Daemonokrat “Predators”
(2013)
L’Italia colpisce ancora. Inizio la recensione con banalità
e puro elogio della mia Patria, ma non potrei fare diversamente. Da
Agrigento/Palermo ci arriva questa mazzata chiamata “Predators”, un ep di
cinque tracce che mescola old school death metal e qualche influsso thrash
metal e grind, sempre tutto rigorosamente retrò. Impossibile, per chi mastica il metal
da tantissimi anni come il sottoscritto, non provare una piacevole sensazione
di familiarità ascoltando i Daemonokrat, che seppur formatisi recentemente, non
sono certo dei novelli in ambito musicale.
Infatti la band vede coinvolti i seguenti membri: A. Wehrmacht (chitarra-voce), Necrosplatter (chitarra), Maniac (basso) e Matteo "Maveric” (batteria). I primi due sono ex-membri dei Religio Mortis, mentre i restanti suonano anche negli Stesso Sporco Sangue.
Si parte alla grande con "Soulstorm", voce cavernosa alla Mark "Barney" Greenway, riffing serrato, batteria infuocata. Una canzone che è servita all'ascoltatore come presentazione di assoluta devozione alla causa del metal estremo incontaminato. Arriva la seguente "Predator", aperta da un guitar work thrashy che però dopo circa un minuto lascia il campo a un death/grind d'assalto che ricorda da vicino Napalm Death e primi Bolt Thrower. Ecco, la cosa interessante di questa band, che pur non inventa nulla di nuovo, è che quando segue maggiormente le caratteristiche del death metal si rifà anche, se non di più, alla sottovalutata ma validissima vecchia scena death metal europea, e in special modo inglese. Questo è un aspetto che ho molto apprezzato, perchè, detto onestamente, di gruppi che si rifanno alla scena svedese o statunitense è davvero pieno il mondo. Aggiungiamo che la band in questione non accenna a voler in nessun modo proporre qualcosa di ruffiano o vagamente melodico. E infatti, se anche possiamo trovare leggeri contatti con tutte le correnti estreme sparse nel globo di certo, in questo "Predators", non ne troveremo la versione più melodica e annacquata. "Hammercrush" ribadisce quanto ho appena detto, thrash/death d'assalto che non lascia prigionieri, a mio avviso una delle canzoni simbolo di questo ep, coi suoi stop n'go bastardi fino all'osso!
Da segnalare che il disco in questione era uscito in prima battuta su cd-r autoprodotto, poi è stato ristampato in versione più professionale da Satanath Records in 300 copie limitate, e adesso possiamo gustarci anche la versione su tape professionale (formato ancora oggi molto affascinante, per me), a cura di Tridroid Records, label molto interessante del Minnesota (USA).
Il disco prosegue con la più cadenzata "Exterminatus", ma sempre devastante, e poi si chiude con la cover dei Terrorizer "Corporation Pull-In", ultimo manifesto sincero e genuino di una violenza e devozione alla causa estrema totali.
Che dire ancora? Se cercate del death metal vecchio stile, con produzione non artefatta ma pulita, ben suonato per i canoni del genere, dovete far vostro questo ep. Attendo con ansia il primo full-length!
Infatti la band vede coinvolti i seguenti membri: A. Wehrmacht (chitarra-voce), Necrosplatter (chitarra), Maniac (basso) e Matteo "Maveric” (batteria). I primi due sono ex-membri dei Religio Mortis, mentre i restanti suonano anche negli Stesso Sporco Sangue.
Si parte alla grande con "Soulstorm", voce cavernosa alla Mark "Barney" Greenway, riffing serrato, batteria infuocata. Una canzone che è servita all'ascoltatore come presentazione di assoluta devozione alla causa del metal estremo incontaminato. Arriva la seguente "Predator", aperta da un guitar work thrashy che però dopo circa un minuto lascia il campo a un death/grind d'assalto che ricorda da vicino Napalm Death e primi Bolt Thrower. Ecco, la cosa interessante di questa band, che pur non inventa nulla di nuovo, è che quando segue maggiormente le caratteristiche del death metal si rifà anche, se non di più, alla sottovalutata ma validissima vecchia scena death metal europea, e in special modo inglese. Questo è un aspetto che ho molto apprezzato, perchè, detto onestamente, di gruppi che si rifanno alla scena svedese o statunitense è davvero pieno il mondo. Aggiungiamo che la band in questione non accenna a voler in nessun modo proporre qualcosa di ruffiano o vagamente melodico. E infatti, se anche possiamo trovare leggeri contatti con tutte le correnti estreme sparse nel globo di certo, in questo "Predators", non ne troveremo la versione più melodica e annacquata. "Hammercrush" ribadisce quanto ho appena detto, thrash/death d'assalto che non lascia prigionieri, a mio avviso una delle canzoni simbolo di questo ep, coi suoi stop n'go bastardi fino all'osso!
Da segnalare che il disco in questione era uscito in prima battuta su cd-r autoprodotto, poi è stato ristampato in versione più professionale da Satanath Records in 300 copie limitate, e adesso possiamo gustarci anche la versione su tape professionale (formato ancora oggi molto affascinante, per me), a cura di Tridroid Records, label molto interessante del Minnesota (USA).
Il disco prosegue con la più cadenzata "Exterminatus", ma sempre devastante, e poi si chiude con la cover dei Terrorizer "Corporation Pull-In", ultimo manifesto sincero e genuino di una violenza e devozione alla causa estrema totali.
Che dire ancora? Se cercate del death metal vecchio stile, con produzione non artefatta ma pulita, ben suonato per i canoni del genere, dovete far vostro questo ep. Attendo con ansia il primo full-length!
Recensore: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 75/100
Tracklist:
1. Soulstorm 04:26
2. Predator 03:57
3. Hammercrush 05:01
4. Exterminatus 04:40
5. Corporation Pull-In (Terrorizer cover)
(hidden track) 02:22
DURATA TOTALE: 20:26
http://daemonokratmetal.bandcamp.com/
http://www.facebook.com/Daemonokrat
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