Trasos "Living My Death"
Full-length, Self-produced, 2011
Genere: Death/Prog Metal
Giungono al loro full d’esordio i veneti Trasos, i quali sulla carta dovrebbero proporre un genere affine al death metal, ma che a conti fatti sembrano smarrirsi in un mare di intuizioni mal finalizzate e poco focalizzate. Tutto questo appare chiaro sin dalla opener "Slavery", dove tutto appare approssimativo: dalla scelta dei suoni alla equalizzazione degli stessi, fino al bizzarro connubio di generi messo in atto dal combo, tra prog, death metal, black metal e symphonic (metal?).
Le tastiere appaiono fuori contesto e messe troppo in risalto, la forma canzone non esiste, e che non si tiri in ballo il fatto che la band abbia volutamente evitato quest'ultimo aspetto, perchè se questo si chiama "sperimentare" o "osare" soluzioni intricate, allora vuol dire che io non ho mai capito nulla di musica. Con la successiva "Lies" la situazione peggiora ulteriormente, e non riesco davvero ad elencarne i motivi di tale insuccesso, dato che, e non me ne voglia la band in questione, qui non si salva nulla.
A volte I Trasos lasciano trasparire dei buoni riff di chitarra, non banali almeno, ma peccato che la produzione e gli altri strumenti li abbiano affossati in un mare di errori compositivi e non solo, e il tutto rimane un pastone indigesto. "Suffering" prosegue la scia negativa giĂ conosciuta finora, e il disco purtroppo non si risolleva nemmeno nel finale, affidato alla doppietta "Alone" e "The Train Of The Damned", due delle canzoni piĂ¹ brutte che io abbia mai sentito. Non rimene che il dispiacere di stroncare una band al suo esordio, che appare anche tecnicamente non male, ma che deve a mio avviso rivedere TUTTO all'interno del proprio sound, da capo a coda.
Nulla da salvare quindi, il consiglio è quello di ascoltare tanta musica di qualità e trarre degli input necessari per ricostruire una proposta che è, allo stato attuale, impresentabile.
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 30/100
Tracklist:
01. Slavery
02. Lies
03. Suffering
04. Undead
05. Nightmares
06. Illusion
07. Alone
08. The Train Of The Damned
http://fudo666.altervista.org/
http://www.myspace.com/trasos666
Genere: Death/Prog Metal
Giungono al loro full d’esordio i veneti Trasos, i quali sulla carta dovrebbero proporre un genere affine al death metal, ma che a conti fatti sembrano smarrirsi in un mare di intuizioni mal finalizzate e poco focalizzate. Tutto questo appare chiaro sin dalla opener "Slavery", dove tutto appare approssimativo: dalla scelta dei suoni alla equalizzazione degli stessi, fino al bizzarro connubio di generi messo in atto dal combo, tra prog, death metal, black metal e symphonic (metal?).
Le tastiere appaiono fuori contesto e messe troppo in risalto, la forma canzone non esiste, e che non si tiri in ballo il fatto che la band abbia volutamente evitato quest'ultimo aspetto, perchè se questo si chiama "sperimentare" o "osare" soluzioni intricate, allora vuol dire che io non ho mai capito nulla di musica. Con la successiva "Lies" la situazione peggiora ulteriormente, e non riesco davvero ad elencarne i motivi di tale insuccesso, dato che, e non me ne voglia la band in questione, qui non si salva nulla.
A volte I Trasos lasciano trasparire dei buoni riff di chitarra, non banali almeno, ma peccato che la produzione e gli altri strumenti li abbiano affossati in un mare di errori compositivi e non solo, e il tutto rimane un pastone indigesto. "Suffering" prosegue la scia negativa giĂ conosciuta finora, e il disco purtroppo non si risolleva nemmeno nel finale, affidato alla doppietta "Alone" e "The Train Of The Damned", due delle canzoni piĂ¹ brutte che io abbia mai sentito. Non rimene che il dispiacere di stroncare una band al suo esordio, che appare anche tecnicamente non male, ma che deve a mio avviso rivedere TUTTO all'interno del proprio sound, da capo a coda.
Nulla da salvare quindi, il consiglio è quello di ascoltare tanta musica di qualità e trarre degli input necessari per ricostruire una proposta che è, allo stato attuale, impresentabile.
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 30/100
Tracklist:
01. Slavery
02. Lies
03. Suffering
04. Undead
05. Nightmares
06. Illusion
07. Alone
08. The Train Of The Damned
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