Empty Playground “Under Dead Skin”
Full-length, Witching Hour Productions, 2010
Genere: Industrial Death Metal
Prendete gli Slipknot, mescolateli a qualcosa di Fear Factory e Strapping Young Lad, uniteci una sezione ritmica che spesso e volentieri mantiene ritmi forsennati dal sapore industriale, molto meccanici, e avrete più o meno ottenuto quello che propongono questi Empty Playground.
Ovviamente i nomi che ho tirato in ballo sono tra le cose più interessanti che certo metal “d’avanguardia” ha sfornato da 10-15 anni circa, parliamo di gente che ha inventato delle formule e lo ha fatto con cognizione, confezionando poi prodotti ritenuti ancora punti di riferimento e capolavori di certo metal moderno.
Nel caso di questi polacchi presi in esame, e in particolare di questo “Under Dead Skin”, posso affermare che sicuramente ho molto apprezzato lo sforzo dei Nostri di creare qualcosa di non troppo conforme alla massa ma, a conti fatti, possiamo anche usare una frase ormai celebre, un proverbio: “non tutte le ciambelle escono col buco”.
“Under Dead Skin” vi martellerà i timpani e forse vi scuoterà un po’ il fisico, soprattutto se pensato come sottofondo di qualche metal party o roba simile, ma che dimostra all’atto pratico diverse lacune nel songwriting, tendendo un po’ a ripiegarsi su ste stesso, nel ripetere gli stessi riff, la solita voce monotona e banalotta, la stessa batteria potente ma priva di inventiva. Non mi sento di affermare che questa band sia scarsa sotto il profilo perlomeno tecnico ed esecutivo, anzi, ma come dicevo, latitano le idee. Rifarsi a certi nomi è sempre un’arma a doppio taglio, perché quando ci si confronta con tali mostri sacri, anche mettendocela tutta per non apparire come cloni palesi, il flop è dietro l’angolo. E questo è quello che è successo agli Empty Playground.
Una produzione davvero azzeccata e spacca intonaco è l’unica cosa che lascia soddisfatti in toto di questo lavoro, ma per il resto siamo davanti ad un lavoro che pare un po’ come certe auto che fanno un rumore della madonna. Tu senti il rombo da lontano e cominci a guardare in lontananza che diavolo di mostro sta per arrivare, ma poi ti accorgi che si tratta solo di una smarmittata Fiat Ritmo di 30 anni fa.
Tanto baccano per nulla verrebbe da dire, ma sono buono e direi che proprio per nulla no, ma insomma…Spero rialzino la china, così non ci siamo.
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
Voto: 55/100
Tracklist:
1. Godless 04:27
2. Exit Room 1 00:38
3. What`s Inside Me 03:37
4. Enter Room 3 03:37
5. Morning of the Beast 04:06
6. Enter Room 4 00:40
7. C.O.H.F. 05:39
8. Exit Room 4 00:45
9. Rage 04:31
10. Enter Room 6 00:26
11. God Is Testing You 04:48
12. Enter Room 7 00:19
13. All I Have 04:35
14. Enter Room 8 00:37
15. We Illuminate 04:28
16. Enter Room 9 00:52
17. D.E.V.I.L. 04:29
18. Enter the Great Hall 01:09
19. Stones & Styx 06:03
Genere: Industrial Death Metal
Prendete gli Slipknot, mescolateli a qualcosa di Fear Factory e Strapping Young Lad, uniteci una sezione ritmica che spesso e volentieri mantiene ritmi forsennati dal sapore industriale, molto meccanici, e avrete più o meno ottenuto quello che propongono questi Empty Playground.
Ovviamente i nomi che ho tirato in ballo sono tra le cose più interessanti che certo metal “d’avanguardia” ha sfornato da 10-15 anni circa, parliamo di gente che ha inventato delle formule e lo ha fatto con cognizione, confezionando poi prodotti ritenuti ancora punti di riferimento e capolavori di certo metal moderno.
Nel caso di questi polacchi presi in esame, e in particolare di questo “Under Dead Skin”, posso affermare che sicuramente ho molto apprezzato lo sforzo dei Nostri di creare qualcosa di non troppo conforme alla massa ma, a conti fatti, possiamo anche usare una frase ormai celebre, un proverbio: “non tutte le ciambelle escono col buco”.
“Under Dead Skin” vi martellerà i timpani e forse vi scuoterà un po’ il fisico, soprattutto se pensato come sottofondo di qualche metal party o roba simile, ma che dimostra all’atto pratico diverse lacune nel songwriting, tendendo un po’ a ripiegarsi su ste stesso, nel ripetere gli stessi riff, la solita voce monotona e banalotta, la stessa batteria potente ma priva di inventiva. Non mi sento di affermare che questa band sia scarsa sotto il profilo perlomeno tecnico ed esecutivo, anzi, ma come dicevo, latitano le idee. Rifarsi a certi nomi è sempre un’arma a doppio taglio, perché quando ci si confronta con tali mostri sacri, anche mettendocela tutta per non apparire come cloni palesi, il flop è dietro l’angolo. E questo è quello che è successo agli Empty Playground.
Una produzione davvero azzeccata e spacca intonaco è l’unica cosa che lascia soddisfatti in toto di questo lavoro, ma per il resto siamo davanti ad un lavoro che pare un po’ come certe auto che fanno un rumore della madonna. Tu senti il rombo da lontano e cominci a guardare in lontananza che diavolo di mostro sta per arrivare, ma poi ti accorgi che si tratta solo di una smarmittata Fiat Ritmo di 30 anni fa.
Tanto baccano per nulla verrebbe da dire, ma sono buono e direi che proprio per nulla no, ma insomma…Spero rialzino la china, così non ci siamo.
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
Voto: 55/100
Tracklist:
1. Godless 04:27
2. Exit Room 1 00:38
3. What`s Inside Me 03:37
4. Enter Room 3 03:37
5. Morning of the Beast 04:06
6. Enter Room 4 00:40
7. C.O.H.F. 05:39
8. Exit Room 4 00:45
9. Rage 04:31
10. Enter Room 6 00:26
11. God Is Testing You 04:48
12. Enter Room 7 00:19
13. All I Have 04:35
14. Enter Room 8 00:37
15. We Illuminate 04:28
16. Enter Room 9 00:52
17. D.E.V.I.L. 04:29
18. Enter the Great Hall 01:09
19. Stones & Styx 06:03
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