un vero e proprio segno distintivo, come una delle primissime band a farsi conoscere dall'altro lato della cortina di ferro – suona una versione particolarmente slayerizzata di death metal. Infatti la struttura dei pezzi ricalca quasi sempre quanto fatto da Tom Araya e soci con “Reign in blood”: un riffing essenziale ma sparato a mille, fatto di chitarre ossessive e taglienti fino allo spasimo, con una batteria mai doma che si pone come principale obiettivo quello di conferire al resto della band una grande capacità di penetrazione, con poche concessioni ai mid-tempos e vari blast-beat inseriti come climax. Ma classico anche dal punto di vista compositivo: perché, come succede praticamente sempre, al primo ascolto i loro dischi sembrano sempre migliori di quanto non si rivelino al secondo.
Ciò è frutto soprattutto del loro approccio senza fronzoli e diretto, per cui non appena le orecchie si abituano al loro macello sonoro, ecco che l'effetto iniziale di piacevole stordimento sonoro si attenua, in presenza di un songwriting efficace ma non sempre ispirato. E così i primi brani sono sicuramente i migliori, ma mentre il disco va avanti in qualche frangente la palpebra rischia di calare giù, pur non mancando guizzi meritevoli (“The eye of the abyss”).
Insomma, i Vader sono oramai una vera e propria istituzione, anche se l'impressione è che, per buona parte, campino di rendita.
Recensione di: Fulvio Ermete
Voto: 68/100
Tracklist:
1. Go to Hell 04:36
2. Where Angels Weep 02:18
3. Armada on Fire 03:50
4. Triumph of Death 03:45
5. Hexenkessel 05:28
6. Abandon All Hope 02:23
7. Worms of Eden 03:34
8. The Eye of the Abyss 06:45
9. The Light Reaper 04:28
10. The End 04:55
DURATA TOTALE: 42:02
http://www.vader.pl/
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