Krysantemia "Lay Down Forever"
Full-length, Self Released, 2012
Genere: Thrash Metal
I Krysantemia sono una thrash-band modenese. Dopo aver prodotto l'ep "This Is Resurrection" nel 2009 ha tirato fuori nel 2012 l'album di debutto "Lay Down Forever" contenente quaranta minuti scarsi di thrash metal aggressivo abile nel far convivere l'old school di nomi quali Metallica, Slayer e Kreator con la versione più moderna degli Exodus con Dukes e dei Lamb Of God; abbiamo quindi una proposta tanto adrenalinica quanto groove che, e lo dico sin da ora, pur essendo derivativa come tutte quelle che vengono rilasciate oggigiorno, ha delle ottime carte da mettere sul tavolo.
Ho ascoltato più volte il platter e superato l'atteggiamento da "questo l'ho già sentito, quest'altro pure, e ma sta citando quello che penso", ciò che rimane è una prestazione solida, un macigno che non mostra il fianco ad alleggerimenti e a manipolazioni di stampo melodico catchy, il quintetto macina e lo fa con una violenza costante che viene corroborata dalla voce frequentemente tagliente e scream del cantante Davide Puccini, alle volte al limite con il ricordare alcune cadenze "tardiane", sono la croce e delizia del platter.
Il senso dell'affermazione è elementare perché se da un lato l'attaccare continuo, fortunatamente in alcune circostanze mitigato dalla più che discreta vena solistica capace di ritagliarsi spazi fruttuosi nei quali gli assoli di buon gusto e piglio variano l'incedere ai pezzi, potrebbe condurre una sensazione di monolitico-statico che in realtà le tracce rinnegano, anzi il drumming irruento e massiccio di Lucio Secchi, buoni davvero gli interventi di cassa a spingere e i passaggi sui tom in accelerazione armi affilate in dotazione del batterista, dall'altro brani come "Dark Wedding", "Your Pain", "Black December", "At The Altar Of The Cruel Saints", "Fight To Forget" e "Down Necrotic And Torn" non rimane altro da fare che sfondarsi a headbanging.
La produzione è decisamente valida, i suoni giungono distinti quanto basta per farsi apprezzare tenendo conto che anche il basso viene penalizzato meno di quanto accade solitamente.
In definitiva questi Krysantemia sono una bella sorpresa, l'ennesima riprova che l'Italia in ambito thrash dà il suo contributo alla scena, ora la domanda da porsi: vogliamo sempre e comunque criticare le giovani leve e supportare le cariatidi che tranne in un paio di occasioni riescono a tirar fuori dei veri e propri colpi di testa, o possiamo dare spazio a coloro che con quegli ascolti ci son cresciuti, come noi del resto, e cercano adesso di entrare a far parte dei nostri? Datevi una risposta, segnatevi il nome e non negate una chance al disco di questi ragazzi.
Recensione a cura di: Tomb
Voto: 75/100
Tracklist:
1. Lay Down forever
2. Dark Wedding (Infernal Lovers Reborn)
3. Your pain
4. Enjoy The Suffering
5. Subliminal Prophecies
6. The Black December
7. At The Altar Of The Cruel Saints
8. Fight To Forget
9. Rotten Beauty
10. Down Necrotic And Torn
DURATA TOTALE: 38:27
http://www.myspace.com/krysantemia
Genere: Thrash Metal
I Krysantemia sono una thrash-band modenese. Dopo aver prodotto l'ep "This Is Resurrection" nel 2009 ha tirato fuori nel 2012 l'album di debutto "Lay Down Forever" contenente quaranta minuti scarsi di thrash metal aggressivo abile nel far convivere l'old school di nomi quali Metallica, Slayer e Kreator con la versione più moderna degli Exodus con Dukes e dei Lamb Of God; abbiamo quindi una proposta tanto adrenalinica quanto groove che, e lo dico sin da ora, pur essendo derivativa come tutte quelle che vengono rilasciate oggigiorno, ha delle ottime carte da mettere sul tavolo.
Ho ascoltato più volte il platter e superato l'atteggiamento da "questo l'ho già sentito, quest'altro pure, e ma sta citando quello che penso", ciò che rimane è una prestazione solida, un macigno che non mostra il fianco ad alleggerimenti e a manipolazioni di stampo melodico catchy, il quintetto macina e lo fa con una violenza costante che viene corroborata dalla voce frequentemente tagliente e scream del cantante Davide Puccini, alle volte al limite con il ricordare alcune cadenze "tardiane", sono la croce e delizia del platter.
Il senso dell'affermazione è elementare perché se da un lato l'attaccare continuo, fortunatamente in alcune circostanze mitigato dalla più che discreta vena solistica capace di ritagliarsi spazi fruttuosi nei quali gli assoli di buon gusto e piglio variano l'incedere ai pezzi, potrebbe condurre una sensazione di monolitico-statico che in realtà le tracce rinnegano, anzi il drumming irruento e massiccio di Lucio Secchi, buoni davvero gli interventi di cassa a spingere e i passaggi sui tom in accelerazione armi affilate in dotazione del batterista, dall'altro brani come "Dark Wedding", "Your Pain", "Black December", "At The Altar Of The Cruel Saints", "Fight To Forget" e "Down Necrotic And Torn" non rimane altro da fare che sfondarsi a headbanging.
La produzione è decisamente valida, i suoni giungono distinti quanto basta per farsi apprezzare tenendo conto che anche il basso viene penalizzato meno di quanto accade solitamente.
In definitiva questi Krysantemia sono una bella sorpresa, l'ennesima riprova che l'Italia in ambito thrash dà il suo contributo alla scena, ora la domanda da porsi: vogliamo sempre e comunque criticare le giovani leve e supportare le cariatidi che tranne in un paio di occasioni riescono a tirar fuori dei veri e propri colpi di testa, o possiamo dare spazio a coloro che con quegli ascolti ci son cresciuti, come noi del resto, e cercano adesso di entrare a far parte dei nostri? Datevi una risposta, segnatevi il nome e non negate una chance al disco di questi ragazzi.
Recensione a cura di: Tomb
Voto: 75/100
Tracklist:
1. Lay Down forever
2. Dark Wedding (Infernal Lovers Reborn)
3. Your pain
4. Enjoy The Suffering
5. Subliminal Prophecies
6. The Black December
7. At The Altar Of The Cruel Saints
8. Fight To Forget
9. Rotten Beauty
10. Down Necrotic And Torn
DURATA TOTALE: 38:27
http://www.myspace.com/krysantemia
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