Blaze Bayley “The King of Metal”
Full-length, Blaze Bayley Recordings, 2012
Genere: Heavy Metal
Ritorna Blaze Bayley con un nuovo album, il solito album, e scusate se è poco. Difatti il Nostro, che abbia adottato il nome Blaze o Blaze Bayley, non ha mai toppato un disco da quando è uscito dagli Iron Maiden, tanto che viene da chiedersi se alcuni fan degli Iron Maiden siano sordi oppure ostinatamente e masochisticamente attaccati ad ogni costo solo alla Vergine di Ferro, pur di non accogliere questo artista tra i propri ascolti favoriti.
Genere: Heavy Metal
Ritorna Blaze Bayley con un nuovo album, il solito album, e scusate se è poco. Difatti il Nostro, che abbia adottato il nome Blaze o Blaze Bayley, non ha mai toppato un disco da quando è uscito dagli Iron Maiden, tanto che viene da chiedersi se alcuni fan degli Iron Maiden siano sordi oppure ostinatamente e masochisticamente attaccati ad ogni costo solo alla Vergine di Ferro, pur di non accogliere questo artista tra i propri ascolti favoriti.
Per carità, nessuno sta dicendo che per tributare il giusto riconoscimento a Blaze Bayley si debba smettere di ascoltare i Maiden, ma è certo che dopo l’ascolto di questo “The King Of Metal” viene spontaneo domandarsi cosa debba fare di più ancora Bayley per dimostrare di essere un musicista con gli attributi.
Forse leggermente inferiore al precedente “Promise and Terror”, questo nuovo lavoro si assesta comunque su livelli davvero ragguardevoli, che ogni fan del puro heavy metal dovrebbe perlomeno prendere in considerazione. Le canzoni questa volta sono più prettamente classic metal e troviamo anche alcuni episodi introspettivi dove Blaze dà sfogo al suo lato malinconico, forse dovuto ancora alle vicende personali e ai lutti che lo hanno afflitto negli ultimi anni (sua moglie).
Si parte con “The King of Metal”, veloce e dura come un macigno, si prosegue con “Dimebag”, che ricorda il suo periodo con gli Iron Maiden, tra rabbia e tristezza velata di voglia di riscatto, con le chitarre che svolgono un buon lavoro di arrangiamento e di inserti solisti, l’anthemica “The Black Country”, melodica e più hard rock, e ancora “The Rainbow Fades To Black”, dove nuovamente riecheggiano le ritmiche tipiche della creatura di Harris, ma con una compattezza maggiore. Ottimi anche in questa song gli inserti di chitarra solista, che fanno sì che questo sia per il sottoscritto uno degli highlight del disco. Ottima la prova di Blaze in tutte le canzoni finora menzionate (come in tutto il disco, del resto), con la sua timbrica particolare, un po’ nasale ma efficace e grintosa.
E si prosegue con l’up tempo di “Fate”, dove la doppia cassa detta le dinamiche di un episodio senza fronzoli, tanta energia e melodia. Si prende respiro con la ballad “One More Step”, dove un pianoforte accompagna la voce di Blaze per un risultato toccante e triste.
Finisco qui il mio elenco di brani, tanto credo sia sia capito di che genere di disco stiamo parlando. Blaze Bayley non ha mai voluto rivoluzionare il mondo dell’Heavy Metal, ma ha sempre voluto dire la sua con passione, devozione ed onestà. E i fatti gli danno ragione dato che dopo la parentesi maiden ha sfornato un bel numero di dischi di qualità medio-alta, centrando in pieno i suoi intenti. Occorre quindi che si volga finalmente lo sguardo in maniera decisa verso questo artista, che non ha mai tradito le attese e anzi, ha trovato sempre nuove energie per rialzarsi tra tutti i cambi di line-up, le sfortune personali e una maledizione che sembra colpire tutti gli ex Maiden. Volete dell’ottimo heavy metal? Di quello vero, sincero, spontaneo e ben suonato? Comprate “The King of Metal” se ancora non conoscete Blaze Bayley e vedrete che poi farete un serio pensiero anche sui suoi lavori passati. Provare per credere.
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 75/100
2. Dimebag 06:01
3. The Black Country 04:38
4. The Rainbow Fades to Black 04:34
5. Fate 03:19
6. One More Step 03:29
7. Fighter 07:27
8. Judge Me 05:17
9. Difficult 06:06
10. Beginning 03:35
Si parte con “The King of Metal”, veloce e dura come un macigno, si prosegue con “Dimebag”, che ricorda il suo periodo con gli Iron Maiden, tra rabbia e tristezza velata di voglia di riscatto, con le chitarre che svolgono un buon lavoro di arrangiamento e di inserti solisti, l’anthemica “The Black Country”, melodica e più hard rock, e ancora “The Rainbow Fades To Black”, dove nuovamente riecheggiano le ritmiche tipiche della creatura di Harris, ma con una compattezza maggiore. Ottimi anche in questa song gli inserti di chitarra solista, che fanno sì che questo sia per il sottoscritto uno degli highlight del disco. Ottima la prova di Blaze in tutte le canzoni finora menzionate (come in tutto il disco, del resto), con la sua timbrica particolare, un po’ nasale ma efficace e grintosa.
E si prosegue con l’up tempo di “Fate”, dove la doppia cassa detta le dinamiche di un episodio senza fronzoli, tanta energia e melodia. Si prende respiro con la ballad “One More Step”, dove un pianoforte accompagna la voce di Blaze per un risultato toccante e triste.
Finisco qui il mio elenco di brani, tanto credo sia sia capito di che genere di disco stiamo parlando. Blaze Bayley non ha mai voluto rivoluzionare il mondo dell’Heavy Metal, ma ha sempre voluto dire la sua con passione, devozione ed onestà. E i fatti gli danno ragione dato che dopo la parentesi maiden ha sfornato un bel numero di dischi di qualità medio-alta, centrando in pieno i suoi intenti. Occorre quindi che si volga finalmente lo sguardo in maniera decisa verso questo artista, che non ha mai tradito le attese e anzi, ha trovato sempre nuove energie per rialzarsi tra tutti i cambi di line-up, le sfortune personali e una maledizione che sembra colpire tutti gli ex Maiden. Volete dell’ottimo heavy metal? Di quello vero, sincero, spontaneo e ben suonato? Comprate “The King of Metal” se ancora non conoscete Blaze Bayley e vedrete che poi farete un serio pensiero anche sui suoi lavori passati. Provare per credere.
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 75/100
Tracklist:
1. The King of Metal 02:48 2. Dimebag 06:01
3. The Black Country 04:38
4. The Rainbow Fades to Black 04:34
5. Fate 03:19
6. One More Step 03:29
7. Fighter 07:27
8. Judge Me 05:17
9. Difficult 06:06
10. Beginning 03:35
DURATA TOTALE: 47:14
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