Melencolia Estatica "Hel"
Full-lenght, Temple of Torturous, 2012
Genere: Black Metal
Melencolia Estatica, ovvero quando l'Italia ti sorprende. One man band che ruota attorno a Climaxia, talento musicale femminile già in forza a gruppi quali Absentia Lunae, Lintver ed ex membro dei Mestlet, cuore pulsante del progetto in questione, autrice dei riff di chitarra, basso, ed arrangiamenti orchestrali. Hel (la divinità degli inferi della mitologia norrena) è la terza tappa della discografia della band e si avvale della collaborazione di Thorns alla batteria e di Afthenktos alla voce, nonché autore dei testi.
Hel è innanzitutto un concept album ispirato al celebre film di Fritz Lang: Metropolis, del quale i Melencolia Estatica tentano di riproporre la carica alienante, meccanica e disumana. Così come la sua controparte cinematografica, Hel punta il dito verso un mondo dominato dalla produzione a se stante, quel “lavoro morto” che si riproduce fine a se stesso, quale reiterazione soffocante.
Recensione a cura di: Ersatz
VOTO: 85/100
Tracklist:
1. HEL I
2. HEL II
3. HEL III
4. HEL IV
5. HELL V
6. HELL VI
http://www.facebook.com/pages/Melencolia-Estatica-Official/152540761487080
http://www.templeoftorturous.com
Genere: Black Metal
Melencolia Estatica, ovvero quando l'Italia ti sorprende. One man band che ruota attorno a Climaxia, talento musicale femminile già in forza a gruppi quali Absentia Lunae, Lintver ed ex membro dei Mestlet, cuore pulsante del progetto in questione, autrice dei riff di chitarra, basso, ed arrangiamenti orchestrali. Hel (la divinità degli inferi della mitologia norrena) è la terza tappa della discografia della band e si avvale della collaborazione di Thorns alla batteria e di Afthenktos alla voce, nonché autore dei testi.
Hel è innanzitutto un concept album ispirato al celebre film di Fritz Lang: Metropolis, del quale i Melencolia Estatica tentano di riproporre la carica alienante, meccanica e disumana. Così come la sua controparte cinematografica, Hel punta il dito verso un mondo dominato dalla produzione a se stante, quel “lavoro morto” che si riproduce fine a se stesso, quale reiterazione soffocante.
La band è abilissima nel
comunicare questo grigiore esistenziale attraverso una prova che è,
paradossalmente (dato che il tema trattato è quello della monotonia), varia,
dinamica ed incredibilmente gradevole. Climaxia ha gusto per la melodia, il
suono è sempre sinuoso, incuriosisce ed invita ad ascolti ripetuti.
Dimostrazione di come si possa suonare black (avviso ai detrattori, n.d.a.),
rappresentarne la tensione emotiva, senza per questo riciclare stilemi giÃ
noti.
Musicalmente ci troviamo di
fronte ad un disco di stampo prettamente moderno, la registrazione è ottima,
senza mai dare quella fastidiosa sensazione “digitale” che spesso penalizza le
produzioni black metal che fanno ampio uso di soluzioni atmosferiche. Il disco alterna negli stessi
brani trame serrate ed altre più distensive: tremolo picking, chitarre
effettate, melodie di basso ed orchestrazioni ora si intrecciano, ora si
escludono in “climax” violenti e riflessivi ben scanditi dalla batteria di
Thorns ed impreziositi dalla prestazione di Afthenktos.
Ciò che colpisce maggiormente, è
la grande varietà di Hel, mai monotono, sempre pronto a cambiare, a
scommettere su elementi differenti, integrandoli alla perfezione. Come
riferimento basti pensare ad Hel V (tutti i brani riprendono il titolo del
disco), summa dello stile dei Melencolia Estatica: partenza serrata, sviluppo
che alterna foga a calma e finale in pieno stile gothic rock con tanto di
arpeggio e clean vocals. Il tutto in un contesto estremamente omogeneo e
gradevole.
Un ultima riflessione su Hel VI:
una litania modulata su un arpeggio sospeso, un chiaro tributo, secondo il
parere di chi scrive, ai Christian Death di Rozz Williams, band culto della scena dark, a dimostrazione
di come questa talentuosa band italiana sia in grado di incarnare perfettamente,
l'essenza di quel black metal che riprende la tradizione della dark wave,
rimodellandola in modo estremo, esacerbandone la carica allo stesso tempo
romantica e violenta.
Un disco vivamente consigliato
dunque, di cui noi italiani dovremmo andare fieri, soprattutto per la
creatività e la personalità che i Melencolia Estatica dimostrano di possedere.
Recensione a cura di: Ersatz
VOTO: 85/100
Tracklist:
1. HEL I
2. HEL II
3. HEL III
4. HEL IV
5. HELL V
6. HELL VI
http://www.facebook.com/pages/Melencolia-Estatica-Official/152540761487080
http://www.templeoftorturous.com
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