Ogen "Black Metal Unbound"
EP, Kolony Records, 2011
Genere: Black Metal
Interessante EP per questa one man band nostrana; collocabile nel genere pagan black metal. Quello che ci viene proposto è un progetto ben strutturato e ben eseguito in cui, pur dando spazio ad una personale sperimentazione, non trascende mai in tecnicismi esagerati e dove ogni strumento sembra aver trovato la propria esatta collocazione.
Districandosi tra parti grezze e parti melodiche e malinconiche, Black Metal Unbound sembra essere un inno alla natura ed alla alla sua maestosità, inesorabile e spietata nel distruggere e conseguentemente nell'essere distrutta.
L'obbiettivo di Ogen consiste nel riuscire a trasportare l'anima dell'ascoltatore in un mondo fatto di paesaggi ormai dimenticati, ma da sempre latenti nelle parti più recondite della nostra mente, usando la musica come una particolare forma di ipnosi regressiva.
Nella prima traccia dell'EP, Shattered Earth Volcano, Ogen si è avvalso della collaborazione dell'ellenico George Kosmos, cantante dei Be'lakor, come a voler aggiungere un tocco di classe a questo progetto di True Mediterranean black metal, abbandonando il gelo e i paesaggi innevati e incolori degli inverni scandinavi, facendoci volare su panorami nitidi e a noi più familiari, in una fresca mattina d'autunno.
Nessuno urlerà al miracolo per questo EP, ma ricordiamoci comunque che si tratta di un disco di debutto, e in quanto tale Ogen ci fa ben sperare per il futuro; non ci resta che aspettare.
Recensione a cura di: She-Devil
Voto : 70/100
Tracklist:
1. Shattered Earth Volcano
2. Black Tusk Retaliation
3. Crest of the Forgotten
4. As Leaden Sun Shineth upon
5. A Steep Slope to Desolation
Genere: Black Metal
Interessante EP per questa one man band nostrana; collocabile nel genere pagan black metal. Quello che ci viene proposto è un progetto ben strutturato e ben eseguito in cui, pur dando spazio ad una personale sperimentazione, non trascende mai in tecnicismi esagerati e dove ogni strumento sembra aver trovato la propria esatta collocazione.
Districandosi tra parti grezze e parti melodiche e malinconiche, Black Metal Unbound sembra essere un inno alla natura ed alla alla sua maestosità, inesorabile e spietata nel distruggere e conseguentemente nell'essere distrutta.
L'obbiettivo di Ogen consiste nel riuscire a trasportare l'anima dell'ascoltatore in un mondo fatto di paesaggi ormai dimenticati, ma da sempre latenti nelle parti più recondite della nostra mente, usando la musica come una particolare forma di ipnosi regressiva.
Nella prima traccia dell'EP, Shattered Earth Volcano, Ogen si è avvalso della collaborazione dell'ellenico George Kosmos, cantante dei Be'lakor, come a voler aggiungere un tocco di classe a questo progetto di True Mediterranean black metal, abbandonando il gelo e i paesaggi innevati e incolori degli inverni scandinavi, facendoci volare su panorami nitidi e a noi più familiari, in una fresca mattina d'autunno.
Nessuno urlerà al miracolo per questo EP, ma ricordiamoci comunque che si tratta di un disco di debutto, e in quanto tale Ogen ci fa ben sperare per il futuro; non ci resta che aspettare.
Recensione a cura di: She-Devil
Voto : 70/100
Tracklist:
1. Shattered Earth Volcano
2. Black Tusk Retaliation
3. Crest of the Forgotten
4. As Leaden Sun Shineth upon
5. A Steep Slope to Desolation
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