Rise and Shine "Empty Hand"
Full-length I Hate records, 2011
Genere: Hard Rock/Doom Metal
La classe non è acqua, si dice. E si dice bene, perchè non è proprio tutti i giorni che escono dischi come Empty Hand. Attivi in Svezia dalla fine degli anni '90, I Rise and Shine hanno sposato fin dall'inizio un suono poggiato sulle colonne di granito del heavy doom primordiale: Black Sabbath, Blue Cheer e Pentagram. L'effetto macchina del tempo è ricercato e sopratutto trovato, grazie all'utilizzo di riff e melodie che più settantiane non si può, con spirito spesso più hard rock che propriamente metal, come d'altronde è inevitabile per chi si ispiri a quel periodo.
Genere: Hard Rock/Doom Metal
La classe non è acqua, si dice. E si dice bene, perchè non è proprio tutti i giorni che escono dischi come Empty Hand. Attivi in Svezia dalla fine degli anni '90, I Rise and Shine hanno sposato fin dall'inizio un suono poggiato sulle colonne di granito del heavy doom primordiale: Black Sabbath, Blue Cheer e Pentagram. L'effetto macchina del tempo è ricercato e sopratutto trovato, grazie all'utilizzo di riff e melodie che più settantiane non si può, con spirito spesso più hard rock che propriamente metal, come d'altronde è inevitabile per chi si ispiri a quel periodo.
Il vero spettacolo è però inscenato dalla voce
magica di Josabeth Leidi, cantante di alta scuola, declamatoria e
delicata, teatrale e inspirata nel narrare di oscurità, decadenza e
viaggi psichedelici oltre la sfera del conoscibile. Il paragone coi più
recenti Blood Ceremony, gruppo anch'esso devoto del medesimo arco
temporale e dotato di una voce femminile di razza è inevitabile ma non
necessariamente un male. Sono entrambe realtà validissime, che
testimoniano l'elevato grado di salute che il culto dei settanta più
dark e lisergici continua ad avere a dispetto di mode ed estremismi
passeggeri.
Empty Hand gode di una produzione all'altezza, e quindi
volutamente vintage senza per questo cercare un effetto analogico troppo
artefatto; pur andando leggermente calando nella seconda parte della
tracklist, presenta tutti ottimi brani, candidandosi fin dai primi
ascolti ad essere un disco di quelli che si possono sentire per intero
senza troppo sforzo (merce rara).
Non tutti apprezzano certi suoni apparentemente datati, ma personalmente ritengo i Rise and Shine una band di prima scelta, non solo in relazione al proprio ambito di revival seventies. LaSvezia si riconferma inesauribile miniera d'oro.
Recensione a cura di: Burning Stronghold
Non tutti apprezzano certi suoni apparentemente datati, ma personalmente ritengo i Rise and Shine una band di prima scelta, non solo in relazione al proprio ambito di revival seventies. LaSvezia si riconferma inesauribile miniera d'oro.
Recensione a cura di: Burning Stronghold
Voto: 85/100
Tracklist:
Tracklist:
1. Empty Hand
2. Empty Words
3. In the Arms Of Death
4. I Don't Belong
5. Someone Else's Share
6. King Cliff
7. Harmony And Noise
8. Dirty Tricks
9. Another Troubled Mind
10. Too Much, Too Fast, Too Loud
www.myspace.com/flowerpowermetal
2. Empty Words
3. In the Arms Of Death
4. I Don't Belong
5. Someone Else's Share
6. King Cliff
7. Harmony And Noise
8. Dirty Tricks
9. Another Troubled Mind
10. Too Much, Too Fast, Too Loud
www.myspace.com/flowerpowermetal
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