Wind Rose "Shadows Over Lothadruin"
Full-length, Bakerteam Records, 2012
Genere: Prog/Power Metal
I Wind Rose sono una band toscana giunta al debutto con "Shadows Over Lothadruin" dopo la pubblicazione del solo "Demo 2010". La formazione si muove in un territorio, quello del power progressivo e sinfonico, nel quale trovare spunti e indicazioni che si possano definire innovativi o al di fuori da schemi noti e quanto mai cosa impossibile. E' quindi il songwrting o meglio la capacità di renderlo fluido e coinvolgente a fare la differenza.
Come giudicare il loro album? Intanto via i pregiudizi, io stesso non amo i Rhapsody (Of Fire) però devo riconoscere loro i meriti e l'aver saputo crearsi una nicchia d'ascolto notevole, i Wind Rose dal gruppo di Lione prende lo stile del concept, il raccontare una storia attraverso la musica che ne declama atto dopo atto il suo scorrere mutevole, mentre parlando in termini epici è impossibile non nominare i sontuosi bardi tedeschi, i Blind Guardian, anch'essi fanno parte del bagaglio dei ragazzi che però soffrono forse più la considerevole influenza dei Symphony X di Michael Romeo, gli statunitensi sono frequentemente sin troppo riconoscibili sia nei suoni che nell'impostazione dei brani.
La tracklist pur regalando episodi su episodi ricchi di fascino, eleganti e carezzevoli alternati a momenti in cui è l'animo folkloristico (qui i Turisas potrebbero aver lasciato lo zampino), e la spinta più genuina del power a farsi largo, è costretta a convivere con delle ombre pesanti da scalzare, sembra che rimangano incastrati in una spirale che volente o nolente riporta a galla con costanza i nomi citati e non bastano quindi pezzi come "The Endless Prophecy", "The Fourth Vanguard", "Majesty" che oltretutto rubacchia ai Dimmu Borgir di "Mourning Palace" uno dei fraseggi di tastiera fra i più riconoscibili di tutto il mondo metal, "Led By Light" e la conclusiva "Close To The End" per sollevare da colpe l'ingiustificata assenza di personalità che attanaglia "Shadow Over Lothadruin".
Formalmente i Wind Rose mostrano una preparazione e una conoscenza di ciò che ha dato corpo alle loro basi direi pressoché perfetta, la prestazione del cantante Francesco Fagiolini è veramente intensa ed evocativa, i cori e l'utilizzo dei synth sono ottimamente calibrati, però nella maggior parte delle occasioni l'on air è figlio d'altrui menti compositive e questo lo si percepisce alle volte in maniera esageratamente distinta. Ciò grava pesantemente sul giudizio finale, mentre a favore dei musicisti nostrani c'è per fortuna la mancanza di soluzioni cervellotiche che avrebbero potuto portarsi dietro solo ulteriori complicazioni. Si tratta comunque solo del primo passo, seppur importante, compiuto trascinandosi dietro tracce dal demo ("Majesty", "Led By Light" e "Oath To Betray") e dalla loro c'è la possibilità in futuro di dimostrare d'esser capaci di sviare i dubbi che per ora li relegano allo status di "buona band".
Con il materiale odiernamente in possesso i Wind Rose si rivelano essere una promessa che attende di essere mantenuta, noi glielo auguriamo: in bocca al lupo!
Recensore: Tomb
VOTO: 65/100
Tracklist:
1. Prelude 02:40
2. Endless Prophecy 05:05
3. The Tournament 00:14
4. Siderion 04:18
5. The Grand March 00:29
6. Son of a Thousand Nights 04:52
7. The Fourth Vanguard 06:40
8. Dark Horizon 00:23
9. Majesty 09:36
10. The Havoc 00:23
11. Oath to Betray 05:06
12. Led by Light 07:14
13. Sacred Fount 00:38
14. Moontear Sanctuary 05:51
15. Vererath 00:51
16. Close to the End 10:40
DURATA TOTALE: 01:05:00
http://www.facebook.com/windroseofficial
Genere: Prog/Power Metal
I Wind Rose sono una band toscana giunta al debutto con "Shadows Over Lothadruin" dopo la pubblicazione del solo "Demo 2010". La formazione si muove in un territorio, quello del power progressivo e sinfonico, nel quale trovare spunti e indicazioni che si possano definire innovativi o al di fuori da schemi noti e quanto mai cosa impossibile. E' quindi il songwrting o meglio la capacità di renderlo fluido e coinvolgente a fare la differenza.
