Svartsyn "The True Legend" (Reissue)
Full length, Agonia Records, 2012
In conclusione, non ci lamentiamo assolutamente. Sarà anche una produzione assolutamente “for fans only”, sarà anche non molto conveniente dal punto di vista del rapporto qualità – prezzo, ma non si può negare che questo rifacimento del cd di debutto degli Svartsyn era doveroso e non è difficile carpire il “perché” e la legittimità di questa operazione. Certo che con più materiale presentato il cd sarebbe stato parecchio interessante (e il voto sarebbe salito di una decina di voti), e invece così dobbiamo accontentarci un po’ di un debut ben ri – registrato ma senza una canzone e senza nient’altro.
Genere: Black Metal
Operazione commerciale un pò controversa questa degli storici blacksters svedesi Svartsyn, che decidono di immettere sul mercato una riedizione del loro album di debutto “The true legend” uscito ormai nel 1998 dalla sconosciuta Folter records.
Un’operazione rischiosa questa, perché non sempre i rifacimenti di album passati sono qualcosa di legittimo (In positivo potrei citare “10 years of confusion” degli Hypocrisy e in negativo l’orribile “Stormblast MMV” dei Dimmu Borgir), anzi a volte sono una pura operazione commerciale fatta per lucrare sul successo di un album precedente, altre volte è un modo per rilasciare dischi solo per liberarcisi di un contratto discografico, e altre volte, peggio ancora, è una implicita manifestazione di rifugio nel passato a causa di un presente musicale poco convincente.
Operazione commerciale un pò controversa questa degli storici blacksters svedesi Svartsyn, che decidono di immettere sul mercato una riedizione del loro album di debutto “The true legend” uscito ormai nel 1998 dalla sconosciuta Folter records.
Un’operazione rischiosa questa, perché non sempre i rifacimenti di album passati sono qualcosa di legittimo (In positivo potrei citare “10 years of confusion” degli Hypocrisy e in negativo l’orribile “Stormblast MMV” dei Dimmu Borgir), anzi a volte sono una pura operazione commerciale fatta per lucrare sul successo di un album precedente, altre volte è un modo per rilasciare dischi solo per liberarcisi di un contratto discografico, e altre volte, peggio ancora, è una implicita manifestazione di rifugio nel passato a causa di un presente musicale poco convincente.
In questo caso, poi, questa riedizione presenta alcune stranezze, come l’omissione della opener “Goatthrone” e nessuna bonus track aggiunta, come estratti live o la riedizione di qualche demo o EP o split vecchi per riempire il cd e renderlo più appetibile.
Ciononostante, nel caso degli Svartsyn l’operazione è stata azzeccata e comprensibile. Sarà anche una “parziale ri – registrazione” ma questa nuova versione di “The true legend” suona totalmente differente nei suoni, e ci permette di apprezzare un album che in effetti nella sua precedente incarnazione suonava abbastanza male, con una batteria troppo alta e con eco a strozzare le chitarre, ascoltabili ma troppo confuse.
Ciononostante, nel caso degli Svartsyn l’operazione è stata azzeccata e comprensibile. Sarà anche una “parziale ri – registrazione” ma questa nuova versione di “The true legend” suona totalmente differente nei suoni, e ci permette di apprezzare un album che in effetti nella sua precedente incarnazione suonava abbastanza male, con una batteria troppo alta e con eco a strozzare le chitarre, ascoltabili ma troppo confuse.
Per la verità forse qui la produzione è anche troppo pulita, e sembra che quel tocco di selvatico che gli Svartsyn volevano metterci manchi, dando un suono un po’ standard e poco adatto. Probabilmente una resa sonora più confusa avrebbe enfatizzato di più il suono ed avrebbe sopperito meglio alla evidente monodirezionalità di questo cd, che comunque ha dalla sua il fatto di essere parecchio evocativo e i brani scorrono senza problemi, con “Under the devil’s moon”, la title track e “Shadows Painting My Eyes” da tenere d’occhio. Minimali e aggressivi oltre che con un tocco di old school metal tipo certi mid tempos degli Hellhammer.
In conclusione, non ci lamentiamo assolutamente. Sarà anche una produzione assolutamente “for fans only”, sarà anche non molto conveniente dal punto di vista del rapporto qualità – prezzo, ma non si può negare che questo rifacimento del cd di debutto degli Svartsyn era doveroso e non è difficile carpire il “perché” e la legittimità di questa operazione. Certo che con più materiale presentato il cd sarebbe stato parecchio interessante (e il voto sarebbe salito di una decina di voti), e invece così dobbiamo accontentarci un po’ di un debut ben ri – registrato ma senza una canzone e senza nient’altro.
Ma anche così, se lo trovate, dateci un ascolto.
Recensione a cura di: Snarl
VOTO: 71/100
Tracklist:
1. Tearing Your Soul
2. The True Legend
3. Snake in the Garden of Eden
4. Ghoulhaunted Forest
5. Under the Devil's Moon
6. Cursed Blaze from the Castle
7. Shadows Painting My Eyes
http://www.svartsyn.com/
http://www.facebook.com/pages/Svartsyn/102465529861216
http://www.myspace.com/svartsynband
Tracklist:
1. Tearing Your Soul
2. The True Legend
3. Snake in the Garden of Eden
4. Ghoulhaunted Forest
5. Under the Devil's Moon
6. Cursed Blaze from the Castle
7. Shadows Painting My Eyes
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