Firelord "The Burning EP"
EP, Self.released, 2011
Genere: Stoner/Doom/Hard Rock
I Firelord nascono a Torino nel 2007 dalle ceneri di un progetto Doom Metal chiamato Saint Judas fondato da Mario E. Bussini. La band inizialmente suona alcune cover e un paio di bozze di brani propri, ed è influenzata pesantemente da Black Sabbath, Count Raven, Gates of Slumber, Earthride, Saint Vitus e dai progetti di Wino, dalla scena Doom, dallo Stoner e dal Metal fino ai primi anni ' 80.
Dopo numerosi problemi e cambiamenti di line-up, la band arriva a stabilizzarsi nel 2011 con l'ingresso di Dario Giuva al basso, che si inserisce nel progetto partecipando alla realizzazione di quattro brani che faranno parte del primo EP dei Firelord. L' attuale lineup è formata da Mario E.Bussini (chitarra e voce), Giulio Buscaglione (batteria) e Dario Giuva (basso). Giungono a noi concretizzando un bell' EP, di quelli che faranno la felicità di tutti i fedeli dello stoner-doom, ma non solo.
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 73/100
I Firelord nascono a Torino nel 2007 dalle ceneri di un progetto Doom Metal chiamato Saint Judas fondato da Mario E. Bussini. La band inizialmente suona alcune cover e un paio di bozze di brani propri, ed è influenzata pesantemente da Black Sabbath, Count Raven, Gates of Slumber, Earthride, Saint Vitus e dai progetti di Wino, dalla scena Doom, dallo Stoner e dal Metal fino ai primi anni ' 80.
Dopo numerosi problemi e cambiamenti di line-up, la band arriva a stabilizzarsi nel 2011 con l'ingresso di Dario Giuva al basso, che si inserisce nel progetto partecipando alla realizzazione di quattro brani che faranno parte del primo EP dei Firelord. L' attuale lineup è formata da Mario E.Bussini (chitarra e voce), Giulio Buscaglione (batteria) e Dario Giuva (basso). Giungono a noi concretizzando un bell' EP, di quelli che faranno la felicità di tutti i fedeli dello stoner-doom, ma non solo.
Mi spiego meglio, quando parte l’iniziale "Time For Vengeance" sembra di ascoltare qualcosa dei Cathedral più rock, la band parte in quarta con un brano molto trascinante, “veloce” oserei dire per i canoni di questo genere, con bellissimi riff di chitarra e la voce roca da bluesman di Mario E. Bussini che scandisce le buone liriche scritte sempre da lui. Già dalla seconda “Crazy Little Witch” si insinua una vena blueseggiante che fa da contraltare allo stoner-doom dei Nostri; suoni compatti, riff rallentati, avvolgenti e belle aperture melodiche sui ritornelli. E’ palese che questa formazione ha le idee ben chiare su tutto, perché si sente la maturità , la competenza e anche la cura in fase di produzione del disco, che ne esce bello potente e professionale, e dove tutti gli strumenti si sentono benissimo. L’unico appunto è che, forse, io avrei messo un po’ di riverbero in più alla voce, elemento che probabilmente avrebbe reso il lavoro ancora più oscuro e atmosferico.
Si prosegue su sentieri stoner-rock, per certi versi vicini ai Down di Anselmo con “Riding With the Death”, che in pratica è una sorta di pezzo blues-hard rock metallizzato. Molto buona l’accelerazione nel bridge che si apre poi nel ritornello, così come il finale oscuro e nerissimo, rallentato e con voce in growl che riporta più verso i territori del doom puro. Il doom si fa largo ancora nella successiva “Conquest Unseen”, anzi, potrei dire che questo è il pezzo più propriamente doom dell’intero lavoro, che presenta riff monolitici, ripetitivi e pesanti come rocce, un pachiderma che schiaccia tutto sul suo cammino. Buona anche qui la prestazione vocale di Bussini, che potrei quasi definire come vicina a quella di Lemmy, ma meno “catarrosa”, e indovinati i suoi assoli di chitarra, che aprono spiragli visionari e vagamente melodici nella coltre di nebbia che si attraversa nel cd.
Chiude in bellezza una tra le track migliori del lotto, “Fighting-Devils Inside Of You”, che alterna parti fangose ad altre più spinte, che io definirei proprio la parte forte dei Firelord.
Collegandomi con quanto appena detto e concludendo mi sento di dire che i Firelord hanno confezionato un dischetto di tutto rispetto, che può competere con i nomi che contano del settore. L’unico neo che potrei rilevare in questo lavoro, ma che alla fine potrebbe anche non esserlo perché trattasi di mio gusto personale, è che ho trovato più efficaci le parti dove la vena hard rock-blues è meno presente, e questo non necessariamente vuol dire che la band sa fare meglio nei frangenti più lenti. A mio avviso l’opener “Time For Vengeance” oppure “Fighting-Devils Inside Of You” sono tra le cose migliori che il gruppo ha espresso in questo cd, dove la potenza dello stoner si fonde con il metal, per un risultato molto coinvolgente. E’ su questa strada che io batterei, mantenendo inalterato quello stile, che ho trovato anche piuttosto originale. Tolto questo appunto credo che un EP come questo possa da subito farsi notare nel panorama italiano ed estero e conquistare da subito molto affezionati del genere. Complimenti!
Si prosegue su sentieri stoner-rock, per certi versi vicini ai Down di Anselmo con “Riding With the Death”, che in pratica è una sorta di pezzo blues-hard rock metallizzato. Molto buona l’accelerazione nel bridge che si apre poi nel ritornello, così come il finale oscuro e nerissimo, rallentato e con voce in growl che riporta più verso i territori del doom puro. Il doom si fa largo ancora nella successiva “Conquest Unseen”, anzi, potrei dire che questo è il pezzo più propriamente doom dell’intero lavoro, che presenta riff monolitici, ripetitivi e pesanti come rocce, un pachiderma che schiaccia tutto sul suo cammino. Buona anche qui la prestazione vocale di Bussini, che potrei quasi definire come vicina a quella di Lemmy, ma meno “catarrosa”, e indovinati i suoi assoli di chitarra, che aprono spiragli visionari e vagamente melodici nella coltre di nebbia che si attraversa nel cd.
Chiude in bellezza una tra le track migliori del lotto, “Fighting-Devils Inside Of You”, che alterna parti fangose ad altre più spinte, che io definirei proprio la parte forte dei Firelord.
Collegandomi con quanto appena detto e concludendo mi sento di dire che i Firelord hanno confezionato un dischetto di tutto rispetto, che può competere con i nomi che contano del settore. L’unico neo che potrei rilevare in questo lavoro, ma che alla fine potrebbe anche non esserlo perché trattasi di mio gusto personale, è che ho trovato più efficaci le parti dove la vena hard rock-blues è meno presente, e questo non necessariamente vuol dire che la band sa fare meglio nei frangenti più lenti. A mio avviso l’opener “Time For Vengeance” oppure “Fighting-Devils Inside Of You” sono tra le cose migliori che il gruppo ha espresso in questo cd, dove la potenza dello stoner si fonde con il metal, per un risultato molto coinvolgente. E’ su questa strada che io batterei, mantenendo inalterato quello stile, che ho trovato anche piuttosto originale. Tolto questo appunto credo che un EP come questo possa da subito farsi notare nel panorama italiano ed estero e conquistare da subito molto affezionati del genere. Complimenti!
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 73/100
Tracklist:
1. Time For Vengeance
2. Crazy Little Witch
3. Riding With The Death
4. Conquest Unseen
5. Fighting-Devils Inside Of You
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