Avernum Whispers “Beyond the River of Laments”
Full-length, Warhell Records
(2013)
Album di debutto per la one man band catanese Avernum Whispers, ed esce sotto Warhell Records. Fabian War è il tuttofare di questa creatura e propone un black/heavy/epic metal che pesca un po’ dai Bathory di metà carriera soprattutto, ma con un tocco doom e solenne abbastanza personale. Se non fosse stato per una produzione piuttosto bruttina e un cantato che arranca un po’ ovunque, questo cd avrebbe incontrato molti più favori da parte del sottoscritto.
Perché in fondo il pregio di questi Avernum Whispers non è da poco, e cioè quello di cercare di proporre qualcosa di non stereotipato, personale.
Dicevo della registrazione, che affossa un po’ il lavoro in generale, e infatti i pezzi sono letteralmente gambizzati da questo aspetto. Suoni ovattati, una batteria con suoni al limite dell’udibile, chitarre un po’ impastate ma tuttavia nemmeno così male come il resto. Le tastiere sono quasi onnipresenti e danno un guizzo creativo in più ai brani, che altrimenti sarebbero risultati un po’ incompleti e approssimativi. Intendiamoci, non è che le tastiere riescano nel miracolo di salvare questo lavoro da tutti i suoi difetti, ma perlomeno sono ben inserite in questo contesto e lo valorizzano.
Nessun brano mi ha colpito particolarmente; siamo ai limiti della sufficienza in generale, ma purtroppo non si riesce a raggiungerla. E questo non perché Fabian War sia carente sotto tutti i punti di vista, ma perché dei brani anche decenti non possono reggersi solo su qualche spunto creativo vincente sporadico o sullo sforzo, tra l’altro abbastanza riuscito, di confezionare un lavoro che non assomigli a nessuno, ma solo al gruppo stesso.
Aggiustando un po’ gli aspetti negativi che ho messo in evidenza, credo che gli Avernum Whispers possano fare molto meglio in futuro. In fondo, al primo vagito, un po’ di ingenuità ci stanno. L’importante sarà non ripeterle dato che si intravedono ampi margini di miglioramento.
E chi ama proprio un certo stile un po’ “imperfetto” e “sbavato” potrebbe anche apprezzare da subito, chissà…
Recensore: Sergio Vinci
2.Prometheus (Thief of the divine fire)
3.Horrible eye of metis
4.Dreaming through the shadows
5.The eternal suffering
6.Beyond the river of laments
7.Sad wife of the horned god
8.My black rain on the land of Thanatos
9.Great blessing of damnation
(2013)
Album di debutto per la one man band catanese Avernum Whispers, ed esce sotto Warhell Records. Fabian War è il tuttofare di questa creatura e propone un black/heavy/epic metal che pesca un po’ dai Bathory di metà carriera soprattutto, ma con un tocco doom e solenne abbastanza personale. Se non fosse stato per una produzione piuttosto bruttina e un cantato che arranca un po’ ovunque, questo cd avrebbe incontrato molti più favori da parte del sottoscritto.
Perché in fondo il pregio di questi Avernum Whispers non è da poco, e cioè quello di cercare di proporre qualcosa di non stereotipato, personale.
Dicevo della registrazione, che affossa un po’ il lavoro in generale, e infatti i pezzi sono letteralmente gambizzati da questo aspetto. Suoni ovattati, una batteria con suoni al limite dell’udibile, chitarre un po’ impastate ma tuttavia nemmeno così male come il resto. Le tastiere sono quasi onnipresenti e danno un guizzo creativo in più ai brani, che altrimenti sarebbero risultati un po’ incompleti e approssimativi. Intendiamoci, non è che le tastiere riescano nel miracolo di salvare questo lavoro da tutti i suoi difetti, ma perlomeno sono ben inserite in questo contesto e lo valorizzano.
Nessun brano mi ha colpito particolarmente; siamo ai limiti della sufficienza in generale, ma purtroppo non si riesce a raggiungerla. E questo non perché Fabian War sia carente sotto tutti i punti di vista, ma perché dei brani anche decenti non possono reggersi solo su qualche spunto creativo vincente sporadico o sullo sforzo, tra l’altro abbastanza riuscito, di confezionare un lavoro che non assomigli a nessuno, ma solo al gruppo stesso.
Aggiustando un po’ gli aspetti negativi che ho messo in evidenza, credo che gli Avernum Whispers possano fare molto meglio in futuro. In fondo, al primo vagito, un po’ di ingenuità ci stanno. L’importante sarà non ripeterle dato che si intravedono ampi margini di miglioramento.
E chi ama proprio un certo stile un po’ “imperfetto” e “sbavato” potrebbe anche apprezzare da subito, chissà…
Recensore: Sergio Vinci
Voto: 55/100
Tracklist:
1.Into the chaos of hell2.Prometheus (Thief of the divine fire)
3.Horrible eye of metis
4.Dreaming through the shadows
5.The eternal suffering
6.Beyond the river of laments
7.Sad wife of the horned god
8.My black rain on the land of Thanatos
9.Great blessing of damnation
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