Endless Pain “Chronicles of Death”
Full-length, Nadir Music, 2011
Genere: Thrash/Death Metal
Giungono al loro terzo lavoro sulla lunga distanza i bresciani Endless Pain, e pubblicano questo “Chronicles of Death” in concomitanza col loro decimo anniversario di attività, che vanta comunque, oltre ai tre full-length, anche altre pubblicazioni “minori”.
Il thrash metal proposto dai Nostri si è via via perfezionato col tempo ed ha acquistato vigore, regalandoci allo stato attuale una band capace di attaccare con precisione invidiabile ma allo stesso tempo con un foga che travalica i confini del thrash metal puro, sconfinando spesse volte nel death metal. Sono molti infatti, a partire dalla opener e title track, i momenti in cui il drumming si fa estremo fino a raggiungere in molti casi i blast beat.
Giungono al loro terzo lavoro sulla lunga distanza i bresciani Endless Pain, e pubblicano questo “Chronicles of Death” in concomitanza col loro decimo anniversario di attività, che vanta comunque, oltre ai tre full-length, anche altre pubblicazioni “minori”.
Il thrash metal proposto dai Nostri si è via via perfezionato col tempo ed ha acquistato vigore, regalandoci allo stato attuale una band capace di attaccare con precisione invidiabile ma allo stesso tempo con un foga che travalica i confini del thrash metal puro, sconfinando spesse volte nel death metal. Sono molti infatti, a partire dalla opener e title track, i momenti in cui il drumming si fa estremo fino a raggiungere in molti casi i blast beat.
Dopo una breve introduzione con un battito cardiaco che man mano si fa più lontano e delle voci inquietanti, i Nostri esplodono con tutta la loro rabbia e “Chronicles Of Death” arriva dritto al punto: velocità, rallentamenti spacca-collo, una voce brutale e una prova dietro le pelli davvero ottima che dà spinta e varietà durante tutto l’ascolto del disco. Gli assoli sono fulminei e schizoidi come la scuola Slayer insegna e il riffing strizza a volte l’occhio a certo death svedese. Purtroppo non tutto è perfetto però. La band si butta a capofitto in questa mischia fatta di episodi bellicosi e altri leggermente più groovy (“The Ascents Of Golgotha”), ma in sostanza i pezzi non decollano, perché se da una parte fanno scuotere il fisico, dall’altra parte non stimolano molto l’attenzione dell’ascoltatore. Intendiamoci, canzoni come “Atrocity”, spaccano che è un piacere senza tanti complimenti, e una “Trespassing The Shores Of Evil” suona maledettamente malsana e addirittura scomoda similitudini con certi Morbid Angel, ma dopo la metà della tracklist gli elementi fin qui proposti tendono un po’ a ripetersi e a volte la band perde di vista l’obiettivo-canzone, colpendo duro certo, ma anche non riuscendo a piazzare un episodio davvero memorabile.
Se tecnicamente gli Endless Pain si dimostrano come musicisti davvero preparati e sicuramente capaci di infiammare i palchi, su disco occorrerebbe a volte fermarsi e ragionare su come poter rendere un brano da semplicemente buono (cosa comunque non da poco) a ottimo. Dico questo perché è davvero un peccato vedere una band con tali qualità perdersi a volte nel riciclare se stessa battendo una unica strada all’infinito. Merita ancora menzione una mazzata del calibro di “…In Cold Blood”, tra gli episodi più riusciti del lotto, “Dead And Nightmare”, che in apertura ricorda nuovamente gli Slayer più malati e che vede la partecipazione di Trevor dei Sadist e la conclusiva, bastardissima “Triple Murder”, che dal titolo fa anche intuire in che direzione vanno le liriche di questo platter.
Riassumendo: disco tutto sommato riuscito e capace di tirare colpi devastanti, band formata da veri professionisti, sezione strumentale di conseguenza impeccabile ma qualche lacuna di troppo nel songwriting che sono quasi sicuro verrà colmata molto presto, data la dimestichezza che questi ragazzi hanno con quello che fanno. Avanti così e ne vedremo delle belle.
Recensore: Kosmos Reversum
Voto: 67/100
Se tecnicamente gli Endless Pain si dimostrano come musicisti davvero preparati e sicuramente capaci di infiammare i palchi, su disco occorrerebbe a volte fermarsi e ragionare su come poter rendere un brano da semplicemente buono (cosa comunque non da poco) a ottimo. Dico questo perché è davvero un peccato vedere una band con tali qualità perdersi a volte nel riciclare se stessa battendo una unica strada all’infinito. Merita ancora menzione una mazzata del calibro di “…In Cold Blood”, tra gli episodi più riusciti del lotto, “Dead And Nightmare”, che in apertura ricorda nuovamente gli Slayer più malati e che vede la partecipazione di Trevor dei Sadist e la conclusiva, bastardissima “Triple Murder”, che dal titolo fa anche intuire in che direzione vanno le liriche di questo platter.
Riassumendo: disco tutto sommato riuscito e capace di tirare colpi devastanti, band formata da veri professionisti, sezione strumentale di conseguenza impeccabile ma qualche lacuna di troppo nel songwriting che sono quasi sicuro verrà colmata molto presto, data la dimestichezza che questi ragazzi hanno con quello che fanno. Avanti così e ne vedremo delle belle.
Recensore: Kosmos Reversum
Voto: 67/100
Tracklist:
1. Chronicles Of Death (intro)
2. The Ascents Of Golgotha
3. Atrocity
4. Trespassing The Shores Of Evil
5. The Prophet
6. Dead End Nightmare
7. ...In Cold Blood
8. Slaughter For The Legacy
9. Memories Of The Monster
10. Death Comes Ripping
11. Triple Murder
2. The Ascents Of Golgotha
3. Atrocity
4. Trespassing The Shores Of Evil
5. The Prophet
6. Dead End Nightmare
7. ...In Cold Blood
8. Slaughter For The Legacy
9. Memories Of The Monster
10. Death Comes Ripping
11. Triple Murder
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