Truppensturm "Fields of Devastation"
Full-length, Ván Records, 2007
Genere: Black Metal
Amanti del "war–black metal" (o come cavolo volete chiamarlo) gioite, perchè questo album sembra fatto apposta per soddisfare la sete di quella schiera di ascoltatori che sbava per bands quali Blasphemy, Black Witchery, Beherit e compagnia con maschere antigas.
L’influenza primaria di questo lavoro arriva proprio dai canadesi Blasphemy, band che probabilmente è stata tra le prime a proporre un discorso musicale tanto grezzo quanto irriverente e marcio, sia musicalmente che liricamente, introducendo nelle proprie tematiche, oltre al solito immaginario oscuro e satanista, anche una forte predisposizione nel trattare argomenti quali guerra, distruzione, annientamento. Questo connubio, come accennavo, ha dato il via a un sottogenere apparentato col black metal ma che incorpora anche certo death metal oscuro, ignorante, distruttivo.
Difficile analizzare in modo soggettivo un album come questo “Fields of Devastation”, in quanto si tratta di un prodotto praticamente perfetto per i canoni del genere, con tutti gli ingredienti (pochi, come da tradizione) del genere distribuiti e usati in maniera perfetta, con riffs monotoni e ripetitivi, vocals al vetriolo, registrazione scarna, attitudine bastarda e sfrontata.
Titoli come “Sodomy”, “Walk The Path Of War”, “Infame The Pentacle” o “Lacerate Their Bodies” lasciano subito intuire che quello che si ascolterà nei poco più di venti minuti di questo lavoro è una incessante, brutale dimostrazione di estremismo sonoro, con pochi orpelli, dove le parole “tecnica” e “raffinatezza” sono qualcosa di totalmente alieno per questi Truppensturm, tutto però a favore di tanta cattiveria che vuole trovare un unico modo per esprimersi, cioè dritta al punto.
Non c’è molto da girare attorno ai soliti concetti triti e ritriti che, purtroppo o fortunatamente, a seconda dei casi, servono a noi scribacchini per descrivere un disco, in quanto il war-black metal o lo si ama oppure no e le vie di mezzo sono poco usuali in questo ambito.
Si tratta di un genere che è stato capace di ritagliarsi uno zoccolo duro di sostenitori pronti a difendere fino alla morte i loro beniamini, e non raramente capita di imbattersi, in rete, in discussioni accesissime concernenti la paternità del black come Bathory o Venom, primi Sodom e Sarcofago
Se vi piacciono tali sonorità sappiate che una nuova, devastante band tedesca (anche se in realtà parliamo di one-man band, col solo Vangard von Rimburg ad occuparsi di tutti gli strumenti) è pronta a devastarvi i timpani, magari non togliendo o aggiungendo nulla rispetto ai maestri del genere, ma resta il fatto che quello che propone, lo propone in maniera pressoché perfetta e con poco da invidiare nei confronti di chi è arrivato prima, e per questo mi sento di tributare un giusto plauso ai Truppensturm, perché l’impresa non era facile ma loro ci sono riusciti.
Quindi, chi ha capito di che pasta è fatto questo “Fields of Devastation”, sa già cosa aggiungere alla propria lista dei prossimi dischi da acquistare, chi invece non apprezza tale proposta può tranquillamente indirizzare il proprio sguardo e le proprie finanze altrove. D'altronde questa band ha poi bissato e superato questo disco col successivo, e da noi già recensito "Salute to the Iron Emperors", un vero monolite di ferocia.
Solo per fanatici del genere, ma con garanzia.
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 73/100
Tracklist:
1. Intro
2. Gods of Blood
3. Sodomy
4. Walk The Path Of War
5. Black Funeral Pyre
6. Tohu-Va-Vohu
7. Inflame The Pentacle
8. Nifelheim Legions
9. Lacerate Their Bodies
http://www.myspace.com/truppensturmofficial
Genere: Black Metal
Amanti del "war–black metal" (o come cavolo volete chiamarlo) gioite, perchè questo album sembra fatto apposta per soddisfare la sete di quella schiera di ascoltatori che sbava per bands quali Blasphemy, Black Witchery, Beherit e compagnia con maschere antigas.
L’influenza primaria di questo lavoro arriva proprio dai canadesi Blasphemy, band che probabilmente è stata tra le prime a proporre un discorso musicale tanto grezzo quanto irriverente e marcio, sia musicalmente che liricamente, introducendo nelle proprie tematiche, oltre al solito immaginario oscuro e satanista, anche una forte predisposizione nel trattare argomenti quali guerra, distruzione, annientamento. Questo connubio, come accennavo, ha dato il via a un sottogenere apparentato col black metal ma che incorpora anche certo death metal oscuro, ignorante, distruttivo.
Difficile analizzare in modo soggettivo un album come questo “Fields of Devastation”, in quanto si tratta di un prodotto praticamente perfetto per i canoni del genere, con tutti gli ingredienti (pochi, come da tradizione) del genere distribuiti e usati in maniera perfetta, con riffs monotoni e ripetitivi, vocals al vetriolo, registrazione scarna, attitudine bastarda e sfrontata.
Titoli come “Sodomy”, “Walk The Path Of War”, “Infame The Pentacle” o “Lacerate Their Bodies” lasciano subito intuire che quello che si ascolterà nei poco più di venti minuti di questo lavoro è una incessante, brutale dimostrazione di estremismo sonoro, con pochi orpelli, dove le parole “tecnica” e “raffinatezza” sono qualcosa di totalmente alieno per questi Truppensturm, tutto però a favore di tanta cattiveria che vuole trovare un unico modo per esprimersi, cioè dritta al punto.
Non c’è molto da girare attorno ai soliti concetti triti e ritriti che, purtroppo o fortunatamente, a seconda dei casi, servono a noi scribacchini per descrivere un disco, in quanto il war-black metal o lo si ama oppure no e le vie di mezzo sono poco usuali in questo ambito.
Si tratta di un genere che è stato capace di ritagliarsi uno zoccolo duro di sostenitori pronti a difendere fino alla morte i loro beniamini, e non raramente capita di imbattersi, in rete, in discussioni accesissime concernenti la paternità del black come Bathory o Venom, primi Sodom e Sarcofago
Se vi piacciono tali sonorità sappiate che una nuova, devastante band tedesca (anche se in realtà parliamo di one-man band, col solo Vangard von Rimburg ad occuparsi di tutti gli strumenti) è pronta a devastarvi i timpani, magari non togliendo o aggiungendo nulla rispetto ai maestri del genere, ma resta il fatto che quello che propone, lo propone in maniera pressoché perfetta e con poco da invidiare nei confronti di chi è arrivato prima, e per questo mi sento di tributare un giusto plauso ai Truppensturm, perché l’impresa non era facile ma loro ci sono riusciti.
Quindi, chi ha capito di che pasta è fatto questo “Fields of Devastation”, sa già cosa aggiungere alla propria lista dei prossimi dischi da acquistare, chi invece non apprezza tale proposta può tranquillamente indirizzare il proprio sguardo e le proprie finanze altrove. D'altronde questa band ha poi bissato e superato questo disco col successivo, e da noi già recensito "Salute to the Iron Emperors", un vero monolite di ferocia.
Solo per fanatici del genere, ma con garanzia.
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 73/100
Tracklist:
1. Intro
2. Gods of Blood
3. Sodomy
4. Walk The Path Of War
5. Black Funeral Pyre
6. Tohu-Va-Vohu
7. Inflame The Pentacle
8. Nifelheim Legions
9. Lacerate Their Bodies
http://www.myspace.com/truppensturmofficial
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