Mongrel's Cross "The Sins of Aquarius"
Full-length, Hells Headbangers Records, 2012
Con la successiva “Rabid Inception” si ha una scossa elettrica ad alto voltaggio, si comincia subito a manetta per far male, con un riffing veloce e compatto, il resto della canzone non vuole cedere il passo e si difende a colpi di mazzate. Un sorta di death metal old school simile ai Morbid Angel degli albori si fa sentire nel riffing portante di “Lead Them From The Promised Land” e nel solo veloce e crudele. “Hunters Of The Born Again” è abbastanza dinamica, prima ci rassicura con un mid-tempos ordinario e monolitico, e poi si butta a capofitto in un blast beat allucinante, e così farà per tutta la canzone. Come finale un bel solo atmosferico a tinte nere. Solo al fulmicotone ed una tempesta metallica per “Indulge The Temple” dove il Death Metal dei primi anni Novanta si fa sentire come un mattone. Anche l’inizio di “Revelations Transpire” viaggia a mille ed è letale come una frecciata al cuore, invece la canzone (a parte sfuriate varie) vomita sangue dalle vocals ed il rifferama è uno schiacciasassi.
Recensione a cura di: chrisplakkaggiohc
VOTO: 70/100
Tracklist:
1. The Sins of Aquarius 06:30
2. Rabid Inception 05:34
3. Lead them from the Promised Land 06:08
4. Hunters of the Born Again 04:32
5. Indulge the Temple 05:53
6. Revelations Transpire 05:17
7. When the Dragon Gives Birth 07:22
Genere: Thrash/Black Metal
Gli Australiani Mongrels Cross dopo un demo targato 2009 ed un paio di Ep (“Whoresanna” del 2009 ed uno split nel 2011), ci sparano barbare mitragliate Thrash/Black/Death con il loro primo full-length intitolato “The Sins Of Aquarius”. Le intenzioni poco rassicuranti si capiscono subito dall’opener “The Sins of Aquarius”che prima ci addolcisce la pillola velenosa con un intro pacato per poi strabordare riffs incazzosi, sia cadenzati che indemoniati, dove il drumming riesce a cambiare a supportare il tutto con cambi di tempi sia in tupa-tupa che in Blast.
Gli Australiani Mongrels Cross dopo un demo targato 2009 ed un paio di Ep (“Whoresanna” del 2009 ed uno split nel 2011), ci sparano barbare mitragliate Thrash/Black/Death con il loro primo full-length intitolato “The Sins Of Aquarius”. Le intenzioni poco rassicuranti si capiscono subito dall’opener “The Sins of Aquarius”che prima ci addolcisce la pillola velenosa con un intro pacato per poi strabordare riffs incazzosi, sia cadenzati che indemoniati, dove il drumming riesce a cambiare a supportare il tutto con cambi di tempi sia in tupa-tupa che in Blast.
Con la successiva “Rabid Inception” si ha una scossa elettrica ad alto voltaggio, si comincia subito a manetta per far male, con un riffing veloce e compatto, il resto della canzone non vuole cedere il passo e si difende a colpi di mazzate. Un sorta di death metal old school simile ai Morbid Angel degli albori si fa sentire nel riffing portante di “Lead Them From The Promised Land” e nel solo veloce e crudele. “Hunters Of The Born Again” è abbastanza dinamica, prima ci rassicura con un mid-tempos ordinario e monolitico, e poi si butta a capofitto in un blast beat allucinante, e così farà per tutta la canzone. Come finale un bel solo atmosferico a tinte nere. Solo al fulmicotone ed una tempesta metallica per “Indulge The Temple” dove il Death Metal dei primi anni Novanta si fa sentire come un mattone. Anche l’inizio di “Revelations Transpire” viaggia a mille ed è letale come una frecciata al cuore, invece la canzone (a parte sfuriate varie) vomita sangue dalle vocals ed il rifferama è uno schiacciasassi.
Anche “When The Dragon Gives Birth” è una carneficina, sparge sangue sul pavimento con suoni violenti ed assalti sonori inaspettati, il finale sfuma in feed out con un riff ipnotico.
Di sicuro niente di nuovo, ma un discreto lavoro per farsi fischiare i timpani per un paio di giorni.
Recensione a cura di: chrisplakkaggiohc
VOTO: 70/100
Tracklist:
2. Rabid Inception 05:34
3. Lead them from the Promised Land 06:08
4. Hunters of the Born Again 04:32
5. Indulge the Temple 05:53
6. Revelations Transpire 05:17
7. When the Dragon Gives Birth 07:22
DURATA TOTALE: 41:16
Nessun commento