Ectovoid “Fractured in the Timeless Abyss”
Full Length, Hellthrasher Productions, 2012
Gli “Ectovoid” vengono da Alabama (USA) e suonano un Death Metal old school con qualche venatura black. La band ripercorre tutti gli stereotipi del genere ed il sound è vintage (forse anche perché è stato registrato in analogico). A me fanno venire in mente gli Autopsy per il modo ruvido di cantare e per le parti lente che puzzano di corpi in putrefazione.
Recensione a cura di: chrisplakkaggiohc
VOTO: 65/100
Tracklist:
1.Transcend Into the Moonless Night 04:09 2.Shapeshifting Mass 03:09 3.Dark Clouds of Conciousness 05:06 4.Chewing Through the Membranes of Time and Space 04:35 5.Splintered Phantasm 05:24 6.Emanating Spectral Vapor 03:47 7.Murmurs from Beyond 04:46 8.Locked in Dismal Gaze 04:31 9.Delusional and Disembodied 05:20
Genere: Black/Death Metal
Gli “Ectovoid” vengono da Alabama (USA) e suonano un Death Metal old school con qualche venatura black. La band ripercorre tutti gli stereotipi del genere ed il sound è vintage (forse anche perché è stato registrato in analogico). A me fanno venire in mente gli Autopsy per il modo ruvido di cantare e per le parti lente che puzzano di corpi in putrefazione.
Come esempio lampante abbiamo l’opener “Transcend Into the Moonless Night”. Invece con “Shapeshifting Mass” esplode la violenza con una batteria in blast ed un riffing lugubre, la voce è sempre cavernosa e lascia molto spazio alla parte strumentale che macina parecchio. Come finale c’è una parte cadenzata, quasi doomeggiante che riesce a farti cadere in un baratro, ad aiutare la caduta c’è un solo di chitarra stridulo e lancinante. “Dark Clouds of Conciousness” smorza molto gli animi tempestosi con un incipit lento (ma con un doppio pedale perforante) con un retro-gusto sludge, ma le parti che preferisco sono quelle dove sfociano in sfuriate brutali.
Fortunatamente opus operandi di far male senza pietà riprende il sopravvento ed il rifforama di “Chewing Through the Membranes of Time and Space” è distruttivo e viene supportato al 100% da una sezione ritmica al carioplasma. Qui ho apprezzato anche le parti rallentate e soffocanti, dove un il mein riff è destabilizzante e maledettamente ripetitivo. Il tupa-tupa del vecchio Death Metal fa capitolino in “Splintered Phantasm” alternato da slow-tempos e blast beats grezzi. Qui la venatura Black europea si fa leggermente sentire e le atmosfere decadenti sono forti. I tempi si fanno più pesanti con “Emanating Spectral Vapor” ma si continua a pestare tantissimo con una drumming stile trattore.
Con “Murmurs From Beyond “ possiamo riprendere il discorso fatto per “Splintered Phantasm” e qui troviamo anche una parte super doom e tombale, dove il doppio pedale sembra un "frullino".
In linea di massima il discorso fatto fino adesso può valere per le canzoni seguenti, che cominciano anche ad assomigliarsi abbastanza, personalmente avrei terminato il CD con “Murmurs….”. Però in fin dei conti stiamo parlando del grezzo “Metallo di Morte” che è anche poco affine ai cambiamenti, quindi prendere o lasciare, io opto di sicuro per la prima…
Recensione a cura di: chrisplakkaggiohc
VOTO: 65/100
Tracklist:
1.Transcend Into the Moonless Night 04:09 2.Shapeshifting Mass 03:09 3.Dark Clouds of Conciousness 05:06 4.Chewing Through the Membranes of Time and Space 04:35 5.Splintered Phantasm 05:24 6.Emanating Spectral Vapor 03:47 7.Murmurs from Beyond 04:46 8.Locked in Dismal Gaze 04:31 9.Delusional and Disembodied 05:20
DURATA TOTALE: 40:47
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