Endovein "S.i.n. (Supreme Insatiable Need)"
Full-length, My Graveyard Productions
(2013)
Il panorama thrash italiano vanta un numero consistente di band, alcune molto dotate, altre meno ma poche hanno saputo reinventarsi dal momento in cui si sono formate. Gli Endovein fanno sicuramente parte di quelle band che hanno saputo ritagliarsi uno spazio in mezzo ad un marasma di gruppi thrash e sono emersi a testa alta raggiungendo una propria identità musicale.
Gli esordi degli Endovein risalgono al 2004 e al primo demo (che tra l'altro possiedo ancora) del 2005 "How to Put the Jack in the Amp". Il primo demo per quanto approssimativo nei suoni e molto acerbo come stile, lasciava intendere già un certo talento musicale e una precisa direzione in cui la band cercava di andare. L'esordio era molto Anthrax oriented ma con il passare del tempo e con l'uscita di un altro demo, un ep ed il primo full length, gli Endovein hanno fatto proprio il concetto di technical thrash metal, concetto che si è andato concretizzandosi al 100% con l'uscita del secondo full "S.i.n." (Supreme Insatiable Need).
Il disco che vede una line up di nuovo rimaneggiata, con i soli Paolo Cetani (fondatore del gruppo e unico membro fisso) e Mirko Negrino presenti anche in questa release, con l'ingresso di Alex Panza (Walpurgis Night) alla voce e Stefano Bianco alla batteria.
L'ingresso di nuovi membri dona nuova linfa alla band che sforna un disco potente e praticamente perfetto sotto ogni punto di vista che strizza non solo un occhio ma tutti e due allo stile dei Toxik attingendo sia da "World Circus" che da "Think This", cosa che si percepisce sin dalle prime note del disco.
Superato l'intro "Endo (scopic) Vein", si entra nel vivo con la title track che mette in mostra le doti vocali di Alex differenziandosi (ma non troppo) dalla voce del precedente cantante, nonostante si dimostri più aggressivo e potente con le nuove composizioni.
Con il proseguire dell'ascolto si denota la crescita in fatto di songwriting rispetto al precedente disco con fraseggi che nonostante la struttura intricata, ben si incastrano l'uno con l'altro rendendo ogni canzone una perla a se stante che mai sfocia nel già sentito o nella noia. Il disco sa destreggiarsi bene sia nei frangenti più "violenti" che nelle parti più melodiche rendendo il tutto di ottimo gusto.
In sostanza evitando di scadere in un track by track, posso dire che "S.i.n" risulta un prodotto fresco e diverso da quello che le band thrash odierne propongono musicalmente, e di gran lunga meglio del predecessore "Waiting For Disaster". Un plauso particolare poi alla qualità delle registrazioni che esalta ogni singola nota di ogni singolo strumento equalizzando il tutto al meglio.
In conclusione consiglio questo disco sia a tutti gli amanti del thrash tecnico che a tutti gli amanti del metal in generale, perchè raramente si assiste all'uscita di un disco così ben suonato e ragionato come si presenta "S.i.n.".
Ottimo lavoro.
Recensore: Il Meggi
Voto: 95/100
Tracklist:
01.Endo (Scopic) Vein (Instrumental)
02.S.I.N. (Supreme Insatiable Need)
03.Riot Against the Modern World
04.Becoming Lucifer
05.Daily Show
06.Path of No Return
07.Psychosis
08.No Walls, No Doors
09.Restless Grudge
10.Consumed
11.Ignorance Grows Strong
12.My Worst Fears Came True
http://www.facebook.com/profile.php?id=100002011424708&ref=ts
http://www.myspace.com/endoveinband
(2013)
Il panorama thrash italiano vanta un numero consistente di band, alcune molto dotate, altre meno ma poche hanno saputo reinventarsi dal momento in cui si sono formate. Gli Endovein fanno sicuramente parte di quelle band che hanno saputo ritagliarsi uno spazio in mezzo ad un marasma di gruppi thrash e sono emersi a testa alta raggiungendo una propria identità musicale.
Gli esordi degli Endovein risalgono al 2004 e al primo demo (che tra l'altro possiedo ancora) del 2005 "How to Put the Jack in the Amp". Il primo demo per quanto approssimativo nei suoni e molto acerbo come stile, lasciava intendere già un certo talento musicale e una precisa direzione in cui la band cercava di andare. L'esordio era molto Anthrax oriented ma con il passare del tempo e con l'uscita di un altro demo, un ep ed il primo full length, gli Endovein hanno fatto proprio il concetto di technical thrash metal, concetto che si è andato concretizzandosi al 100% con l'uscita del secondo full "S.i.n." (Supreme Insatiable Need).
Il disco che vede una line up di nuovo rimaneggiata, con i soli Paolo Cetani (fondatore del gruppo e unico membro fisso) e Mirko Negrino presenti anche in questa release, con l'ingresso di Alex Panza (Walpurgis Night) alla voce e Stefano Bianco alla batteria.
L'ingresso di nuovi membri dona nuova linfa alla band che sforna un disco potente e praticamente perfetto sotto ogni punto di vista che strizza non solo un occhio ma tutti e due allo stile dei Toxik attingendo sia da "World Circus" che da "Think This", cosa che si percepisce sin dalle prime note del disco.
Superato l'intro "Endo (scopic) Vein", si entra nel vivo con la title track che mette in mostra le doti vocali di Alex differenziandosi (ma non troppo) dalla voce del precedente cantante, nonostante si dimostri più aggressivo e potente con le nuove composizioni.
Con il proseguire dell'ascolto si denota la crescita in fatto di songwriting rispetto al precedente disco con fraseggi che nonostante la struttura intricata, ben si incastrano l'uno con l'altro rendendo ogni canzone una perla a se stante che mai sfocia nel già sentito o nella noia. Il disco sa destreggiarsi bene sia nei frangenti più "violenti" che nelle parti più melodiche rendendo il tutto di ottimo gusto.
In sostanza evitando di scadere in un track by track, posso dire che "S.i.n" risulta un prodotto fresco e diverso da quello che le band thrash odierne propongono musicalmente, e di gran lunga meglio del predecessore "Waiting For Disaster". Un plauso particolare poi alla qualità delle registrazioni che esalta ogni singola nota di ogni singolo strumento equalizzando il tutto al meglio.
In conclusione consiglio questo disco sia a tutti gli amanti del thrash tecnico che a tutti gli amanti del metal in generale, perchè raramente si assiste all'uscita di un disco così ben suonato e ragionato come si presenta "S.i.n.".
Ottimo lavoro.
Recensore: Il Meggi
Voto: 95/100
Tracklist:
01.Endo (Scopic) Vein (Instrumental)
02.S.I.N. (Supreme Insatiable Need)
03.Riot Against the Modern World
04.Becoming Lucifer
05.Daily Show
06.Path of No Return
07.Psychosis
08.No Walls, No Doors
09.Restless Grudge
10.Consumed
11.Ignorance Grows Strong
12.My Worst Fears Came True
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