The Crown "Crowned In Terror"
Full-Length, Metal Blade Records, 2002
Genere: Death/Thrash Metal
Per chi scrive, i The Crown sono una band imprescindibile, una delle poche che incarna alla perfezione lo spirito Metal tout-court: quella sana attitudine tutta strafottenza, bordello, arroganza, alcool e Satana nella quale risiede lo spirito primigeno di questa musica. Se a questo aggiungiamo che i Nostri sono sempre stati fautori di un Death/Thrash di stampo svedese di pregiatissima fattura beh, potete capire perchè ami così tanto la band.
"Crowned In Terror" è il terzo full-length pubblicato sotto il monicker The Crown (alcuni di voi sapranno che la band ha pubblicato altri 2 album sotto il monicker Crown Of Thorns prima di essere costretta a cambiarlo per omonimia con una Christian Power Metal band americana) ed è, per quanto mi riguarda, uno dei punti più alti dell'intera discografia, secondo solo a quel "Deathrace King" che tutt'ora gira incessantemente nel mio stereo. Il disco presenta subito una particolarità : dietro il microfono infatti troviamo Tomas "Tompa" Lindberg (mi auguro che tutti sappiate di chi stiamo parlando) e non lo storico singer Johan Lindstrand purtroppo impossibilitato a registrare il disco per problemi di salute. Per alcuni il cambio ha fatto perdere molti punti ad un disco che invece sarebbe stato una bomba ma per quanto mi riguarda l'album rende benissimo anche così (e poi stiamo parlando di Tompa, non del primo stronzo che passa). Per quanto riguarda le canzoni se mi chiedessero di trovare degli highlights avrei delle serie difficoltà e probabilmente liquiderei il tutto con un "al diavolo, tutto il disco è un highlight". C'è solo l'imbarazzo della scelta: dalla furiosa title-track passando per "Under The Whip", la spettacolare "The Speed Of Darkness" e quella che resta la mia preferita di tutto il platter, "Death Is The Hunter".
Questi i punti più caldi di un disco che di per sè è già perfetto: immediato, primordiale, aggressivo e cafone come il Death/Thrash dovrebbe sempre essere, registrato in modo tale da non snaturare nulla, dal più piccolo accordo di chitarra alle sfuriate in doppio pedale. Un album immortale di una band che a suo modo ha segnato la storia del Metal degli ultimi 20 anni e che continua imperterrita per la propria strada. Da avere.
Recensione a cura di: Soulgrinder
Voto: 85/100
Tracklist:
1. House of Hades (Intro) 00:55 instrumental
2. Crowned in Terror 04:48
3. Under the Whip 03:58
4. Drugged Unholy 04:14
5. World Below 05:47
6. The Speed of Darkness 05:01
7. Out for Blood 02:45
8. (I Am) Hell 04:15
9. Death Is the Hunter 04:18
10. Satanist 03:47
11. Death Metal Holocaust 03:16
DURATA TOTALE: 43:04
Genere: Death/Thrash Metal
Per chi scrive, i The Crown sono una band imprescindibile, una delle poche che incarna alla perfezione lo spirito Metal tout-court: quella sana attitudine tutta strafottenza, bordello, arroganza, alcool e Satana nella quale risiede lo spirito primigeno di questa musica. Se a questo aggiungiamo che i Nostri sono sempre stati fautori di un Death/Thrash di stampo svedese di pregiatissima fattura beh, potete capire perchè ami così tanto la band.
"Crowned In Terror" è il terzo full-length pubblicato sotto il monicker The Crown (alcuni di voi sapranno che la band ha pubblicato altri 2 album sotto il monicker Crown Of Thorns prima di essere costretta a cambiarlo per omonimia con una Christian Power Metal band americana) ed è, per quanto mi riguarda, uno dei punti più alti dell'intera discografia, secondo solo a quel "Deathrace King" che tutt'ora gira incessantemente nel mio stereo. Il disco presenta subito una particolarità : dietro il microfono infatti troviamo Tomas "Tompa" Lindberg (mi auguro che tutti sappiate di chi stiamo parlando) e non lo storico singer Johan Lindstrand purtroppo impossibilitato a registrare il disco per problemi di salute. Per alcuni il cambio ha fatto perdere molti punti ad un disco che invece sarebbe stato una bomba ma per quanto mi riguarda l'album rende benissimo anche così (e poi stiamo parlando di Tompa, non del primo stronzo che passa). Per quanto riguarda le canzoni se mi chiedessero di trovare degli highlights avrei delle serie difficoltà e probabilmente liquiderei il tutto con un "al diavolo, tutto il disco è un highlight". C'è solo l'imbarazzo della scelta: dalla furiosa title-track passando per "Under The Whip", la spettacolare "The Speed Of Darkness" e quella che resta la mia preferita di tutto il platter, "Death Is The Hunter".
Questi i punti più caldi di un disco che di per sè è già perfetto: immediato, primordiale, aggressivo e cafone come il Death/Thrash dovrebbe sempre essere, registrato in modo tale da non snaturare nulla, dal più piccolo accordo di chitarra alle sfuriate in doppio pedale. Un album immortale di una band che a suo modo ha segnato la storia del Metal degli ultimi 20 anni e che continua imperterrita per la propria strada. Da avere.
Recensione a cura di: Soulgrinder
Voto: 85/100
Tracklist:
1. House of Hades (Intro) 00:55 instrumental
2. Crowned in Terror 04:48
3. Under the Whip 03:58
4. Drugged Unholy 04:14
5. World Below 05:47
6. The Speed of Darkness 05:01
7. Out for Blood 02:45
8. (I Am) Hell 04:15
9. Death Is the Hunter 04:18
10. Satanist 03:47
11. Death Metal Holocaust 03:16
DURATA TOTALE: 43:04
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