Come giudicare il loro album? Intanto via i pregiudizi, io stesso non amo i Rhapsody (Of Fire) però devo riconoscere loro i meriti e l'aver saputo crearsi una nicchia d'ascolto notevole, i Wind Rose dal gruppo di Lione prende lo stile del concept, il raccontare una storia attraverso la musica che ne declama atto dopo atto il suo scorrere mutevole, mentre parlando in termini epici è impossibile non nominare i sontuosi bardi tedeschi, i Blind Guardian, anch'essi fanno parte del bagaglio dei ragazzi che però soffrono forse più la considerevole influenza dei Symphony X di Michael Romeo, gli statunitensi sono frequentemente sin troppo riconoscibili sia nei suoni che nell'impostazione dei brani.
La tracklist pur regalando episodi su episodi ricchi di fascino, eleganti e carezzevoli alternati a momenti in cui è l'animo folkloristico (qui i Turisas potrebbero aver lasciato lo zampino), e la spinta più genuina del power a farsi largo, è costretta a convivere con delle ombre pesanti da scalzare, sembra che rimangano incastrati in una spirale che volente o nolente riporta a galla con costanza i nomi citati e non bastano quindi pezzi come "The Endless Prophecy", "The Fourth Vanguard", "Majesty" che oltretutto rubacchia ai Dimmu Borgir di "Mourning Palace" uno dei fraseggi di tastiera fra i più riconoscibili di tutto il mondo metal, "Led By Light" e la conclusiva "Close To The End" per sollevare da colpe l'ingiustificata assenza di personalità che attanaglia "Shadow Over Lothadruin".
Formalmente i Wind Rose mostrano una preparazione e una conoscenza di ciò che ha dato corpo alle loro basi direi pressoché perfetta, la prestazione del cantante Francesco Fagiolini è veramente intensa ed evocativa, i cori e l'utilizzo dei synth sono ottimamente calibrati, però nella maggior parte delle occasioni l'on air è figlio d'altrui menti compositive e questo lo si percepisce alle volte in maniera esageratamente distinta. Ciò grava pesantemente sul giudizio finale, mentre a favore dei musicisti nostrani c'è per fortuna la mancanza di soluzioni cervellotiche che avrebbero potuto portarsi dietro solo ulteriori complicazioni. Si tratta comunque solo del primo passo, seppur importante, compiuto trascinandosi dietro tracce dal demo ("Majesty", "Led By Light" e "Oath To Betray") e dalla loro c'è la possibilità in futuro di dimostrare d'esser capaci di sviare i dubbi che per ora li relegano allo status di "buona band".
Con il materiale odiernamente in possesso i Wind Rose si rivelano essere una promessa che attende di essere mantenuta, noi glielo auguriamo: in bocca al lupo!
Recensore: Tomb
VOTO: 65/100
Tracklist:
1. Prelude 02:40
2. Endless Prophecy 05:05
3. The Tournament 00:14
4. Siderion 04:18
5. The Grand March 00:29
6. Son of a Thousand Nights 04:52
7. The Fourth Vanguard 06:40
8. Dark Horizon 00:23
9. Majesty 09:36
10. The Havoc 00:23
11. Oath to Betray 05:06
12. Led by Light 07:14
13. Sacred Fount 00:38
14. Moontear Sanctuary 05:51
15. Vererath 00:51
16. Close to the End 10:40
DURATA TOTALE: 01:05:00
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