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Jag Panzer "Chain Of Command"

Full-length, Century Media, 2004
Genere: Heavy/Power Metal

I Jag Panzer per quasi un ventennio hanno visto il successore naturale di "Ample Destruction" tenuto in un cantuccio o stampato esclusivamente in forma bootleg a prezzi che definire "ebrei" è il minimo, parlo di quel "Chain Of Command" che non vedeva il "tiranno" dietro il microfono ma un Bob Parduba decisamente preparato e lungi dal poter essere definito un semplice rimpiazzo.
Al tempo la line-up oltre al duo di membri storici ancora in formazione composto da Mark Briody (chitarra) e John Tetley (basso), vedeva al proprio interno il batterista Rikard Stjernquist e l'altro axeman Christian Lasegue.

Il combo produsse canzoni che non potendo esser supportate dalla potenza vocale, dall'arcigno e personalissimo modo di cantare di Conklin, virò in territori decisamente più melodici e le linee impostate da Parduba calzano sui pezzi come un guanto, stesso discorso lo si può fare per le scelte tese a inquadrare il reparto solistico, Lasegue era sicuramente meno tecnico e velocista rispetto a chi prenderà successivamente il suo posto, Chris Broderick (non credo ci sia bisogno di accennare con chi abbia suonato o suoni questo musicista) possedeva però un gusto per le armonie decisamente sopraffino.
Difficile districarsi nella selezione dei brani migliori, l'album in questione è stato spolpato dalla discografia a venire che ne ha preso più brani riproponendoli in veste più moderna e con la voce di "Tyrant" a dare quel tocco di classicamente panzeriano che ogni fan della band si attende, è però innegabile che la titletrack e "Shadow Thief" sono figlie di quegli anni Ottanta che non torneranno più, le accelerazioni dell'accoppiata "Ride Through The Storm" e "Never Surrender", la maestosità di una "Sworn Of Silence" elegante ed efficace e la cover di "In a Gadda da Vida" indimenticabile successo degli Iron Butterfly spingerebbero chiunque a mettere su un disco come "Chain Of Command" per riascoltarlo più e più volte.

Erano già molto avanti rispetto a tanti loro colleghi eppure sono sempre rimasti uno di quegli act dal monicker altisonante che troppi citavano e pochi conoscevano realmente; quale sarebbe stato il loro destino se quest'album fosse uscito sotto una buona label? Non lo so, per grazia ricevuta i ragazzi sono ancora attivi e pur avendo perso "pezzi" per strada durante gli anni, sono ancora presenti, l'ultimo "A Scourge Of Light" rilasciato proprio quest'anno ce lo ricorda.
Se quindi siete nostalgici come il sottoscritto o solo interessati a scoprire le radici di una realtà sin troppo sottovalutata, un platter come "Chain Of Command" non può essere assente nella vostra lista ascolti.

Recensione a cura di: Tomb
Voto: 82/100

Tracklist:
1. Prelude
2. Chain Of Command
3. Shadow Thief
4. She Waits
5. Ride Through The Storm
6. In a Gadda da Vida (Iron Butterfly Cover)
7. Never Surrender
8. Burning Heart
9. Sworn to Silence
10.Dream Theme
11.Gavotte in D
12.When the Walls Come Down

Total playing time:  48:33

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