Demonic Rage "Venomous Wine From Putrid Bodies"
Full-length, Mushantufe Productions
(2013)
(2013)
Dopo una miriade di demo, splits e compilations, I cileni Demonic Rage dopo 10 anni di esistenza arrivano al loro primo full length, caratterizzato dall’essere composto da 8 tracce per una durata appena superiore alla mezz’ora e in pieno stile Death Metal, più vicino allo stile Incantation che allora stile War metal, anche se la voglia di suonare bassi di accordature, veloci e senza compromessi anche a costo di una certa ripetitività c’è.
Questo lo si può sentire nella terremotante opener song “Repugnant...”, veloce, malsana e blasfema, ma anche tiratissima e violenta, eppure con la seconda canzone i Demonic Rage mostrano di non essere solo un altro clone dei Black Witchery, ma una band perfettamente mescolata nei riffs doom e pesantissimi alla Incantation di “Evoking...”, che sembrano usciti dritti dritti da “Onward to golgotha", riaccelerando verso la fine. Insomma: nonostante l’album sia abbastanza breve, riesce ad essere vario, gioca anche su certi tempi medi della quarta canzone, leggermente meno asfittica, e con la lunga “Ancient symbol...”, caso di summa riassuntiva delle influenze dei Demonic Rage, dove compaiono anche temi musicali più votati al thrash old school (ma comunque sempre imbastarditi dal growl cavernoso e da qualche visto riff più death metal), per poi concludere con l’angosciante “All pest shall fall over me”, dove è presente anche qualche elemento black metal, a sostenere una canzone pesantissima e mozzafiato.
Insomma: grezzissimo e conciso, ma anche vario, violento e compatto, nonché non troppo monodirezionale. “Venomous wine from putrid bodies” è un disco facilmente apprezzabile dai fans del Death metal degli Incantation, sia quelli veloci che quelli lenti, ma a mio avviso anche chi naviga più sul war potrebbe trovare pane per i suoi denti. Consigliato!
Questo lo si può sentire nella terremotante opener song “Repugnant...”, veloce, malsana e blasfema, ma anche tiratissima e violenta, eppure con la seconda canzone i Demonic Rage mostrano di non essere solo un altro clone dei Black Witchery, ma una band perfettamente mescolata nei riffs doom e pesantissimi alla Incantation di “Evoking...”, che sembrano usciti dritti dritti da “Onward to golgotha", riaccelerando verso la fine. Insomma: nonostante l’album sia abbastanza breve, riesce ad essere vario, gioca anche su certi tempi medi della quarta canzone, leggermente meno asfittica, e con la lunga “Ancient symbol...”, caso di summa riassuntiva delle influenze dei Demonic Rage, dove compaiono anche temi musicali più votati al thrash old school (ma comunque sempre imbastarditi dal growl cavernoso e da qualche visto riff più death metal), per poi concludere con l’angosciante “All pest shall fall over me”, dove è presente anche qualche elemento black metal, a sostenere una canzone pesantissima e mozzafiato.
Insomma: grezzissimo e conciso, ma anche vario, violento e compatto, nonché non troppo monodirezionale. “Venomous wine from putrid bodies” è un disco facilmente apprezzabile dai fans del Death metal degli Incantation, sia quelli veloci che quelli lenti, ma a mio avviso anche chi naviga più sul war potrebbe trovare pane per i suoi denti. Consigliato!
Recensore: Snarl
Voto: 74/100
Tracklist:
1. Repugnant Shapes in a Ritualistic Coven of Death
2. Evoking the Pestilence
3. Cadaver Christ's Desecration
4. Everlasting Plagues of Nauseous Wickedness
5. Sulphuric Congregation Towards the Holocaust of All Sacred and Holy
6. The Fall of Nazarene 04:06 Show lyrics
7. Ancient Symbol to Summon Necrophagous Demons from the Deep
8. All Pest Shall Fall over Me
2. Evoking the Pestilence
3. Cadaver Christ's Desecration
4. Everlasting Plagues of Nauseous Wickedness
5. Sulphuric Congregation Towards the Holocaust of All Sacred and Holy
6. The Fall of Nazarene 04:06 Show lyrics
7. Ancient Symbol to Summon Necrophagous Demons from the Deep
8. All Pest Shall Fall over Me
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