Carcass "Surgical Steel"
Diciassette. Sì, esatto, ci sono voluti ben diciassette lunghi anni di attesa prima di poter ascoltare qualcosa targato Carcass. Per chi non lo sapesse, anche se sfido trovare anche un solo vero metallaro che non lo sappia, i Carcass si sono sciolti nel 1995, dopo aver pubblicato il loro ultimo album "Swansong".
Seguì il silenzio stampa per un decennio buono, rotto solo dalle pubblicazioni dei progetti paralleli dei musicisti che avevano militato in tale band e nient’altro. Poi, improvvisamente, nel 2007 un barlume di speranza si accese, con la reunion in formazione originale e una lunga serie di date nei principali festival estivi europei. Con oggi possiamo dire che i tempi erano maturi per il ritorno definitivo con l’album post reunion “Surgical Steel”. Vista l’importanza artistica della band chiamata in causa ho deciso di sviscerare la recensione in forma track by track, descrivendo le impressioni che ho avuto di brano in brano dell’ultima fatica della band inglese.
Seguì il silenzio stampa per un decennio buono, rotto solo dalle pubblicazioni dei progetti paralleli dei musicisti che avevano militato in tale band e nient’altro. Poi, improvvisamente, nel 2007 un barlume di speranza si accese, con la reunion in formazione originale e una lunga serie di date nei principali festival estivi europei. Con oggi possiamo dire che i tempi erano maturi per il ritorno definitivo con l’album post reunion “Surgical Steel”. Vista l’importanza artistica della band chiamata in causa ho deciso di sviscerare la recensione in forma track by track, descrivendo le impressioni che ho avuto di brano in brano dell’ultima fatica della band inglese.
"1985" e "Thrash Abbattoir": le raggruppo assieme vista la loro breve durata, poco meno di due minuti ciascuna, entrambe hanno il piglio melodico di "Heartwork", la prima è una gradevole intro, che idealmente si collega alla seconda, che mostra subito un Jeff Walker sugli scudi, grazie al suo particolarissimo stile vocale tra un growl cavernoso e uno scream non troppo acuto. "Cadaver Pouch Conveyor System" è un brano articolato, che si basa su una batteria semplice, ma incalzante, riff a motosega, buoni cambi di ritmi e il solito assolo pirotecnico e melodico ( chi ha detto Michael Amott?). Badate bene che la componente dei cambi di ritmo sarà ampiamente utilizzato in tutto l’album, ciò gioverà ad un ascolto sempre interessato e attento.
Già dalla successiva “ A Congealed Clot Of Blood” potremo notare un guitar-work tendente al thrash metal, per via della cadenza dei riff, mai troppo pesanti e opprimenti; nuovamente da segnalare il buon assolo di chitarra. “ The Master Butcher’s Apron” è cadenziata e groovy, ideale come brano spacca collo ai concerti, ma esplode nella seconda metà in una buona cavalcata velocissima, ove si possono udire dei godibili pattern di batteria.
E’ la stessa batteria incalzante che apre il brano successivo, aiutata dalle due sei corde di Walker e Ash, "Noncompliance to ASTM F 899-12 Standard", che ha un riff iniziale che ricorda chiaramente "Heartwork", il brano pesta subito sulle alte velocità, per poi rallentare e sfociare nel solo ultra melodico. Si sente che la classe dei quarantacinquenni ha superato l’irruenza dei ventenni. "The Granulating Dark Satanic Mills" è un brano che definirei quasi geniale, con le sue melodie ad incastro e il ritornello in coro, odora di classico da concerto; “Unfit For Human Consumption”, che sembra più thrash che melodic death metal a causa dei suoi riff taglienti e senza cali di tensione , “316L Grade Surgical Steel” è godibilissima ed elegante, il singolo “Captive Bolt Pistol “ buono, ma non memorabile, e Mount Of Execution” la più complessa ed articolata dell’album, posta a chiudere degnamente l’album. Davvero epica!
Ottima la produzione, che crea una buona amalgama tra tutti gli strumenti, lasciando protagoniste le chitarre, libre di spigionare la loro cattiveria e, ovviamente la voce spettacolare di Jeff Walker. L’unico difetto è la batteria che è un po’ plasticosa, ma pazienza, per una volta possiamo chiudere un occhio.
Finalmente un disco che porta una sana ventata di aria fresca in un mercato saturissimo di proposte scadenti, oltre al semplice fatto di essere il migliore disco di tutto il 2013. Bentornati Carcass!
Ottima la produzione, che crea una buona amalgama tra tutti gli strumenti, lasciando protagoniste le chitarre, libre di spigionare la loro cattiveria e, ovviamente la voce spettacolare di Jeff Walker. L’unico difetto è la batteria che è un po’ plasticosa, ma pazienza, per una volta possiamo chiudere un occhio.
Finalmente un disco che porta una sana ventata di aria fresca in un mercato saturissimo di proposte scadenti, oltre al semplice fatto di essere il migliore disco di tutto il 2013. Bentornati Carcass!
Recensore: Stefano Paparesta
Voto: 85/100
Tracklist:
2. Thrasher's Abattoir 01:50
3. Cadaver Pouch Conveyor System 04:02
4. A Congealed Clot of Blood 04:14
5. The Master Butcher's Apron 04:01
6. Noncompliance to ASTM F899-12 Standard 06:07
7. The Granulating Dark Satanic Mills 04:10
8. Unfit for Human Consumption 04:25
9. 316L Grade Surgical Steel 05:20
10. Captive Bolt Pistol 03:17
11. Mount of Execution 08:25
DURATA TOTALE: 47:06
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