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Exumer "Fire & Damnation"

Full-length, Metal Blade Records
(2012)

Chi di voi non conosce gli Exumer alzi la mano.Fortunatamente non posso vedere quanti l'hanno alzata. 
Per chi non lo sapesse sono una band thrash teutonica (tedesca) attiva sin da metà anni '80 (nonostante lo split dal '91 al 2001) con all'attivo due album (escluso quello che vado a recensire) di ottima fattura che evidenziavano un deciso distacco dalle tipiche sonorità thrash tedesche avvicinandosi molto a quelle americane degli Slayer.
Dopo un silenzio durato ben 20 anni gli Exumer tornano a far parlare di sè con un demo intitolato "Waking The Fire", ma dopo il suddetto demo passano altri tre anni prima di sentir nuovamente parlare di loro, ma questa volta siamo di fronte ad un nuovo album intitolato "Fire & Damnation".
Per tutti gli amanti dei primi due dischi e soprattutto del primo "Possessed By Fire" (me compreso :D), l'ascolto di un nuovo disco degli Exumer a distanza di 23 anni dal precedente è dura cosa e c'è molta diffidenza nell'approcciarsi ad un nuovo lavoro, temendo che la band abbia perso per strada la propria vena thrash (così come è accaduto per altre band tedesche come Assassin e Vendetta).

Inserendo il cd nel lettore (o il vinile nel giradischi) si viene assaliti dalla title track che non lascia prigionieri sin dalle prime note facendo trasparire che gli Exumer non si sono dimenticati come si suona del buon thrash, nonostante la produzione (ovviamente) sia al passo con i tempi.
Il songwriting della band è cresciuto in tutti questi anni di assenza facendo "assaporare" ogni nota della canzone in questione. Proseguendo nell'ascolto del disco si passa attraverso "Vermin In The Sky" e "The Weakest Limb" che lasciano inalterato il discorso intrapreso con l'opener, mentre "New Morality" fa storcere leggermente il naso per la parte cadenzata posta nel refrain della canzone, nel quale si nota un calo di stile e soprattutto la voce di Mem Von Stein non è all'altezza della parte strumentale. Poco male e si passa subito a "Waking The Fire" (sì, la canzone del demo di tre anni prima) che ascoltandola a distanza di anni rende ancora meglio, grazie anche alla registrazione migliore.

Dopo "Waking..." si passa ad un classico della band, ovvero "Fallen Saint" (si perchè era in origine una canzone di "Possessed By Fire"), opportunamente ri-registrata per questo nuovo album, e bisogna dire che non perde in eccellenza, nonostante sia una canzone del 1986. "Crushing Point" e "Devil Chaser" restano su ottimi livelli facendo da apripista per un'altro classico della band proveniente questa volta dal secondo LP "Rising From The Sea", ovvero "I Dare You".
La particolarità di questa canzone sta nel fatto che nella versione originale non era cantata da Mem Von Stein, ma come voi sicuramente saprete all'epoca di "Rising..." dietro al microfono c'era Paul Arakari ed è un vero piacere ascoltare questa traccia cantata dal cantante originale e ci si chiede come sarebbe stato il resto del disco cantato da Mem. In chiusura del disco si trova "Tribal Furies" che conclude in maniera egregia uno dei migliori ritorni sulle scene in ambito thrash.

In un'intervista rilasciata dallo stesso Mem a me al Rock Hard Festival del 2012, viene detto come lui e il resto della band abbiano ragionato a lungo sul se tornare o no sulle scene e come, in quanto molti loro colleghi hanno clamorosamente "toppato" l'album della reunion.
Invece penso che questo "Fire & Damnation" lascia ben sperare per il futuro di una band che ha ancora molto da dire e che se continua su questa strada non deluderà per niente i propri fan.
Ascolto obbligato per ogni buon thrasher e non.

Recensore: Luca Maggi "Il Meggi"
Voto: 85/100

Tracklist:
1. Fire & Damnation 03:16  
2. Vermin of the Sky 03:16   
3. The Weakest Limb 03:50   
4. New Morality 03:07   
5. Waking the Fire 03:13   
6. Fallen Saint 03:54   
7. Crushing Point 03:01  
8. Devil Chaser 02:42   
9. I Dare You 03:40   
10. Tribal Furies 03:31

DURATA TOTALE: 33:30  

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