Noise Storm "Rock Through Space And Time"
EP, Self-produced/independent
(2012)
I Noise Storm sono una giovanissima band, formatasi nel 2011 dedita ad un hard rock privo di una qualsiasi ricerca per sonorità innovative e quindi esponenti di un sound roccioso e diretto, senza fronzoli. La band piemontese, dopo un’intensa attività di gavetta con concerti sparsi un po’ per tutta la città di Torino, ha pubblicato il suo primo EP nel 2012, ma una copia di questo loro primissimo lavoro è arrivata sulle nostre scrivanie solo ad aprile con un netto ritardo.
Ma bando alle ciance, direi di passare all’aspetto musicale. L’EP , “Rock Through Space And Time” è composto da quattro brani, per poco più di venti minuti di musica. Il primo brano è “Moon” che si apre con un assolo di chitarra e una cascata di power chords, la canzone si snoda in un mid- tempo scandito con sicurezza dalle bacchette di Mattia Vaudagnotto e dalla voce minacciosa del fratello Silvio, nonché cantante della band. Buoni gli spazi solisti dei due chitarristi Davide Ferro e Gian Maria Buassi. Segue il primo “classico” della band, “Noise Storm”, che parte con un riff che sembra uscito da un film western, spazzato via da un brano che alterna uno stop and go ad un riff serrato. La canzone è grintosa quanto basta per far muovere il piedino anche al rocker più esigente.
Abbiamo il primo “lento” del gruppo, “Charlie”, cantata in italiano, dall’arpeggio che ricorda “Nothing Else Matters” dei Metallica, è la canzone più completa dell’EP, dal momento che alterna sapientemente una parte arpeggiata e riflessiva ed una elettrica e più tesa.
Chiude il platter “Before and Then”, che scorre piacevolmente alternando una parte più lenta ad una più veloce nel ritornello caustico; l’inizio della parte solista mi ha piacevolmente stupito, pur essendo molto semplice. Un’ultima nota riguardo la produzione, che pur essendo un po’ grezza, permette comunque di apprezzare il lavoro di tutti gli strumenti e di godere delle sfumature del sound della band.
Tirando le somme, la compagine piemontese, pur non dicendo nulla di nuovo in termini di sonorità , ci consegna un lavoro intenso e grintoso. A mio parere questi ragazzi dovrebbero lavorare di più sugli arrangiamenti e la varietà , perché alla lunga si potrebbe cadere nella ripetitività , sebbene questo sia un peccato che è senza dubbio dovuto alla giovane età dei Nostri e dunque, confido in un miglioramento progressivo.
Recensione di: Stefano Paparesta
Voto: 65/100
https://www.facebook.com/pages/Noise-Storm/134080966693050?fref=nf
(2012)
I Noise Storm sono una giovanissima band, formatasi nel 2011 dedita ad un hard rock privo di una qualsiasi ricerca per sonorità innovative e quindi esponenti di un sound roccioso e diretto, senza fronzoli. La band piemontese, dopo un’intensa attività di gavetta con concerti sparsi un po’ per tutta la città di Torino, ha pubblicato il suo primo EP nel 2012, ma una copia di questo loro primissimo lavoro è arrivata sulle nostre scrivanie solo ad aprile con un netto ritardo.
Ma bando alle ciance, direi di passare all’aspetto musicale. L’EP , “Rock Through Space And Time” è composto da quattro brani, per poco più di venti minuti di musica. Il primo brano è “Moon” che si apre con un assolo di chitarra e una cascata di power chords, la canzone si snoda in un mid- tempo scandito con sicurezza dalle bacchette di Mattia Vaudagnotto e dalla voce minacciosa del fratello Silvio, nonché cantante della band. Buoni gli spazi solisti dei due chitarristi Davide Ferro e Gian Maria Buassi. Segue il primo “classico” della band, “Noise Storm”, che parte con un riff che sembra uscito da un film western, spazzato via da un brano che alterna uno stop and go ad un riff serrato. La canzone è grintosa quanto basta per far muovere il piedino anche al rocker più esigente.
Abbiamo il primo “lento” del gruppo, “Charlie”, cantata in italiano, dall’arpeggio che ricorda “Nothing Else Matters” dei Metallica, è la canzone più completa dell’EP, dal momento che alterna sapientemente una parte arpeggiata e riflessiva ed una elettrica e più tesa.
Chiude il platter “Before and Then”, che scorre piacevolmente alternando una parte più lenta ad una più veloce nel ritornello caustico; l’inizio della parte solista mi ha piacevolmente stupito, pur essendo molto semplice. Un’ultima nota riguardo la produzione, che pur essendo un po’ grezza, permette comunque di apprezzare il lavoro di tutti gli strumenti e di godere delle sfumature del sound della band.
Tirando le somme, la compagine piemontese, pur non dicendo nulla di nuovo in termini di sonorità , ci consegna un lavoro intenso e grintoso. A mio parere questi ragazzi dovrebbero lavorare di più sugli arrangiamenti e la varietà , perché alla lunga si potrebbe cadere nella ripetitività , sebbene questo sia un peccato che è senza dubbio dovuto alla giovane età dei Nostri e dunque, confido in un miglioramento progressivo.
Recensione di: Stefano Paparesta
Voto: 65/100
https://www.facebook.com/pages/Noise-Storm/134080966693050?fref=nf
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