Hell Baron’s Wrath “Path…To Knowledge”
EP, Self-produced, 2010
2. Cosmic Light
3. Cruel Summer
4. Asking Points At The Horizon
5. Summon The Teacher (She Is The Guide)
6. Drive Your Nails
7. Wolf And The Moon (Ulver cover)
8. Hail Murder (Dark Funeral cover)
http://www.myspace.com/hellbaronswrath
Genere: Black Metal
Pur durando trentuno minuti circa, la band in questione,
originaria di Russi (Ravenna), ha deciso di classificare questo prodotto come ep, e la cosa direi che è corretta anche
se, appunto, il minutaggio poteva far prendere in considerazione anche l’idea di
presentarlo come secondo full-length a tutti gli effetti. Ormai si vedono anche
full-length di 23 minuti…A parte questo aspetto, del tutto marginale, perché
come si dice, in casa propria ognuno fa quel che vuole, andiamo a parlare del
contenuto di questo prodotto.
Il genere proposto è una sorta di black metal che richiama
nella parte prettamente chitarristica i soliti nomi noti, ma che riserva
qualche sorpresa per l’uso particolare della voce e delle ritmiche ipnotiche e
marziali. Potremmo definirlo quasi come black metal "apocalittico": l’incedere è straniante, freddo, distaccato, la voce non è mai esasperata, e si esprime in una specie di rantolo in simil-growl che sembra una via di mezzo
tra il cantato di Nocturno Culto e Attila Csihar. La band gioca anche su
atmosfere lugubri e funeree, come in “Asking Points At The Horizon”, e tocca
anche i lidi dela sperimentazione, del’ambient e altro ancora nella sinistra “Summon
the Teacher (She is the Guide)”, per poi riprendere i soliti sentieri più
prettamente black metal nella seguente “Drive Your Nails”. La chiusura del disco è affidata alla buona cover di “Hail Murder” dei Dark Funeral, song che a me piace particolarmente, e che nonostante sia ancora in questo caso penalizzata dalla drum machine, non risulta affatto male. In particolare i riff sono molto fedeli all’originale.
Ho più volte ribadito che non ho molto apprezzato l’uso che la band fa della drum machine, che non vuol dire che non apprezzo a priori la drum machine, sia chiaro, ma parlo di suoni, come viene programmata ecc.
Anche questo aspetto comunque, potrebbe rivelarsi come un punto di forza della formazione, perché se da un lato toglie qualcosa in dinamicità, dall’altra è forse proprio questa a donare un alone cinico e malsano al tutto.
Devo dirlo onestamente; sulle prime battute non ho reagito
molto bene all’ascolto di questo disco, l’avevo trovato un po’ sconclusionato e
con molti difetti. Dopo qualche ascolto posso dire che la situazione
è migliorata decisamente, in quanto nonostante il disco abbia molti limiti e
cosette da aggiustare, presenta almeno un feeling particolare e una capacità di
trattare il black metal che non ho riscontrato altrove.
Una band che vive di luci ed ombre quindi, ma nella quale le
luci sembrano avere una buona prevalenza. Vedremo quali saranno i prossimi
passi della band. Il talento è presente, occorre solo riorganizzare qualche
idea e potrebbe venire fuori, in futuro, qualcosa di davvero degno di nota.
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 65/100
Tracklist:
1. Dark Eos2. Cosmic Light
3. Cruel Summer
4. Asking Points At The Horizon
5. Summon The Teacher (She Is The Guide)
6. Drive Your Nails
7. Wolf And The Moon (Ulver cover)
8. Hail Murder (Dark Funeral cover)
http://www.myspace.com/hellbaronswrath
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