Souldeceiver "The Curious Tricks of Mind"
Genere: Death Metal
In Italia la versione piĆ¹ tecnica del death metal non ha mai avuto troppa fortuna, nonostante alcuni nomi illustri, e il metallo della morte si ĆØ di solito indirizzato verso altri filoni. CiĆ² non toglie che non sia casuale trovarsi ad ascoltare un gruppo come i Souldeceiver, ragazzi che hanno assorbito il meglio della lezione dei maestri Death, ma anche gli spunti provenienti da altri ambiti estremi.
Il risultato ĆØ francamente dei migliori, tanto che oggi sono giĆ reduci dai palchi di mezza Europa, dalla Germania, al Belgio, alla Svizzera, in compagnia dei veterani Necrodeath.
E, credetemi, potevano benissimo essere il gruppo di punta : The Curious Tricks of Mind ĆØ un signor album, di quei debutti riusciti decisamente col buco, come le ciambelle ben fatte.
Un pizzico di swedish (sopratutto in certi soli), ma appena appena e poi una macina di riff incatenati fra loro su una base sovente thrasheggiante, mentre il growl di Francesco Meo tortura le nostre orecchie piacevolmente. Ecco fatto, il disco ĆØ confezionato, e ricorda, per certi aspetti, gli Infernal Poetry di 10 anni fa, quelli di Not light but rather visible darkness (si veda la quinta song The Pressing o la successiva, malinconica, Icon of your God).
Per essere un lavoro in cui la componente tecnica citata all'inizio ha un peso importante, siamo ancora a livelli "accessibili": non abbiamo di fronte avvitamenti strumentali che non portano da nessuna parte, per fortuna, anche se certo c'ĆØ spazio per un miglioramento da cui i Souldeceiver non possono esimersi, visto che musica fanno. Difetti veri e propri? La mancanza della classica canzone “trita tutto”, di quelle che ti fan ricordare il disco anche dopo anni, e una copertina tra le piĆ¹ brutte viste recentemente, con quel rosa che stona non poco col contenuto del cd….ma sono davvero dettagli che non inficiano la valutazione positiva meritata da questi ragazzi.
Concludo consigliando questo disco a tutti gli amanti del death, che troveranno sicuramente gradevole l'operato di questo ennesimo - meritevole - gruppo nostrano. Poi certo, se per voi estremo significa roba tipo Arch Enemy, lasciate perdere...
Recensione a cura di: Burning Stronghold
Voto: 78/100
Tracklist:
1. Hundred 25
2. The Closest Embrace
3. Suiciding
4. Mary Ann
5. The Pressing
6. Phase C
7. Icon of Your God
8. Relapse
9. Bone Sacrifice
10. Eternally
http://www.myspace.com/souldeceiverband
In Italia la versione piĆ¹ tecnica del death metal non ha mai avuto troppa fortuna, nonostante alcuni nomi illustri, e il metallo della morte si ĆØ di solito indirizzato verso altri filoni. CiĆ² non toglie che non sia casuale trovarsi ad ascoltare un gruppo come i Souldeceiver, ragazzi che hanno assorbito il meglio della lezione dei maestri Death, ma anche gli spunti provenienti da altri ambiti estremi.
Il risultato ĆØ francamente dei migliori, tanto che oggi sono giĆ reduci dai palchi di mezza Europa, dalla Germania, al Belgio, alla Svizzera, in compagnia dei veterani Necrodeath.
E, credetemi, potevano benissimo essere il gruppo di punta : The Curious Tricks of Mind ĆØ un signor album, di quei debutti riusciti decisamente col buco, come le ciambelle ben fatte.
Un pizzico di swedish (sopratutto in certi soli), ma appena appena e poi una macina di riff incatenati fra loro su una base sovente thrasheggiante, mentre il growl di Francesco Meo tortura le nostre orecchie piacevolmente. Ecco fatto, il disco ĆØ confezionato, e ricorda, per certi aspetti, gli Infernal Poetry di 10 anni fa, quelli di Not light but rather visible darkness (si veda la quinta song The Pressing o la successiva, malinconica, Icon of your God).
Per essere un lavoro in cui la componente tecnica citata all'inizio ha un peso importante, siamo ancora a livelli "accessibili": non abbiamo di fronte avvitamenti strumentali che non portano da nessuna parte, per fortuna, anche se certo c'ĆØ spazio per un miglioramento da cui i Souldeceiver non possono esimersi, visto che musica fanno. Difetti veri e propri? La mancanza della classica canzone “trita tutto”, di quelle che ti fan ricordare il disco anche dopo anni, e una copertina tra le piĆ¹ brutte viste recentemente, con quel rosa che stona non poco col contenuto del cd….ma sono davvero dettagli che non inficiano la valutazione positiva meritata da questi ragazzi.
Concludo consigliando questo disco a tutti gli amanti del death, che troveranno sicuramente gradevole l'operato di questo ennesimo - meritevole - gruppo nostrano. Poi certo, se per voi estremo significa roba tipo Arch Enemy, lasciate perdere...
Recensione a cura di: Burning Stronghold
Voto: 78/100
Tracklist:
1. Hundred 25
2. The Closest Embrace
3. Suiciding
4. Mary Ann
5. The Pressing
6. Phase C
7. Icon of Your God
8. Relapse
9. Bone Sacrifice
10. Eternally
http://www.myspace.com/souldeceiverband
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