Strix / Tumulus Anmatus "Anathema Ritualis"
Split, Lo-Fi Creatures, 2011
Genere: Black metal
Lavoro interessante e concreto, questo Anathema Ritualis, ultimo regalo dell’ormai archiviato 2011. E in ambito come il black metal, dove gli split hanno sempre abbondato, non è poi così scontato, anzi. Lo scopo di uscite simili è noto: farsi vicendevole propaganda, dando in pasto agli ascoltatori qualche brano che faccia venire la proverbiale acquolina in bocca,suscitando il desiderio di saperne di più.
E il meccanismo funziona. Per chi non li conoscesse, i Tumulus Anmatus sono un gruppo lombardo con in archivio già un primo, buonissimo full di esordio (Ave Casus Mundi), mentre gli Strix sono una formazione bellunense ancora in tutto e per tutto underground, ma assai promettente.
Il formale equilibrio dato dalla scelta di due tracce per gruppo, si compone anche nella sostanza, in quanto pur nelle ovvie differenze che presentano i quattro brani, l’atmosfera dello split è complessivamente occulta e stringente, tutta indirizzata alla realizzazione di un feeling il più oscuro possibile. Questa era già una caratteristica del primo lavoro della Tomba Maledetta, e gli Strix collaborano tenendo fede al loro nome e sprigionando un black metal ferale e inquietante.
Le divergenze inevitabili sono date dall’approccio più “carnale” e violento dei Tumulus Anmatus, di cui si distinguono le radici svedesi, che si rispecchiano invece nel sound più classico ma non meno nero degli Strix.
Molto spesso gli split hanno un “vincitore”, cioè una band che nello spazio limitato a disposizione esprime al meglio le proprie qualità : in questo caso entrambi i gruppi mettono in mostra le loro doti principali senza passi falsi, e quindi l’uscita è sicuramente vantaggiosa per tutti. Una nota di merito va però a mio parere indirizzata agli Strix, autori di brani pregni di un sapore old style che ricorda in più di un’occasione i grandi nomi del passato norvegese, con melodie “nere” di fattura ottima.
Le copie disponibili per lo split sono 500, quindi la possibilità di accaparrarsene una c’è. Non lasciamo che un lavoro così interessante vada perso nel marasma continuo di uscite inutili.
Tracklist:
1. Tumulus Anmatus - Leviathan 07:12
2. Tumulus Anmatus - Dies Irae 04:24
3. Strix - Il Volo della Strige 03:58
4. Strix - Riti al Picco della Schiara 04:17
Recensione a cura di: Burning Stronghold
VOTO: 80/100
www.myspace.com/tumulusanmatus
www.legiostrigis.altervista.org/
Genere: Black metal
Lavoro interessante e concreto, questo Anathema Ritualis, ultimo regalo dell’ormai archiviato 2011. E in ambito come il black metal, dove gli split hanno sempre abbondato, non è poi così scontato, anzi. Lo scopo di uscite simili è noto: farsi vicendevole propaganda, dando in pasto agli ascoltatori qualche brano che faccia venire la proverbiale acquolina in bocca,suscitando il desiderio di saperne di più.
E il meccanismo funziona. Per chi non li conoscesse, i Tumulus Anmatus sono un gruppo lombardo con in archivio già un primo, buonissimo full di esordio (Ave Casus Mundi), mentre gli Strix sono una formazione bellunense ancora in tutto e per tutto underground, ma assai promettente.
Il formale equilibrio dato dalla scelta di due tracce per gruppo, si compone anche nella sostanza, in quanto pur nelle ovvie differenze che presentano i quattro brani, l’atmosfera dello split è complessivamente occulta e stringente, tutta indirizzata alla realizzazione di un feeling il più oscuro possibile. Questa era già una caratteristica del primo lavoro della Tomba Maledetta, e gli Strix collaborano tenendo fede al loro nome e sprigionando un black metal ferale e inquietante.
Le divergenze inevitabili sono date dall’approccio più “carnale” e violento dei Tumulus Anmatus, di cui si distinguono le radici svedesi, che si rispecchiano invece nel sound più classico ma non meno nero degli Strix.
I 20 minuti scarsi passano davvero in un attimo, e l’attenzione è sempre tenuta alta. Pollice in alto, quindi: la tentazione del tasto skip non si affaccia neanche.
Molto spesso gli split hanno un “vincitore”, cioè una band che nello spazio limitato a disposizione esprime al meglio le proprie qualità : in questo caso entrambi i gruppi mettono in mostra le loro doti principali senza passi falsi, e quindi l’uscita è sicuramente vantaggiosa per tutti. Una nota di merito va però a mio parere indirizzata agli Strix, autori di brani pregni di un sapore old style che ricorda in più di un’occasione i grandi nomi del passato norvegese, con melodie “nere” di fattura ottima.
Le copie disponibili per lo split sono 500, quindi la possibilità di accaparrarsene una c’è. Non lasciamo che un lavoro così interessante vada perso nel marasma continuo di uscite inutili.
Tracklist:
1. Tumulus Anmatus - Leviathan 07:12
2. Tumulus Anmatus - Dies Irae 04:24
3. Strix - Il Volo della Strige 03:58
4. Strix - Riti al Picco della Schiara 04:17
DURATA TOTALE: 19:51
Recensione a cura di: Burning Stronghold
VOTO: 80/100
www.myspace.com/tumulusanmatus
www.legiostrigis.altervista.org/
Nessun commento