Down "Down IV - Part II"
EP, Down Records
(2014)
Basta l'attacco di “Steeple” per chiarire che la dipartita
del fondatore Kirk Windstein - sostituito da Bobby Landgraf, chitarrista che da
anni segue i Down da dietro le quinte - non ha fatto poi troppo male a Phil
Anselmo e soci. L'opener ci mostra il lato più classicamente metallico dela
band di New Orleans, e ci riporta con la mente alle partiture dei primissimi
Trouble, con atmosfere quasi epiche ed armonie chitarristiche al limite della
NWOBHM.
Si tratta di sonorità da sempre presenti in ampia misura nella musica
dei cinque doomster sudisti, anche se questo ep – il secondo capitolo di una
preannunciata quadrilogia – è sicuramente la loro release più tetragona e meno
fumosa. “Hogshead/Dogshead” avanza baldanzosa con un riff a dir poco quadrato e
spigoloso, mentre la lunga “Conjure” riesce ad essere più realista del re, con
la sua struttura sabbathiana al 100%, con tanto di accelerazione heavy.
“Sufferer's Years” e “We knew him well” si propongono più riflessive e groovy,
senza però abbandonare un approccio comunque decisamente monolitico. Si lascia
per la fine il brano più composito del lotto, una “Bacchanalia” che si
avvinghia su sé stessa coma una spirale di fumo trascinata dalla voce
istrionica di un Phil Anselmo mai deludente dietro il microfono.
Simile al
precedente ep nel suo essere meno composito e più pragmatico di “Down II” e
“Down III”, questo “Down IV – part II” (lo so, mi sto confondendo anch'io) è
forse il capitolo migliore della loro avventura. Anche se, per le sorti del
southern/heavy/doom, avrei preferito che Pepper Keenan si fosse dedicato a
tempo pieno ai C.O.C. , lasciando Anselmo e Bower a suonare per i fatti propri.
Recensione di: Fulvio Ermete
Voto: 75/100
Tracklist:
1. Steeple 05:45 2. We Knew Him Well 04:04
3. Hogshead/Dogshead 03:52
4. Conjure 08:31
5. Sufferer's Years 05:37
6. Bacchanalia 08:54
DURATA TOTALE: 36:43
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